Bologna. Sono diverse le evidenze colte dal sondaggio d’ascolto “Criticità e prospettive 2023 per le MPI emiliano-romagnole” realizzato dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna dal 24 marzo al 26 aprile 2023, al quale hanno partecipato quasi mille micro-piccole imprese e imprese artigiane.
Alcuni dati
Il fatturato delle MPI emiliano-romagnole nel 2022, al netto degli incrementi di prezzo determinati dall’inflazione, segna una crescita del +5,3% rispetto al 2021; risultato più contenuto per le imprese che intercettano la domanda turistica (+2,8%), mentre risulta migliore per quelle che esportano sui mercati esteri i propri prodotti/servizi (+10,8%). A livello settoriale performance migliori del fatturato 2022, rispetto a quello dell’anno precedente, le rileviamo per le costruzioni (+13,1%), seguite dal comparto manifatturiero (+5,5%) e dai servizi (+2,4%).
Due piccole imprese emiliano-romagnole su 3 (66,8%) segnalano nel 2022 un pieno recupero dei livelli di fatturato e dei volumi di produzione pre-pandemia; con una quota più alta nel settore delle Costruzioni (75%).
Le prime tre difficoltà maggiormente riscontrate negli ultimi 12 mesi dalle imprese artigiane e di piccole dimensioni emiliano-romagnole sono principalmente: aumento prezzi delle materie prime (78,6%), l’alto prezzo di energia e gas (54,7%), la mancanza di manodopera (31,9%).
I risultati del sondaggio ci permettono inoltre di comprendere se i fondi del Pnrr sono percepiti, ad oggi, dalle MPI emiliano-romagnole come opportunità.