Castel San Pietro Terme (Bo). Che cosa può fare una buona amicizia tra due persone con estro artistico e animo poetico? Maurizio Messori, bolognese, scrittore (al suo attivo 14 volumi) e critico d’arte, ha scritto un libro dal titolo quasi magico “Cieli di grano e campi di stelle” e Giuliana Baroncini castellana doc, lo ha interpretato esprimendosi con le proprie pitture. Il risultato si poteva ammirare alla mostra nella sala espositiva comunale in via Matteotti a Castel S. Pietro, fino a domenica scorsa 26 marzo. Ma speriamo la si possa ripetere.
Era un po’ di tempo che non vedevo una mostra di pittura così… colorata, allegra, con panorami conosciuti e non, personaggi veri o inventati, scaturita dalle mani e dalla fantasia di Giuliana Baroncini che, assecondando Maurizio Messori nel suo scrivere, ha creato assieme a lui un libro molto bello che raccoglie appunto la scrittura dettata dall’animo poetico di Messori, e la relativa pittura di Giuliana, libro adatto a lettori di tutte le età.
Lei, Giuliana Baroncini, castellana doc e maestra in pensione.
Giuliana, vuoi parlarmi di te e di questa splendida mostra dal titolo invitante, originale e curioso “Cieli di grano e campi di stelle”?
Intanto posso dire che purtroppo siamo alla fine dell’esposizione e mi dispiace perché l’accoglienza alla mia mostra da parte del pubblico è stata straordinaria, ciò che mi ha dato più soddisfazione è stato aver visto tanti giovani, molto interessati, che osservavano i quadri esposti e leggevano le didascalie apposte ad ognuno. Queste righe sono opera di un amico, Maurizio Messori, scrittore, poeta, amante della letteratura. Chi vuole può ritrovare il tutto in questo libro. Per ciò che riguarda me personalmente, ti posso raccontare che finché ho dovuto lavorare, curare la famiglia e la casa, mi rimaneva poco tempo da dedicare alla mia passione. Arrivare a dipingere veramente è sempre stato il mio desiderio recondito. Appena ho potuto avvicinarmi alla pittura mi sono iscritta ad una Accademia privata di pittura e come vedi piano piano, il risultato si nota.
Quindi il risultato di questo connubio tra scrittura e pittura è stato positivo?
Direi proprio di sì, a giudicare dal numero di visitatori, dai commenti e complimenti ricevuti, sono stata più che soddisfatta, proprio contenta e la cosa mi aiuta a proseguire su questa strada. Contenta non solo per me e per Maurizio, ma anche perché ho capito che le persone apprezzano l’arte e riconoscono la poesia, gli animi sensibili. Molte volte non si considera questo aspetto. Spesso si pensa che solo gli addetti siano interessati.
Giuliana mi fai un cenno sulla tecnica usata per queste splendide opere?
Io uso sempre olio su tela, sempre; è la tecnica che più mi rappresenta, dà luce all’opera, i colori rendono il massimo e per me è diventato oltre alla pittura stessa, un modo per comunicare con le persone anche in assenza di linguaggio verbale. Pensa che tempo fa ho ricevuto anche un premio a Mantova. Avevo inviato una piccola cosa ed è arrivato questo premio. Beh un pochino mi ha emozionato, mi aspettavo nulla assolutamente, invece…
E’ vero, quando gli avvenimenti giungono inattesi, l’emozione e la felicità arrivano sempre doppie. I visitatori interrompono spesso il nostro dialogo, quindi saluto Giuliana e la lascio al suo ruolo di artista e guida della mostra, promettendo di intervistare anche Maurizio Messori che al momento non è presente.
Odio fare interviste telefoniche, preferisco di gran lunga il contatto reale con le persone, purtroppo al giorno d’oggi abbiamo tutti molti impegni, per cui il telefono diventa indispensabile. Maurizio Messori addirittura molto simpaticamente, ha fatto lui per primo l’intervista a me: se mi piace la letteratura, da quanti anni scrivo, se conosco il grande Pavese, quale poeta ho amato di più e via di questo passo. Ho risposto divertita a tutto, credo, poi abbiamo deciso di passare al motivo della mia chiamata.
Lui, Maurizio Messori, medico, veterinario, scrittore, poeta e critico letterario. Ho visto la mostra e il libro “Cieli di grano e campi di stelle”, ho apprezzato ambedue le cose. “Sono di Bologna, attualmente vivo a San Lazzaro di Savena, ma mi creda mi sento anche un po’ castellano in quanto ho studiato la vostra storia, conosco molti particolari della vostra cittadina, Giuliana mi ha aiutato molto in questo. Ho imparato a conoscere personaggi come Luisa Ferida e Ciro Galvani”.
Questo ultimo libro segue un filone già sperimentato?
Assolutamente no se parliamo di argomenti, ho scritto libri celebrando la carriera di vari piloti del campo automobilistico. Ho parlato di gare tipo “Le mille miglia”. Se invece parliamo del tipo di scrittura, direi proprio di sì. Le spiego: il grande Ferrari mi disse una volta: “Io non so Messori se lei scriva bene, ma so una cosa. C’è chi scrive per sé stesso e chi scrive per gli altri. Lei scrive per gli altri”. E’ stato il più grande complimento ricevuto fino ad ora. Infatti, non amo dilungarmi con frasi inutili, ricordare molte date, sono tutte cose che a lungo andare annoiano. Preferisco essere conciso e rendere bene l’idea di ciò che intendo dire.
Progetti futuri che io possa anticipare ai lettori di leggilanotizia?
“Per ora no, ma non è detto. Può essere che domattina io mi alzi con una bella idea in testa e comincio subito a lavorarci su. Non mi piace annoiarmi e in questo momento la mia mente è disoccupata, però come ho già detto…”
La ringrazio e resto in attesa di una sua nuova folgorante idea!
(Lina Cremonini)