Salvare la vita di una persona a volte è questione di attimi, altre volte anche di intuizioni. Come quella che hanno avuto i fratelli Alessandro e Rosario Guido, titolari della tavola calda “Via vai – piatto pronto” di Collepasso nel Salento, che nelle scorse settimane hanno salvato un loro cliente abituale, colto da un improvviso attacco di cuore che avrebbe potuto stroncarlo.
La particolarità è che il tutto è avvenuto nella abitazione del cliente, non nel ristorante. Preoccupati perché non lo vedevano arrivare per il pranzo (come suo solito) e anche del fatto che il suo cellulare squillasse a vuoto, infatti, hanno subito sospettato che gli fosse accaduto qualcosa. Così sono andati a cercarlo a casa e, intuendo il pericolo, hanno sfondato la porta e gli hanno prestato aiuto, prima di affidarlo alle cure del 118.
In un intervista al Corriere del Mezzogiorno hanno raccontato quello che è successo. “Il signore è un cliente abituale del nostro locale, ormai da vent’anni. Quel giorno, però, non lo abbiamo visto arrivare per il pranzo. Abbiamo provato a chiamarlo, ma stranamente non ci ha risposto, anche solo per dire che tardava, come in altre occasioni. Dopo qualche altro tentativo, il cellulare è risultato spento, forse perché si era scaricato. A quel punto ci siamo preoccupati e siamo andati a casa sua.
Stavamo parlando al telefono coi carabinieri, ai quali avevamo chiesto un intervento, quando ad un certo punto abbiamo scorto un piccolissimo rumore provenire dall’interno dell’abitazione. È stato questo che ci ha fatto scattare l’allarme. Abbiamo interrotto la chiamata col 112 ed abbiamo allertato subito il 118.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, assieme ad alcuni vicini siamo riusciti a sfondare la porta della sua abitazione: lui era all’interno, steso per terra, provato dal malore che aveva accusato, al punto che balbettava e non ricordava nulla. Lo abbiamo coperto ed adagiato su alcuni cuscini, poi sono arrivati i medici e lo hanno portato in ospedale.
Ora è stato dimesso, sta bene, ma per adesso il pranzo continueremo a portarglielo noi, almeno finché non si sarà ristabilito del tutto”.
Una bella testimonianza di come ciascuno di noi possa avere a cuore il destino di chi ci sta vicino: una rete di solidarietà tra le persone è la migliore cura per la nostra società.
(Tiziano Conti)