Purtroppo è arrivata la quindicesima vittima. Il corpo di un uomo, di cui era stata segnalata la scomparsa, è stato trovato nelle campagne di Belricetto. Potrebbe essere un sessantottenne di Fusignano di cui non si avevano notizie dal 17 maggio.

L’allerta sanitaria

Al fine di darne la massima diffusione, si riporta il documento dell’Ausl della Romagna nel quale sono riferite le indicazioni e le norme di comportamento sanitarie per i cittadini e i volontari coinvolti dall’alluvione, in quanto le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute.

Il documento tratta i pericoli potenziali e le norme di comportamento, oltre ai consigli per la pulizia e la disinfezione.

Alle ore 12 del 23 maggio sono circa 23.000 gli sfollati, la maggior parte, 16.000, nel ravennate, poi 4.400 in provincia di Forlì-Cesena e 2.200 nel bolognese.

Le conseguenze del maltempo a Sant’Agata sul Santerno (Foto TZ)

Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 2.663 (di cui 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 212 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Restano 43 i Comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive almeno un migliaio di frane, di cui circa 305 più significative concentrate in 54 comuni.

Continuano le operazioni di monitoraggio con squadre di rilevatori per aggiornare ulteriormente la mappatura, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili.

La situazione a Faenza (Foto Comune di Faenza)

Raccomandazione importante

A tutti i cittadini che hanno subito danni è utile e importante documentare fotograficamente già da subito i danni subiti, così da avere maggiori elementi quando si potranno richiedere gli indennizzi e i sostegni. E’ necessario fotografare/rendicontare anche gli oggetti che sono da buttare.

Le parole dell’assessore regionale Priolo

La vicepresidente regionmale Irene Priolo, con delega alla Protezione civile, ha ricordato l’allerta rossa di due domeniche fa, che ha portato a un’attivazione anticipata delle Colonne mobili; dopo i 200 mm di pioggia già caduti nei primi giorni di maggio, “sapevamo che ci attendeva un evento difficile, che avrebbe colpito un territorio già fragile, ma non a tal punto, con 350 milioni di metri cubi d’acqua caduti nell’areale più colpito”; per fare un confronto, la diga di Ridracoli ha una capacità di 32 milioni.

La macchina dell’emergenza era già allertata, ed è stata coinvolta in più versanti; per la prima volta è stato attivato il sistema di intervento di Protezione civile europeo: stanotte sono arrivate colonne mobili della Francia. La Protezione civile regionale, ha sottolineato Priolo, sta intervenendo con 63 cantieri per mettere in sicurezza i fiumi: alcuni (Idice, Sillaro) hanno cambiato corso. Le rotte sono state tutte chiuse; “sono andati in crash i Consorzi di bonifica, abbiamo bisogno che tornino a funzionare i canali di bonifica”. 173 le pompe idrovore in azione.

“Molte realtà – ha proseguito Priolo – stanno lentamente avviando le prime azioni verso la normalità. Purtroppo non così a Conselice, a causa di una situazione particolare del territorio. Parliamo di una comunità colpita tre volte”. Serve un intervento forte anche a Faenza, dove l’acqua è arrivata al secondo piano di alcune case, c’è anche l’esercito in azione.”

Le decisioni del Governo

La Regione e le forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna hanno incontrano il Governo per una gestione il più possibile condivisa dell’emergenza alluvione e dell’assistenza alla popolazione colpita, e per impostare le condizioni per la ripresa economica, la ripartenza e la ricostruzione.

L’incontro si è svolto subito dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato misure per 2 miliardi di euro a favore delle aree alluvionate in Emilia-Romagna, fra cui lo stop a tasse e contributi fino al 31 agosto e la Cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni per lavoratrici e lavoratori. Si tratta di un primo Decreto legge, cui seguiranno altri provvedimenti.

“Un grazie alla presidente Meloni e a tutto il Governo per la vicinanza dimostrata in questi giorni alla nostra terra – ha affermato il presidente Bonaccini, insieme alla premier e ai ministri -. Sta nella velocità che saremo in grado di imprimere e nella bontà delle risposte che daremo ai cittadini, alle famiglie e alle imprese l’efficacia del sostegno che sapremo dimostrare alle popolazioni colpite, tra cui gente che ha perso tutto o quasi tutto. Il sistema Emilia-Romagna ha saputo rappresentare questioni a cui il Governo ha dato una risposta coerente, ora dobbiamo impostare meccanismi efficaci per il rapido ristoro dei danni e l’avvio della ricostruzione”.

