Forlì, ore 18.15. In Emilia Romagna sono impegnati 750 vigili del fuoco, quasi 300 nella sola provincia di Forlì Cesena, 400 le unità giunte come rinforzo dalle altre regioni: 250 sono soccorritori acquatici, 65 esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 15 sommozzatori. Dei 250 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 25 sono piccoli natanti, 4 gli anfibi, 5 elicotteri e 10 droni.

Ravenna, ore 15. Le piene dei fiumi che in piena notte hanno colpito le zone interne ora si stanno riversando verso il mare Adriatico.

Allerta di protezione civile del Comune di Ravenna per rischio esondazione fiumi Ronco e Montone e Fiumi uniti. Ordine di evacuazione immediata alla popolazione e alle aziende di Madonna dell’Albero, Ponte Nuovo, case sparse lungo la Marabina fino a Lido di Dante. “Le persone si rechino all’area di accoglienza allestita al museo Classis di Classe, in via Classense 29”.

Inoltre ordine di evacuazione immediata alla popolazione e alle aziende di via Galilei e viale Newton nella zona adiacente ai Fiumi uniti in direzione nord fino allo scolo Lama; zona via Antica Milizia dal canale Lama fino alla rotonda Germania Borgo Montone, compreso centro commerciale Esp. Porto Fuori nella parte compresa fra via Stradone e via Bonifica da una parte e i Fiumi Uniti dall’altra. “Le persone si rechino all’area di accoglienza allestita al Cinemacity in via Secondo Bini 7 a Ravenna”.

Chi si trova nelle aree limitrofe a tutte quante le zone elencate, ad esempio a Lido di Dante e nella porzione di Classe tra via Romea Vecchia e via Marabina, e per qualsiasi motivo non si sentisse sicuro può comunque andare nell’area di accoglienza a lui più vicina.

Seguire gli aggiornamenti di protezione civile su www.comune.ra.it e social del Comune e del sindaco

Imola, ore 14.35. Evacuazione via Pieve di Sant’Andrea. Con una ordinanza il sindaco dispone di provvedere con urgenza all’evacuazione dalle abitazioni e/o altri immobili di comune uso personale, familiare o di lavoro che si trovano nell’area di rischio frane di via Pieve Sant’Andrea civici dal n. 1 al n. 23, secondo le modalità che, in relazione ai singoli casi concreti, verranno comunicate dagli operatori della Protezione civile. Le persone evacuate, se non diversamente organizzate, potranno rivolgersi presso la palestra “Ravaglia” situata in via Massimiliano Kolbe 3 a Imola, dove, secondo il piano di emergenza di protezione civile, è istituito il punto di raccolta, con generi alimentari, coperte e brandine, peril pernottamento e l’accoglienza.

Imola, 0re 14.30. Con una ordinanza il sindaco ha disposto ulteriori chiusure di strade: via Correcchio da Ortodonico a Sasso Morelli, via Cardinala da via Benelli a via Merlo, via Cipolla, via degli Orti, via Pieve Sant’Andrea tutto il tratto.

Faenza, ore 13. “Alla luce del giorno e man mano che passano le ore appare sempre più evidente la dimensione del disastro che ha colpito la nostra città e tutta la Romagna. Difficile trovare le parole per descrivere tanta distruzione. Non è però il momento dello sconforto: le squadre di soccorso stanno continuando senza sosta a mettere in sicurezza le persone”, queste le parole del sindaco Massimo Isola, che annuncia la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per  giovedì 18 maggio.

Altre informazioni: La rete idrica è integra e l’acqua assolutamente potabile.
Per ogni necessità di ricovero, continuano ad essere attivi i tre centri di prima accoglienza allestiti al Palacattani, Pala Bubani e alla palestra della scuola Don Milani. Al momento gli evacuati sono circa 550.

Chiunque sia a conoscenza di parenti o amici al momento irrintracciabili è pregato di segnalarlo tramite messaggio privato alla pagina del Sindaco o quella del Comune di Faenza. “Stiamo cercando di metterci in contatto con tutti”. Importante indicare: nome e cognome, indirizzo di residenza, composizione del nucleo familiare, numero cellulare, ogni altra informazione ritenuta utile. “Stiamo reagendo con tutte le energie a quanto accaduto. Forza!”.

