Salgono a 8 i morti: 6 in provincia di Forlì-Cesena, un uomo nel ravennate e uno del bolognese, mentre risultano ancora alcune persone disperse e sono migliaia gli evacuati, un dato in aumento costante.

Sono 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini.

Questa la situazione sull’ondata di maltempo che si sta abbattendo da ieri in regione e che ha fatto registrare punte fino a 70 millimetri di pioggia, con una media si 50 millimetri, sulla montagna e collinaromagnola e bolognese e 20 millimetri in media nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena).

Al lavoro per gestire emergenza e sfollati, più di 1.100 volontari, oltre 600 vigili del fuoco, forze dell’ordine e Croce Rossa.

Castel del Rio (Bo), 18.30. Il Comune di Castel del Rio, vista la proroga dell’allerta rossa n. 63/2023 e la situazione di pericolo di molte strade per frane, in accordo con il Centro operativo di Vallata, ha predisposto in via precauzionale la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle giornate del 18, 19 e 20 maggio.

Il punto di raccolta per gli evacuati è come già precedentemente comunicato presso il Municipio, Piano Terra di Palazzo Alidosi, Sala Magnus in Via Montanara 1. Per la sola frazione di Belvedere il punto di raccolta si trova presso l’area feste di Belvedere.

Ravenna, ore 18. Il Comune di Ravenna, in considerazione dell’innalzamento dei livelli del canale Fosso Ghiaia, ha disposto l’evacuazione dell’intero abitato. Si ricorda che è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Per chi non dispone di luoghi dove riparare, sono stati istituiti i seguenti punti di accoglienza, presidiati da apposito personale e attrezzati per offrire vitto e alloggio:
– Istituto tecnico industriale statale Nullo Baldini, Ravenna, via Marconi 2
– Scuola primaria Campagnoni, San Pietro in Campiano, viale 2 giugno 1946
– Cinemacity, Ravenna, via Secondo Bini 7
– Museo Classis, Classe, via Classense 29
– PalaCosta, Ravenna, piazza Caduti sul Lavoro 13.

Faenza, ore 16. “Continuiamo ad essere in massima allerta rossa: non dimentichiamolo. In più la Regione ha diramato una nuova Allerta rossa per la giornata di domani – afferma il sindaco Massimo Isola -. Dal punto di vista meteorologico nelle prossime 24 ore i fenomeni sono previsti in graduale diminuzione. Potranno in ogni caso verificarsi precipitazioni sparse di lieve entità sia sui rilievi che in pianura. La piena attuale scenderà molto lentamente durante le prossime 12 ore. Non sono previste ulteriori e aggiuntive onde di piena ma i nostri argini soprattutto in territorio urbano sono fortemente lesionati”.

Occorre perciò:
– Continuare a rimanere nei piani alti delle abitazioni;
– Per nessuna ragione, scendere in cantine e seminterrati;
– Evitare di mettersi in strada se non strettamente necessario;
Per chi è stato evacuato o costretto a lasciare la propria abitazione non è assolutamente possibile rientrare nelle proprie abitazioni. Farlo metterebbe a repentaglio la propria incolumità.

Le forze in campo e i volontari

Sono oltre 600 i vigili del fuoco al lavoro con a disposizione 3 elicotteri.

Il Comando operativo di vertice interforze (Covi) ha attivato: 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni del Battaglione San Marco.

La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei.

I carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la guardia di finanza.

Sono oltre 1.100 i volontari operativi: 500 tra Colonne mobili delle associazioni nazionali e delle Regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Umbria, Lazio, Province autonome di Trento e Bolzano a cui si aggiungono 600 volontari dei 9 Coordinamenti dell’Emilia-Romagna.

E sono in arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia.

La Croce rossa italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.

La situazione meteo

Allerta rossa anche domani giovedì 18 maggio su tutta la Romagna, pianura bolognese e modenese, colline montane dell’Emilia centrale e bolognese; arancione su pianura e costa ferrarese.

Anche se domani non sono previste precipitazioni sul territorio regionale, le piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione.

In particolare, sui bacini romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica.

I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento.

La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione.

Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno ancora possibili numerosi e diffusi dissesti nel settore centrale e orientale della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, e all’aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi.

Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione; tuttavia, si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.

Allagamenti e frane

Questi i 37 comuni con allagamenti diffusi: Bagnacavallo, Bologna, Brisighella, Budrio, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cesena, Cesenatico, Conselice, Cotignola, Faenza, Forlì, Imola, Medicina, Molinella, Mordano, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo, Riolo Terme, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Riccione, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Russi, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Gambettola, Santarcangelo di Romagna, Meldola, Lugo, San Lazzaro di Savena.

Smottamento a Fontanelice (Foto Cia Imola)

Oltre 250 le frane di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni:

  • provincia di Bologna: Ventasso, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Lama Mocogno, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi e Montese.
  • provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia.
  • provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana.
  • provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. 3 in provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria. 3 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme.

La pioggia caduta

Nelle ultime 48 ore si sono registrati picchi di 300 millimetri sui bacini del crinale e collina forlivese. Sulla stessa area, sulle colline e montagna ravvenati e sul settore orientale del bolognese sono in media caduti tra i 150 e i 200 millimetri. Sulla pianura cesenate forlivese fino a 150 millimetri.

Il Santerno a Borgo Tossignano (Foto Cia Imola)

La situazione dei fiumi e corsi d’acqua

Sono 21 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi e Rigossa.

Altri 23 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Rubicone, Idice, Ronco, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Gaiana, Fiumi Uniti.

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