Poi le proposte dell’Emilia-Romagna: “Insieme abbiamo condiviso con tutte le parti sociali, il mondo del lavoro e delle professioni, fino al Terzo settore, le misure necessarie, che già sono state raccolte dal Governo. Poi servirà una fase due, altrettanto veloce, che preveda ristori dei danni ma, soprattutto, così come fatto nel 2012 con il sisma, norme che consentano procedure speditive. Abbiamo bisogno, oggi come allora, di semplificazione, per garantire interventi adeguati al bisogno di una ricostruzione che venga fatta bene e nel pieno rispetto della legalità”.

Bonaccini ha anche preannunciato la visita giovedì in Emilia-Romagna della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “L’Europa ci stia vicina, attraverso l’accesso al Fondo di solidarietà europeo, risorse importanti, così come le centinaia di milioni di euro che furono stanziati sempre durante il post sisma”.

“Abbiamo davanti una strada che non sarà breve, ma vogliamo riuscire insieme a rialzarci- conclude Bonaccini-. Nel 2012, l’Emilia era spezzata ed eravamo in ginocchio e siamo riusciti a ripartire e a rialzarci tutti insieme. Sono sicuro che faremo così anche per la Romagna: ovviamente questo sarà possibile attraverso un lavoro corale e comune fra le istituzioni nazionali e quelle territoriali, mettendo al centro persone e comunità”.

Meteo

La nuova allerta è valida fino alla mezzanotte del 25 maggio.

Allerta ROSSA per criticità idraulica nelle province di BO, FE, RA, FC, RN.

Allerta ARANCIONE per criticità idraulica nelle province di BO, RA, FC, RN; per criticità idrogeologica nelle province di BO, RA, FC, RN.

Allerta GIALLA per criticità idraulica nelle province di BO, FC, RN; per criticità idrogeologica nelle province di PR, RE, MO, BO, RA, FC, RN; per temporali nelle province di PC, PR, RE, MO, BO, FE, RA, FC, RN.

Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche forti, più probabili sulle zone di pianura, con possibili effetti e danni associati, che potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua, critici per le zone ancora interessate da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti. Permarranno condizioni di criticità idraulica rossa nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica.

Nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione saranno possibili condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili. Potranno inoltre verificarsi ruscellamenti, con possibili smottamenti lungo la rete stradale e innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore, in caso di piogge di forte intensità. Permane inoltre la possibilità di evoluzione con possibile aggravamento delle frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi nelle aree bolognesi e della Romagna.

Per la giornata di giovedì 25 maggio sono previsti temporali anche di forte intensità, nella prima parte della giornata sulla pianura, mentre, nelle ore centrali, i fenomeni temporaleschi saranno più probabili sui rilievi e saranno in esaurimento in serata. Le precipitazioni temporalesche potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua, critici per i bacini del settore centro-orientale, ancora interessati da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti. Permarranno condizioni di criticità idraulica rossa nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica. Nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione permangono condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili. Nelle aree interessate da temporali potranno inoltre verificarsi ruscellamenti, con possibili smottamenti lungo la rete stradale e innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore. Permane inoltre la possibilità di evoluzione con aggravamento delle frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi nelle aree bolognesi e della Romagna.

Vigili del fuoco

Proseguono da otto giorni le operazioni a seguito dell’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna. 6.766 gli interventi fatti, 2.920 a Ravenna, 2.114 a Forlì Cesena, 1.352 a Bologna, 380 a Rimini.

Sono 959 i vigili del fuoco al lavoro, 438 in provincia di Ravenna e 221 in quella di Forlì Cesena, 48 di loro sono volontari.

286 i mezzi all’opera, tra cui 45 piccoli natanti, 3 anfibi, 23 mezzi di pompaggio, 13 tra escavatori e ruspe, 3 elicotteri e 13 droni.

Tra le squadre impegnate 40 vigili del fuoco sono al lavoro per il coordinamento degli interventi presso i 14 posti di comando avanzato, oltre 140 soccorritori acquatici, più di 100 esperti delle unità di pompaggio.

Dal 16 maggio ad oggi 300 le operazioni di soccorso effettuate dalla forza aerea del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco che hanno interessato i recuperi di persone ospedalizzate o con gravi patologie, di bambini, di una donna incinta e di persone in ipotermia.

