Imola. Cgil, Cisl, Uil e le rispettive categorie della funzione pubblica denunciano una grave situazione di criticità di personale che permane senza tregua all’Ausl da ormai parecchio tempo.

“Stiamo ricevendo innumerevoli segnalazioni da parte dei lavoratori per l’aumento dei carichi di lavoro, (per esempio: reparto Medicina A, Medicina B, Ortopedia, Lungodegenza, Sala Operatoria, Centrale di sterilizzazione ….) modifiche continue sui turni, ferie programmate negate, l’istituzione di turni  dove non vengono garantite le 11 ore di riposo giornaliere, operatori che vengono richiamati in servizio nonostante non sia attivo l’istituto della reperibilità, continue richieste di salti di riposo e richieste di doppi turni che incidono con un aumento importante dello straordinario – scrivono i sindacati piuttosto arrabbiati -. Chiediamo perciò che venga preso con urgenza ogni provvedimento per la salvaguardia psicofisica del personale e degli istituti contrattuali, per non mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e di tutti i cittadini che si rivolgono a questa Azienda per ricevere cure. Ci duole constatare che nonostante le sollecitazioni avanzate negli ultimi tavoli sindacali con la Direzione rispetto a queste problematiche non sia stata colta fino infondo la gravità e la concretezza delle segnalazioni sindacali”.

“Il 7 marzo 2023 durante il presidio indetto da Cgil-Cisl-Uil di categoria abbiamo messo in evidenza il bisogno di assumere personale in relazione alle carenze presenti nei reparti e nei servizi di questa Azienda – concludono i sindacati confederali e di categoria -. Le assunzioni fatte fino ad oggi risultano insufficienti per garantire l’assistenza sanitaria. Se non avremo risposte in tempi brevi a queste nostre richieste, intensificheremo la mobilitazione avviata il 3 marzo 2023 a difesa della Sanità Pubblica e dell’autonomia dell’Ausl di Imola dove le nostre richieste prioritarie erano e sono a tutt’oggi: ‘Diciamo no alla riduzione del turn over e no alla riduzione degli organici'”.