Dozza. Il borgo dai muri dipinti si prepara a un’interessante due giorni. Si partirà il 19 aprile con la seconda tappa della rievocazione storica della ‘Battaglia di Pasqua – Sulla via della Friuli’. Un’iniziativa elaborata dall’87° Reparto Comando e Supporti Tattici ‘Friuli’ dell’Esercito Italiano, in stretta collaborazione con l’Associazione del Gruppo di Combattimento ‘Friuli’ e diverse amministrazioni comunali, per ripercorrere quel tragitto integrale di 79 chilometri da Brisighella a Bologna diventato, nell’aprile del 1945, scenario di alcune importanti operazioni belliche legate alla Liberazione nelle fasi conclusive della Seconda Guerra Mondiale. Un lungo itinerario che prevede 2270 metri di ascesa complessivi e 23 ore in movimento. Così i gruppi in marcia, in arrivo da Riolo Terme e dopo aver attraversato Ponticelli, approderanno attorno alle ore 15 al campo sportivo di Dozza per fissare le tende. Previste nel tardo pomeriggio una serie di attività commemorative a cura del municipio guidato dal sindaco Luca Albertazzi ed una cena nella sala della parrocchia del paese insieme al Gruppo Arzdore ed alle associazioni locali. Ripartenza il mattino seguente in direzione di Casalecchio dei Conti e Dulcamara in terra emiliana.
Giusto il tempo di cambiare completamente lo sfondo e lasciare posto al rock. Già, perché nella tarda mattinata del 20 arriverà a Dozza Piero Pelù che ritirerà nel corso di una breve cerimonia in Rocca (appuntamento alle ore 12 nel Salone Maggiore della fortezza con evento aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili) la pergamena di DozzAmbassador. Il frontman dei Litfiba, tra i gruppi più influenti della musica italiana e non solo, sarà insignito della cittadinanza onoraria dozzese per il suo costante impegno nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e per la tutela dei diritti umani. Due elementi cari all’amministrazione comunale del paese proiettata da tempo nello sviluppo di azioni concrete di matrice ecologista. Una su tutte: l’istituzione di quella ‘Carta dell’Ambiente del Comune di Dozza’ che disciplina e regolamenta il credo ambientalista alle latitudini locali. Ma anche nella promozione di una massiccia raccolta differenziata, nelle politiche di risparmio energetico e nella valorizzazione della mobilità sostenibile per contenere i flussi di inquinamento.
In realtà il sindaco di Dozza e l’amministrazione comunale ( del 2022-2023), aveva concesso le aree circostanti al piccolo borgo storico ad un allevamento intensivo di bestiame (più di 5000 capi) e ad una fabbrica di processo altamente inquinante per lo smaltimento e conversione di copertoni usati. Non ci sono politiche di riduzione degli agenti inquinanti provenienti dalla vicina azienda produttrice di prodotti polimerici e nemmeno per la vicina fonderia/acciaieria. I parcheggi si trasformano in campeggi selvaggi dove i turisti bivaccano illuminati con energia elettrica proveniente da generatori o dai motori diesel delle loro case mobili. Ah già, dimenticavo la raccolta differenziata!!! I cassonetti non vengono usati!!! Si butta tutto nella campana del vetro o nei cestini sparsi per il paese visto che non serve la tessera magnetica che conteggia le aperture e fa alzare la tassa. Un paese allo sbando, in mano a pochi “amici” della amministrazione che , come al solito, saranno stati gli unici a partecipare alla premiazione di Piero, quasi come fosse una festa esclusiva. Che pena, che rabbia!