Nella clip il lavoro con le motopompe a Ravenna

Supporto psicologico

Una squadra di 123 psicologi e psicologhe pronti a fornire assistenza e supporto alle persone colpite dall’alluvione. Professionisti provenienti dall’intera Emilia-Romagna, con una competenza e una formazione specifica nella gestione dell’emergenza, presenti in tutti i centri di accoglienza allestiti sul territorio, ma che naturalmente sono a disposizione non solo di chi ha dovuto abbandonare la propria casa trovando ospitalità in scuole, palazzetti e palestre, ma di tutti coloro che ne hanno bisogno. A partire dai più fragili: anziani, bambini, disabili e persone con sofferenza psichica pregressa.

I cittadini possono telefonare al numero verde 800024662 attivato dalla Regione per rispondere 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20, ai quesiti e ai bisogni legati all’emergenza: saranno gli operatori, opportunamente formati per indirizzare tutte le richieste, a mettere in contatto i cittadini con gli psicologi.

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Viabilità

Per quanto riguarda la viabilità, restano 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel riminese.

Ripristino degli argini (Foto Comune di Faenza)

Volontari in campo

Sono 1.629 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi 343 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 419 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 867 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria.

A queste si stanno aggiungendo i volontari attivati, per il tramite del Dipartimento nazionale di Protezione civile, dal Meccanismo europeo di mobilitazione. Già arrivato un primo contingente di 25 componenti provenienti dalla Slovacchia e in questo momento diretti nel ravennate.

Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.

Raccolta rifiuti

In accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).
Per prevenire rischi di scoppio e incendio, si chiede di esporre le bombole del gas e gli apparecchi contenenti batterie in cumuli separati dagli altri rifiuti.

Per informazioni è a disposizione il Servizio Clienti di Hera 800.999.500 gratuito da telefono fisso e cellulare attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22; sabato dalle 8 alle 18.

Numero verde 800024662

Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 3.054 chiamate. Tra le maggiori richieste, a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

Sant’Agata sul Santerno (Foto TZ)

La situazione nei territori

Faenza, ore 13.50. Da oggi, 24 maggio, a Faenza, è vietato il transito di tutti i veicoli a motore sul Ponte delle Grazie. Gli accessi dei veicoli vengono interdetti con il posizionamento di barriere e ostacoli fisici. Rimane ammesso il passaggio pedonale e ciclabile

Casola Valsenio, ore 11.30. Nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio il comune di Casola Valsenio è cambiato per sempre. Allo stato attuale si contano: 90 km di strada interrotte, 120 persone isolate, alcune di esse senza luce acqua o gas, oltre 230 segnalazioni di soccorso più di 50 voli di elicottero da parte dei vigili del fuoco e della polizia per recuperare le persone isolate. Più di 200 persone sono state allontanate dalle loro case per motivi di sicurezza. Il 20% del territorio è ancora senza energia elettrica.

La frana più grande e problematica è quella che blocca la provinciale 306 all’altezza delle Case Bruciate, in direzione Palazzuolo sul Senio, poco prima della località Baffadi: qui è letteralmente caduta metà montagna sulla strada arrivando fino al fiume, finalmente nella giornata di mercoledì 23 maggio è stata concessa l’autorizzazione per liberare la frana e si è subito iniziato a scavare con mezzi pesanti. La strada provinciale SP70 che collega la valle del Senio alla valle del Santerno, è stata ripulita fino al passo del Corso, ma presenta forti criticità con tratti in cui è rimasta solo una corsia di marcia. La strada provinciale SP63, che collega la valle del Senio all’abitato di Zattaglia e alla valle del Lamone, è chiusa e interessata da frane fino al passo di Montalbano, mentre il tratto che prosegue in direzione Zattaglia è completamente distrutto e rimarrà inagibile per molto tempo. che collega Casola Valsenio a Riolo Terme è al momento aperta solo per i mezzi di soccorso, anche se per la sua riapertura dovremo aspettare poco tempo. La strada provinciale SP306 che collega Casola Valsenio a Riolo Terme è al momento aperta solo per i mezzi di soccorso, la provincia sta provvedendo per riaprire la circolazione anche ai mezzi civili e camion.