Bologna. La Confartigianato Emilia-Romagna ha attivato un presidio di emergenza al servizio delle imprese in difficoltà a causa dei dissesti idrogeologici causati dal maltempo.

L’associazione mantiene un contatto costante con la Regione, la Protezione civile, gli Istituti di credito e gli enti erogatori di misure di sostegno. Questo per garantire la massima assistenza e vicinanza a imprenditori, artigiani e commercianti che hanno subito danni o interruzioni delle attività.

E’ attivo il numero di emergenza per richieste e informazioni: 351.5604519

Aggiornamenti alle ore 12.30 del 17 maggio

Proroganto lo stato di allerta fino a mezzanotte del 18 maggio. Leggi l’ordinanza >>>>

A Imola chiusure scuole anche il 18 maggio: ordinanza di chiusura di tutti i servizi educativi e tutte le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado del territorio del comune di Imola e sospensione delle attivita’ in tutti gli impianti sportivi comunali.

L’Azienda Usl di Imola comunica che sono sospese tutte le attività programmate non urgenti e non indifferibili. Questo per consentire di concentrare le attività dei servizi sanitari sulle emergenze e le urgenze ed evitare spostamenti per visite o un esami non urgenti.

Ferrovie: in relazione all’aggravarsi delle condizioni meteo in atto nella regione Emilia Romagna, la circolazione dei treni è fortemente perturbata con rallentamenti e possibili riduzioni dell’offerta commerciale dei treni AV e riprogrammazione dell’offerta commerciale per il trasporto regionale. La circolazione è sospesa sulle linee Bologna – Rimini, Ferrara – Rimini, Bacino di Ravenna, Porrettana. Non si assicura la prosecuzione del viaggio, con attestamento dei treni in opportune stazioni.

Video girato da una famiglia di via Lughese a Imola. Sullo sfondo i bacini di espansione e oltre l’esondazione del fiume Santerno.

La ricognizione del ministro dell’Interno

Ricognizione aerea con l’elicottero Drago 150 nelle aree colpite dall’ondata di maltempo in Emilia Romagna, a bordo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Capo Dipartimento dei vigili del fuoco Laura Lega, il Capo del Corpo nazionale Guido Parisi.

Aggiornamenti alle ore 11 del 17 maggio

Chiusura dell’autostrada A14

I fiumi  e i torrenti hanno invaso anche l’autostrada A14, per cui è stata disposta la chiusura di entrambi i sensi di marcia tra Bologna e Rimini.

Previsioni valide dalle 10 del 17 maggio fino alle 18 del 17 maggio: le intense precipitazioni della notte, ancora persistenti sul settore centrale della regione, stanno generando nuovi colmi di piena nelle sezioni montane di tutti i corsi d’acqua dal Secchia al Marecchia, che si sommeranno nei relativi tratti vallivi. In particolare sugli affluenti del Reno e Bacini Romagnoli, già interessati da numerose esondazioni e rotte, si raggiungeranno livelli superiori ai massimi storici e localmente ai franchi arginali. Nelle prossime ore si prevedono precipitazioni ancora persistenti sul settore appenninico centro-occidentale e residue sul settore orientale, in progressivo esaurimento dal pomeriggio-sera da est verso ovest.

La situazione a Mordano

La rottura del Santerno a monte di Mordano ha provocato vasti allagamenti. La rottura produce una fortissima uscita d’acqua che lambisce il centro di Mordano per poi incanalarsi verso via zaniolo nello scolo che è ovviamente tracimato. Le principali strade che collegano Mordano a Imola e Mordano a Bubano sono allagate.

“Vi prego di stare ai piani alti. Chi non può muoversi verrà raggiunto dai soccorsi. Sono arrivati i vigili del fuoco e ora anche i reparti sommozzatori che con gommoni ispezioneranno il territorio. Si inizierà a dar sostegno alle zone più critiche, quelle maggiormente allagate. Ci porteremo dentro questo momento per sempre”, afferma il sindaco Nicola Tassinari.

La situazione a Bagnara

Si è aperta una falla nell’argine del Santerno, il flusso d’acqua sta invadendo il paese e il territorio circostante.

