Stima: quando un partito politico riesce a organizzare, nonostante le difficoltà del momento, una consultazione popolare aperta per scegliere il proprio segretario, ci vuole prima di tutto rispetto nel commentarne gli esiti.
La vittoria di Elly Schlein è certamente un cambiamento importante per la politica italiana. Cosa potrà capitare ora?

Elly Schlein alla manifestazione contro il Jobs Act del 25 ottobre 2014
(foto di Sinigagl – Opera propria, da Wikipedia)
Avremo la destra di governo che andrà a braccetto con quella populista, come già accade dal suo insediamento e – almeno finora – senza particolari scossoni per il Paese. Per ora su tantissimi argomenti il governo Meloni sta ricalcando la strada tracciata dal Governo Draghi, senza però averne la stessa autorevolezza né lo stesso profilo, non solo a livello internazionale.
A sinistra si formerà un blocco politico e sociale, avvicinando più nettamente quello che resta della tradizione che viene dal Pci, Pds, Ds al Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte.
Il grosso sarà dominato da Elly Schlein come leader e vedrà ritrovarsi attorno a sé personalità autorevoli come Roberto Speranza, Pierluigi Bersani, Andrea Orlando e altri giovani che si stanno affacciando ora alla vita pubblica. Ma avrà anche molti dirigenti dei mondi di riferimento a cui rivolgersi: Cgil, Fiom, Anpi, Arci, il vasto mondo dell’associazionismo più radicale. Maurizio Landini uno dei primi di cui si parla.
Al centro del quadro politico si apre uno spazio più grande di prima: non sarà facile da occupare e rappresentare.
E’ il fiume che si muove al centro dei due argini, che non ama i toni urlati, le esibizioni spettacolari delle presunte “diversità”, che non ha nulla contro inclusione e riconoscimento dei diritti civili, ma che sente come prioritarie le questioni economiche, la risposta alle nuove domande che arrivano dal mondo del lavoro, dell’impresa, dell’educazione. Le persone che desiderano professionalità, competenza, pragmatismo e capacità di risoluzione dei problemi, che cercano una visione di società in grado di disegnare un futuro per se stessi, per i propri figli e nipoti.
La vera sfida politica sarà dare una rappresentanza a questo vasto popolo di milioni di persone, che potrebbero essere attirate a destra o a sinistra, ma anche cercare nuove soluzioni.
(Tiziano Conti)