A Ponticelli, frazione di Imola, su di una casa lungo la via Montanara sulla destra andando verso le colline, più o meno all’altezza del centro sociale si può vedere una lapide dedicata ad Alfredo Grilli: ricordo che essa fu fortemente voluta dal compianto Learco Andalò, all’epoca assessore al Decentramento ed alle Frazioni, pure una via sempre a Ponticelli è intitolata a Grilli.
Bene, quanti della frazione e della città di Imola sanno chi era?
Eppure, fu persona famosa ed importante all’epoca.
Alfredo Grilli (Ponticelli di Imola, 5 marzo 1878 – Livorno, 6 marzo 1961) fu uomo di cultura, critico e filologo: in particolare studiò l’opera dantesca, la figura di Renato Serra, la storia risorgimentale e Giuseppe Mazzini, oltre a tanto altro.
Nacque da Antonio, un piccolo agricoltore, e da Maria Bolognesi. Frequentò con buon esito le tre classi elementari e le scuole preparatorie a Imola, tanto da essere ammesso con una borsa di studio per merito alle classi ginnasiali del locale seminario.
Terminato il ginnasio si trasferì a Roma dove nel 1901 conseguì la licenza liceale presso il collegio Nazareno. Iscrittosi nell’anno accademico 1901-02 presso la facoltà di lettere dell’Università di Bologna, seguì i corsi di Carducci che influirono sulla sua formazione: sull’esperienza scrisse la poesia “Gli ultimi tre anni d’insegnamento di Carducci”. Il 22 novembre 1905 Grilli si laureò con una tesi su “La favola latina prima di Fedro” presso il corso di grammatica greco-latina. Sempre nel 1905 si sposò con Eugenia Badiali, anche lei di Imola, da cui ebbe nel 1910 la prima figlia, Laura; dopo la morte della moglie, avvenuta nel 1913, si unì nel 1918 con la livornese Ilda Napoli che gli diede nel 1919 la seconda figlia Simonetta.
Subito dopo la laurea, Grilli si dedicò all’insegnamento e lo fece per quarant’anni, in scuole diverse: in contemporanea, cominciò a pubblicare articoli e poesie su riviste e giornali. Fu professore e direttore della scuola tecnica di Sant’Arcangelo di Romagna, quindi docente al liceo-ginnasio di Jesi -il cui preside Gasperoni lo introdusse nella redazione della rivista “Romagna“- ed a Cesena; poi, dal 1913 al 1923, insegnò al liceo classico Morgagni di Forlì; dal 1923 al 1935 fu al liceo classico Ariosto di Ferrara; infine a Livorno, presso il ginnasio Niccolini Guerrazzi, l’istituto nautico Cappellini e la scuola media Goldoni, fino al pensionamento nel 1948.
Colto, erudito, autore di poesie e opere in prosa, di ricordi letterari, di memorie storiche e curiosità, ricevette riconoscimenti da numerose accademie di cui fu socio.
Ebbe particolare predilezione per gli aspetti romantici delle figure di Mazzini e di Garibaldi, di cui conobbe la figlia Clelia e la terza moglie, donna Francesca, che lo ospitarono tre estati consecutive (1919-21) nella villa dell’Ardenza, presso Livorno.
Fin dal 1895 Grilli aveva iniziato a pubblicare, su numerosi giornali e riviste, articoli e poesie, utilizzando anche vari pseudonimi (Angelo Nenni, Yemi Angelo, Lino Mentes, Viola), attività che proseguì ininterrotta fino agli anni Cinquanta.
In qualità di pubblicista e memorialista collaborò con parecchi quotidiani e periodici nazionali tra cui “Il Resto del Carlino”, “Il corriere padano”, “Il telegrafo”, “Rivista di Ferrara”, “Nuova antologia”, e con riviste imolesi come “La cronaca imolese”, “Mente e cuore”, “Il risveglio”; dal 1923 al 1928 fu direttore della rivista “La Romagna”, mensile di Storia, Letteratura e Arte che fu diretta da Luigi Orsini: di quest’ultima fu dal 1908 redattore capo e dal 1915 condirettore. Collaborò pure a “La Voce”, prestigiosa rivista italiana di cultura e politica fondata nel 1908 da Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini.
Sono innumerevoli i suoi articoli, ma anche i testi di conferenze, studi, libri e pubblicazioni varie.
È stato socio della Regia Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna e dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano di Romagna.
Per avere una idea della sua vastissima produzione segnaliamo che curò libri su Renato Serra, su Carducci e sul Risorgimento in Romagna, sulla favola latina, su Dante, Savonarola, Ariosto, Leopardi, Francesco Balilla Pratella, Pascoli, Oriani, Gozzano, Panzini e Moretti, inoltre scrisse una “Storia dell’Università di Bologna”.
Era affascinato dalla storia patria ed ammirava le figure di Mazzini e Garibaldi.
Alcune sue opere ci interessano particolarmente come imolesi, poiché hanno riguardato ed approfondito la storia della nostra città: “Dieci lettere inedite di Caterina Sforza al Capitolo di San Cassiano d’Imola”, Imola, Coop. Tip. Edit. Paolo Galeati, 1912, “I primi dieci volumi della edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini”, Imola, Ed. Galeati, 1912 (la Galeati ha pubblicato la prestigiosa opera omnia di Giuseppe Mazzini), “Paolo Galeati e un sessantennio di vita cooperativa”, 1900-1960, Imola, Ed. Galeati. Ancora oggi tali scritti ci possono interessare ed essere utili.
Era scrittore eclettico e dalla penna facile e piacevole, che coniugava ad una profonda erudizione che era capace di comunicare al pubblico dei lettori.
Per volontà della vedova, nel 1965 l’archivio e la biblioteca del letterato furono destinate alla Biblioteca di Imola, mentre i materiali relativi a Renato Serra sono conservati presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Il Fondo archivistico si compone di 56 buste e contiene corrispondenza, appunti per conferenze e articoli, ritagli di giornale; il Fondo librario è di 5890 tra libri, opuscoli e riviste di natura prevalentemente storico-letteraria e comprende raccolte di riviste specializzate, collane di Laterza, Formiggini, Vallardi, opere di letterati e uomini di cultura romagnoli tra cui Renato Serra, Aurelio Saffi e Alfredo Oriani: sono presenti 40 edizioni antiche, tra cui 5 preziose cinquecentine.
Di seguito riportiamo una bibliografia essenziale per meglio approfondirne la conoscenza: Indice bibliografico di A. Grilli. Libri, opuscoli, estratti, articoli (1895-1958), Imola 1958; Marino Biondi, Alfredo Grilli nella cultura romagnola fra Otto e Novecento, Faenza, Lega, 1981; Dionisio Dall’Osso, Nel solco delle grandi memorie: Alfredo Grilli, in “Pagine di vita e storia imolesi”, 1, 1983, pp. 91-106; Dionisio Dall’Osso, Rapporti epistolari ed amichevoli tra Marino Moretti e Alfredo Grilli, in “Pagine di vita e storia imolesi“, 6, 1997, pp. 9-25; Carlo D’Alessio, Alfredo Grilli, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2002, 59° vol., pp. 438-441.
Siamo al cospetto dunque di un importante letterato e uomo di cultura delle nostre terre che merita senz’altro di essere riscoperto, meglio conosciuto e, magari, riletto.
(Marco Pelliconi)