Oltre ai problemi della viabilità che saranno risolti nel minor tempo possibile, il dramma più grande è quello che investe tutti gli abitanti del territorio forense e degli allevatori, che hanno difficoltà a nutrire i loro animali. Il Comune si è attivato insieme alla prefettura di Ravenna per rifornire gli allevamenti di cibo grazie agli elicotteri dell’aeronautica militare e dei vigili del fuoco. A tutto questo si aggiungono centinaia di strade private che hanno subito danni e non sono più praticabili.

Le coltivazioni agricole sono in estrema difficoltà, dal momento che le condizioni delle strade e dei campi non permettono di potere effettuare le lavorazioni stagionali con il rischio concreto di compromettere i raccolti. La realtà castanicola del territorio ha subito un danno irreparabile. Interi castagneti cono scomparsi e crollati a valle.

Al momento a Casola sono stanziate: 12 unità della Protezione Civile del Veneto, 4 Unità del Comando Locale dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, i Gruppi Operativi Speciali del movimento terra di Milano, Brescia e Sondrio, il Gruppo Speleo Alpinistica Fluviale di Modena e Ferrara, l’unità di Servizio di Topografia Applicata al Soccorso di Ferrara, Siena e Modena, il corpo di Logistica di Pavia e il Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto di Belluno, Venezia e Verona che con i droni monitorano le varie strade e frane, un’unità per il Soccorso Alpino e, naturalmente, i Vigili del Fuoco Volontari di Casola Valsenio. Presente anche una squadra dei LAV (Lega Antivivisezione) che hanno aiutato svariati volontari ad allestire un vero e proprio canile per gli animali sfollati, e procurare loro cibo e cure necessarie, evitando di portarli in un canile lontano dai proprietari sfollati. Oltre a questi, impossibile non citare il forte volontariato, che l’Amministrazione ringrazia sinceramente per l’impegno profuso a tutti i livelli.

Il volontariato casolano comprende: Carri Aps, Lega del suono buono, Misericordia, Proloco, cittadinanza attiva, Auser, Comitato gemellaggio, Artisti sopra la media.

Conselice, ore 11. Il Comune di Conselice, dopo controlli e verifiche effettuati da Ausl Romagna, comunica che l’acqua del rubinetto a Conselice e a Lavezzola è potabile. Non è stato rilevato alcun rischio per la salute per cui è possibile utilizzarla normalmente.

Faenza, ore 9.45. Nella notte, i mezzi hanno lavorato per liberare dai rifiuti tante delle vie più colpite dall’alluvione, in particolare via Comerio, via Carboni, via Pani, via Mazzanti, via Ballardini, via Renaccio, via Lapi e via Orzolari.

Via Carboni a Faenza (Foto Comune di Faenza)

Conselice, ore 20 del 23 maggio. La situazione resta complessa e permangono diverse criticità, che si stanno affrontando con tutti gli sforzi. Per questo motivo a tutela della cittadinanza restano in vigore i provvedimenti precauzionali, tra cui le ordinanze di evacuazione, in particolare riguardo all’abitato di Lavezzola. A Lavezzola sono in corso di allestimento alcune aree in cui sarà possibile ritirare sacchi di sabbia da porre a protezione delle proprie abitazioni in caso di necessità.

Nella giornata di oggi sono continuati senza sosta i lavori di pompaggio dell’acqua per alleggerire il sistema idrico dei canali e facilitarne il deflusso. La Protezione Civile Toscana ed Emilia-Romagna è sul territorio per garantire la necessaria assistenza alla popolazione, mentre continuano gli interventi dei Vigili del Fuoco e di tutte le forze dell’ordine per fornire il massimo supporto a tutti i cittadini che ne hanno bisogno.

Gli operatori delle ditte incaricate sono intervenuti, e stanno intervenendo, per rimuovere i rifiuti nelle aree asciutte e accessibili ai mezzi.

Nel pomeriggio anche la vice Presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, ha raggiunto Conselice: le forze in campo sono unite nel fare tutto il possibile per superare al più presto questa emergenza. Grazie a tutti coloro che sono impegnati sul campo.

Indicazioni utili

A questi link il piano e il manuale di Protezione civile del Comune di Ravenna:

clicca qui >>>>

clicca qui >>>

L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati” (http://bit.ly/allerte-meteo-cosa-fare).

Raccolta fondi

Come in altre analoghe drammatiche occasioni, anche per l’alluvione che ha colpito l’Emilia- Romagna e le Marche, Cgil, Cisl e Uil hanno attivato i meccanismi di solidarietà che coinvolgono lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati nello sforzo di ricostruzione e ripristino delle zone colpite e di aiuto ai cittadini. A livello nazionale è stata attivata una specifica raccolta fondi per consentire a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati di offrire anche un aiuto economico.

