Imola. Il giorno più lungo era arrivato e i numeri (e non solo quelli) hanno dato ragione a chi si era opposto alla liquidazione della cooperativa. Un risultato non casuale, frutto di scelte fatte in maniera oculata (a partire dalla decisione di andare ad una negoziazione del debito tramite la Camera di Commercio, una scelta che dà alla Coop tempi più lunghi per individuare le migliori soluzioni) e del capillare lavoro di contatto con i soci (un’attività che ha visto in prima fila l’attuale presidente Andrea Albertazzi). Questi elementi hanno fatto si che alcuni possibili oppositori preferissero o non partecipare all’assemblea oppure o essere presenti in silenzio e defilati dal gruppo.

La controprova del nuovo clima si è avuta quando un ex vicepresidente è intervenuto per indicare come responsabili dell’attuale situazione di crisi proprio quelli che stavano lavorando per cercare soluzioni.

La replica di quelli chiamati in causa non si è fatta attendere ed ha anche ottenuto gli applausi dei presenti. Insomma non tirava una buona aria per chi voleva mettere i bastoni fra le ruote al progetto presentato e approvato dall’assemblea (unitamente al bilancio d’esercizio)

E’ in quel momento che si è davvero capito che la coesione raggiunta era forte e consentirà a chi lavora per il rilancio dell’azienda di avere alle spalle una coop unita e determinata.

(m.z.)