Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le “Giornate Fai di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del Fai – Fondo per l’ambiente italiano – offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Faenza

Il gruppo Fai di Faenza, nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario della morte di Felice Giani (1758-1823), ha deciso che le Giornate saranno dedicate alla visita di luoghi-simbolo dove il pittore ha lavorato. Tre i luoghi scelti: Palazzo Milzetti, in via Tonducci 15, che, grazie alla collaborazione della direzione regionale Musei Emilia-Romagna, potrà essere visitato sabato e domenica dalle 15 alle 17.30; la Galleria dei Cento Pacifici, nel Ridotto del Teatro Masini, che sarà visitabile sabato e domenica dalle 15 alle 17.30; Palazzo Conti, in corso Mazzini 47, che aprirà le sue porte sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.

A sinistra Galleria dei Cento Pacifici; a destra Palazzo Conti

Ad accompagnare i visitatori alla scoperta delle meraviglie ci saranno una settantina di studenti del Liceo Torricelli-Ballardini, dell’istituto tecnico Oriani e del Persolino-Strocchi in qualità di Apprendisti ciceroni, le cui scuole hanno deciso di aderire al progetto.

Imola

Il Gruppo FAI di Imola, Dozza e Val di Santerno, anche quest’anno è riuscito nell’intento di organizzare ben tre aperture per le Giornate di Primavera 2023.

Cortile del Paradiso nella Rocca di Imola

Solamente nella giornata di domenica 26 marzo, dalle ore 10 alle ore 18 è prevista la visita, all’interno della Rocca Sforzesca di Imola del cosiddetto “cortile del Paradiso”, normalmente escluso dal percorso espositivo museale della rocca. Questo luogo testimonia, insieme all’antistante palazzetto rinascimentale, la fase storica di maggior splendore della rocca sforzesca. All’interno del cortile sono collocati diversi materiali archeologici provenienti dal territorio imolese di grande interesse, mentre all’interno del palazzetto rinascimentale sarà possibile visitare, in occasione straordinaria, alcuni ambienti oggi adibiti a sede dell’Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”. L’apertura è stata possibile grazie alla collaborazione dei Musei Civici e del Comune di Imola.

A questo proposito, l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, sottolinea: “le giornate del Fai rappresentano un appuntamento culturale italiano molto sentito e con la delegazione del Fai cittadina  abbiamo costruito un percorso insolito all’interno della Rocca Sforzesca: la visita al  ‘cortile del Paradiso’, dove  sono collocati diversi materiali archeologici provenienti dal territorio imolese, ed al palazzetto rinascimentale dove sarà possibile visitare alcuni ambienti oggi adibiti a sede dell’Accademia Internazionale di Imola ‘Incontri col Maestro’. Queste giornate sono un modo per ampliare le conoscenze riguardo alla storia della città, con il valore aggiunto che a guidarci in questo percorso sono proprio i nostri concittadini più giovani, studenti ‘ciceroni’ per un giorno”.

Oratorio di San Rocco a Imola

Altra apertura del tutto eccezionale è l’Oratorio di San Rocco che verrà aperto alle visite sabato 25 marzo dalle ore 14 alle ore 18 e domenica 26 marzo dalle ore 10 alle ore 18. Questo ambiente è collocato in un piano realizzato sopra la chiesa di Santa Maria in Valverde e vi si accede solamente da una scala esterna alla chiesa accanto alla canonica in via Valeriani. Utilizzato per concerti o conferenze, ovviamente sempre in numero limitato di persone. Questo splendido esempio di barocchetto, l’oratorio è occupato su tre lati da stalli in legno intagliato, marmorizzato e dorato e presenta nella parte alta, entro cornici a stucco ovali, rettangolari e mistilinee, la quadreria con le Storie della Vergine: dodici opere realizzate nel Settecento da pittori di ambito emiliano romagnolo, tra cui Gandolfi, Righini e Gottarelli. Sopra le porte d’accesso, due oli su rame, San Cassiano e San Rocco, di Bartolomeo Cesi. E’ parte dell’arredo una statua di San Rocco in cartapesta.

Dozza

Nella vicina Dozza la proposta di apertura del Fai è la splendida Rocca con apertura sabato 25 marzo dalle ore 14 alle ore 18 e domenica 26 marzo dalle ore 10 alle ore 18. La rocca è una vera e propria casa-museo, il cui percorso di visita è sviluppato su 3 livelli: fortezza medievale e rinascimentale, residenza rinascimentale e, infine, residenza settecentesca. Fanno parte del Museo le stanze arredate con mobilio e quadreria storica della famiglia Malvezzi-Campeggi, che ha abitato la Rocca dal XVI secolo fino al 1960. Durante queste visite speciali i visitatori avranno l’occasione di scoprire le stanze segrete e più intime dell’appartamento nobile della famiglia Malvezzi-Campeggi, che ha abitato nel palazzo fortezza per oltre cinque secoli.

La Rocca di Dozza

Immancabile anche l’evento speciale “Architetture sonore” organizzato per domenica 26 marzo con inizio alle ore 8 (ora legale). Attraversamento musicale degli spazi interni della Rocca di Dozza, in cammino poetico e consapevole ascolto del luogo, degli altri e di sé stessi con Dennis Gasanov, violinista e Gianmaria Beccari, filosofo. I posti sono limitati a 30 partecipanti con prenotazione obbligatoria presso il portale del Fondo Ambiente Italiano.

“Scarpe comode e bagaglio leggero: prendiamo tutto per noi un week end pieno di incredibili sorprese visitando tra Emilia e Romagna i tanti luoghi che i volontari del Fai hanno scelto per le giornate Fai di primavera 2023, che si svolgeranno il 25 e 26 marzo. Potremo scegliere tra i 63 tra palazzi e pievi, aree archeologiche, castelli e ville, abbazie, idrovore e canali, aree naturalistiche, grotte urbane, parchi, archivi e biblioteche. Raccontano tante storie intrecciate e plurisecolari di persone e famiglie, di grandi istituzioni del sapere e della cultura, di lavoro per la conquista della terra da coltivare, di sapienza della tradizione, di importanti artisti ed umili artigiani. I volontari del FAI e i giovanissimi apprendisti ciceroni ci contageranno con il loro inesauribile entusiasmo trasmettendoci curiosità e voglia di conoscere ed amare la bellissima terra che è l’Emilia-Romagna”, afferma Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna.

Foro Boario di Forlì

Le Giornate Fai di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al Fai e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata la riduzione di 10 euro su tutte le quote; ad esempio, l’iscrizione individuale sarà a 29 euro anziché 39 – potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Inoltre, fino al 2 aprile 2023 si potrà sostenere la missione del Fai donando con un Sms o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun Sms inviato da cellulari WindTre, Tim, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Twt, Convergenze, PosteMobile.

Alcune delle aperture più significative in Emilia Romagna >>>>