In questi giorni si sta discutendo del bilancio e della programmazione per il 2023 della città di Imola.
Considerata la volatilità del bilancio di previsione che proprio “solido” non è, tanto che si è costretti ad aumentare le tariffe e le tasse dell’11% circa nascondendosi in maniera ridicola dietro gli aumenti Istat.
Invece per gli adempimenti normativi antincendio e sismico c’è poco se non nulla.
Sono i soliti interventi che ruotano nella consapevolezza e nell’indifferenza di questa maggioranza Pd che non ha interesse alla salvaguardia delle persone che frequentano o lavorano tutti i luoghi pubblici (scuole, uffici, palestre, teatri)
Risulta infatti una chiara assenza di programmazione in tale senso, peraltro già chiesta 2 anni fa quando ancora ricoprivo il ruolo di consigliere comunale della lista civica Cappello.
Non entro nel merito delle disposizioni normative perché annoierebbero chi legge ma è necessario procedere, sin da subito, ad adeguare la normativa antincendio per alcuni asili nido, scuole dell’infanzia e per le primarie, scuole delle secondarie, impianti sportivi e teatri.
Serve altro? Ci sono certificati già scaduti ed altri in scadenza nel 2023.
Senza dimenticare che nel nostro territorio insistono anche i fabbricati di proprietà della Città Metropolitana cioè le scuole secondarie di cui è ignota la programmazione.
Dobbiamo chiederci allora se i nostri ragazzi e le nostre ragazze frequentano scuole adeguate alle norme antincendio o no?
Purtroppo stesso discorso vale per le valutazioni sismiche dove, le stesse, non risultano eseguite per alcune mense, palestre, Palaruggi e i due teatri.
Sin dall’inizio del mandato di questa amministrazione abbiamo chiesto e mai ottenuto un’attenzione a questi adempimenti in un’ottica di miglioramento della sicurezza di tutto il patrimonio pubblico comunale e non.
Senza ottenere adeguate risposte.
Come dire che quando c’è da aumentare le rette ci si muove subito mentre quando c’è da intervenire sulla sicurezza nessuna fretta.
Magari ci si distrae troppo dai selfie o dall’attesa della Formula 1?
(Dino Bufi – Lista civica Cappello)