Imola. Il Comune ha ottenuto i due milioni di euro che aveva richiesto sul Pnrr, per la costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese. La conferma ufficiale arriva dalla pubblicazione, il 10 marzo scorso, del Decreto Direttoriale n. 17 Piani Regionali nell’ambito del Pnrr – (Risorse finanziarie ripartite con il decreto del Ministro dell’istruzione e del Merito 6 dicembre 2022, n. 320) che assegna 2 milioni di euro al Comune di Imola per la costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese. Nello stesso decreto sono inoltre inseriti anche i 139.500 euro destinati sempre all’ente di piazza Matteotti, per interventi di manutenzione e riqualificazione del plesso scolastico di Sasso Morelli, che ospita la scuola dell’infanzia comunale e quella primaria statale.
“Siamo molto soddisfatti per avere ottenuto queste risorse, a partire dai 2 milioni di euro per costruire la nuova di Sesto Imolese, che avevamo richiesto nell’ambito della misura aggiuntiva sul Pnrr che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha dedicato alla Regione Emilia-Romagna e alla Città metropolitana di Bologna – commenta il sindaco Marco Panieri -. Abbiamo fortemente voluto e cercato di essere inseriti in questo decreto perché vogliamo dare alle frazioni scuole più sicure, innovative e funzionali”.
Il primo cittadino aveva illustrato questa nuova possibilità di un finanziamento di 2 milioni sul Pnrr (sui 5 milioni di euro di costo totale dell’intervento) nel corso del suo intervento al consiglio comunale svoltosi nel Centro civico di Sesto Imolese, il 12 gennaio scorso. “Gli altri 3 milioni che servono per coprire il costo complessivo di realizzazione della nuova scuola di Sesto Imolese li finanzieremo come Comune attraverso uno specifico mutuo. Come abbiamo sempre detto, da quando ci siamo insediati, la nuova scuola di Sesto Imolese si farà: la sua costruzione è una priorità per la nostra Amministrazione” ribadisce il sindaco Panieri.
I tempi e caratteristiche della nuova scuola – Per quanto riguarda le tempistiche, “entro quest’anno verrà affidata la progettazione e intendiamo procedere, comeda cronoprogramma, ad assegnare anche i lavori, che saranno avviati nel 2024 e completati in due anni dall’avvio”, spiega Panieri.
La futura scuola di Sesto Imolese sorgerà in posizione più vicina al campo sportivo, rispetto all’edificio attuale, utilizzando anche i 2.500 mq di terreni che il Comune l’anno scorso ha appositamente acquistato, con un investimento di 200mila euro, proprio per edificare la nuova scuola. Verrà costruito prima il nuovo plesso, poi sarà demolito l’attuale, al fine di consentire agli studenti di rimanere nella scuola durante i lavori del nuovo edificio e non dover essere trasferiti in altre sedi. L’unica parte dell’attuale plesso che verrà mantenuta è quella che oggi ospita la mensa, che è stata costruita nel 2010 e che sarà collegata al nuovo fabbricato.
Ad operazione ultimata, il nuovo edificio, che si estenderà su una superficie complessiva di circa 1.800 mq, equamente distribuita sui due piani, con la primaria al piano terra e la secondaria di primo grado al primo piano, avrà una pianta a forma di ‘C’. Pertanto, l’ingresso pubblico al plesso si sposta da via San Vitale, dove è oggi, alla strada chiusa di accesso all’area sportiva in corrispondenza della palestra. L’attuale dotazione di parcheggi sarà raddoppiata. L’ingresso alla nuova scuola si trova all’interno della ‘C’, uno spazio che è una sorta di piazza che si estende verso la strada e si raggiunge costeggiando la sagoma della mensa, da un percorso pedonale interno all’area scolastica.
Un edificio a consumo energetico quasi zero – A differenza dell’attuale fabbricato, che è classificato “energivoro”, cioè che consuma grandi quantità di energia, il nuovo edificio sarà nZEB (nearly Zero Energy Building) cioè un edificio ad Energia Quasi Zero, ovvero ad elevate prestazioni energetiche che richiedono per il loro funzionamento un consumo energetico estremamente basso, quasi nullo, coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili. Tutto questo in conformità con la nuova normativa che prevede dall’inizio del 2021 che tutti gli edifici pubblici siano nZEB.