Egregio direttore,
noi Cittadini per un Autodromodiverso restiamo fermamente convinti della necessità di invertire, non quanto prima, ma da subito, la conduzione del circuito imolese,
Mentre i campanelli di allarme circa il deteriorarsi delle condizioni dell’aria che respiriamo individuano condizioni di non ritorno nel fragile equilibrio esistente tra qualità dell’aria e la vita stessa dell’uomo su questo pianeta assistere al proseguire nella ricerca di notorietà e di denaro nel causare pesanti inquinamenti al solo scopo di divertimento appare decisamente sconsiderata.

Ora, poi, siamo arrivati al punto di consegnare la chiave della nostra città ad uno dei massimi dirigenti di questi eventi “sportivi”, eventi che “sembrano” seminare fiumi di denaro nei canali assetati della nostra città.
Noi riflettiamo e in attesa dell’accertamento di questi “fiumi”, tante volte decantati ma mai accertati nero su bianco, siamo ben certi che i trenta milioni di euro che escono dai bilanci della nostra Emilia Romagna (bilanci regionali o dell’Aci) potrebbero individuare più corretta e utile destinazione nella Pubblica sanità che arranca tra bilanci impossibili e il deteriorarsi della qualità del servizio, nonostante tutti gli sforzi del personale addetto a tale servizio, personale che non ci stancheremo mai di ringraziare.

Ora siamo anche giunti alla chiusura di una giornata nelle scuole ubicate (quasi tutte) nei pressi dell’autodromo per un’intera giornata: ma non si era sempre taciuto, o minimizzato, circa il pesante danno che, in varie forme, la presenza dell’autodromo arreca alle scuole del tessuto imolese?

(Cittadini per un Autodromodiverso)