La situazione a Castel Bolognese

Il Comune invita a non scendere ai piani inferiori o in strada, il flusso di acqua che ha invaso le strade del centro del paese fiume è fortissimo in e fa paura quindi è necessario restare ai piani alti ed evitare di scendere nelle strade.

Situazione alle 8 del 17 maggio

Una notte terribile, con l’acqua che ha continuato a cadere in maniera copiosa. Una situazione che man mano che trascorrevano le ore era sempre più drammatica in tutta la Romagna. Sale a tre il  numero delle vittime accertate tra Forlì, Cesena e Cesenatico, diverse le persone di cui non si hanno notizie.

A Faenza il Lamone non ha retto ed è esondato in più punti sia nella parte destra che sinistra del suo corso e la furia delle acque non incontrando più ostacoli si è riversata su tutta la città. Persone che chiedevano aiuto dai piani alti delle case o dai tetti.

In pratica sono esondati tutti i fiumi della Romagna. La mareggiata impedisce di fatto un fluire normale dell’acqua dei fiumi e addirittura la contrasta. Continue le esortazioni alle popolazioni di salire ai piani alti o addirittura sui tetti delle abitazioni.

Drammatica anche la situazione delle frane con moltissime strade chiuse al traffico in tutta la zona collinare da Bologna fino verso il mare Adriatico.

A Bagnacavallo esondazione del Lamone per la rottura dell’argine a Boncellino e la criticità sulla rete scolante, Il fiume Senio ha esondato a Cotignola. Stessa situazione a Castel Bolognese e Solarolo con le acque del Senio che hanno raggiunto i centri dei paesi.

Il Sillaro ha tracimato dopo Castel San Pietro, in località Portonovo è stata disposta l’evacuazione dei residenti.

Anche a Bologna le strade del centro storico sono invase dall’acqua.

La diga di Ridracoli continua la sua fase di tracimazione. La risposta della struttura e delle sponde invaso risulta regolare.

“Abbiamo passato una nottata che non potremo mai più dimenticare. Un’alluvione che la storia della nostra città non aveva mai conosciuto. Qualcosa di inimmaginabile”, si legge nel sito del Comune di Faenza.

Centinaia e centinaia di persone al lavoro da tutta la notte, stanno continuando a intervenire nelle aree allagate con un unico obiettivo: mettere in sicurezza tutte le persone ancora in difficoltà.

“Per questo motivo invitiamo chiunque sia a conoscenza di parenti o amici al momento irrintracciabili di segnalarcelo tramite messaggio privato. Vi preghiamo di indicare: nome e cognome, indirizzo di residenza, composizione del nucleo familiare, numero di telefono cellulare e ogni altra informazione ritenuta utile. La collaborazione di tutti è fondamentale”.

“La realtà ha superato le peggiori previsioni. Non pensavamo di vivere una situazione così drammatica – ha affermato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna -. Nella giornata odierna si prevedono altri 60 mm di acqua, Attenetevi alle disposizioni dei vostri sindaci. Mi raccomando la sicurezza prima di tutto. Come abbiamo superato le conseguenze di un drammatico terremoto, ce la faremo anche questa volta vedrete che riusciremo a risarcire coloro che hanno avuto danni”.

Le previsioni valide dalle 4 del 17 maggio fino alle 12 del 17 maggio

Le previsioni fino alle 14 di oggi, mercoledì 17 maggio non fanno ben sperare e sono attesi ulteriori 60 millimetri di pioggia il che significa nuove esondazioni. Nelle ultime ore nuovi impulsi di pioggia sulla fascia collinare e pedecolllinare in estensione dai bacini romagnoli al Reno stanno determinando nuovi colmi di piena nelle sezioni montane e ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici sulle sezioni vallive. Si registrano diffusi sormonti e/o fuoriuscite nei tratti vallivi arginati nel settore centro-orientale della regione. Durante la mattina le precipitazioni tenderanno a concentrarsi sul settore centrale della regione con progressiva attenuazione sul settore orientale.

Il bollettino della Regione Emilia Romagna, ore 8.40

La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco.

Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna.

Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione.

Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

Mobilitazione nazionale

Già nella giornata di ieri è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco con 26 uomini e sei gommoni.

Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.