Il conto corrente è il seguente: Cgil Cisl Uil Solidarietà popolazioni alluvionate Emilia Romagna e Marche Codice Iban: IT 26U0103003201000005800010 per bonifici effettuati all’estero BIC: PASCITM1RM1.

La Regione ha attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità emiliano-romagnole che sono state colpite da alluvioni o frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati nel mese di maggio 2023. Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964 – Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0 – Causale: “Alluvione Emilia Romagna”. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Comune di Imola. Per donare: bonifico bancario al Comune di Imola, specificando la causale “donazione emergenza alluvione 2023” IBAN IT91-J-05034-21002-000000005271.

Pago Pa: su portale Entranext selezionando il pulsante “donazioni emergenza maltempo”: https://portale-imola.entranext.it/pagamenti/pagamenti-spontanei

La Diocesi di Imola e il suo ufficio pastorale Caritas hanno aperto una raccolta fondi per sostenere comunità e famiglie colpite dall’emergenza causata dai fenomeni atmosferici estremi della scorsa settimana. Ecco come contribuire: Iban: IT 60 H 05034 21001 000000249981 , intestato a Caritas diocesana di Imola

Comune di Faenza. Bonifico bancario al Comune di Faenza – IBAN: IT20V0627013199T20990000808, specificando la causale “Donazione emergenza alluvione 2023”.

SATISPAY: “Comune di Faenza Donazioni”, inquadrando il codice QR che trovate a questo link.

PAGO PA: su PayER selezionando la voce “Donazioni” nella pagina del Comune di Faenza.

Vallata del Santerno. La modalità per la donazione è quella del bonifico bancario con la specifica del Comune da sostenere e la causale ‘Donazione emergenza alluvione 2023’. L’utilizzo dei proventi verrà comunicato periodicamente rendicontato sul sito web degli enti.

Questi gli IBAN dei 4 Comuni:
Borgo Tossignano: IT 17 E 08542 36681 000000174128
Fontanelice: IT 17 Z 07601 02400 000017466400
Castel del Rio: IT 96 Z 07601 02400 000017328402
Casalfiumanese: IT 04 A 08542 36681 000000258076

Consegna di aiuti alimentarii all’associazione No Sprechi (Foto Comune di Imola)

Raccolta cibo e materiale vario

La Bottega d’arte sociale e il circolo Arci Estro lanciano una raccolta di materiale per l’emergenza alluvione.

Materiale in raccolta

Consegna beni di prima necessità ad associazione “No Sprechi”: l’associazione No Sprechi OdV (Lambertini 1 a Imola) raccoglie alimentari e generi di prima necessità da distribuire alle famiglie e persone colpite dall’emergenza frane e allagamenti.

I beni di cui hanno più necessità sono: biscotti, fette biscottate, carne, tonno in scatola, pasta, riso, cous cous, dadi da brodo, farina, latte (anche vegetale), legumi, olio d’oliva, olio di semi, sale, polpa e passata di pomodoro, salse, sughi pronti per condimenti, zucchero, prodotti per l’igiene personale

Consegnare i beni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 – Inoltre sabato 20 maggio aperti dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 e domenica 21 maggio dalle 9 alle 12.
contatti: tel 0542 643248 – 351.7503616 orari ufficio mail [email protected] – https://www.facebook.com/nosprechiodv

Per donare attrezzature e/o prestarle per l’utilizzo, fare riferimento alla chiesa di San Giovanni nuovo

Per donare l’utilizzo di attrezzature, fare riferimento alla Chiesa di San Giovanni Nuovo (Via Selice 104, Don Gianluca Grandi), orario 9-18 tutti i giorni a partire da domani, sabato 20 maggio.

Attrezzature utili: scope, badili, guanti di gomma, idropulitrici, pompe idrovore, pompe fango, generartori, piccolo gruppi elettrogeni, carriole, rastrelli tira fango, tute da imbianchino,n stivali, caschetti, muletti, transpallet, mini scavatori, poncho impermeabile per l’acqua.

Cibo: biscotti e fette biscottate, carne in scatola, cous cous, dadi da brodo, farina, latte, legumi, olio di semi, olio di oliva, pasta, polpa o passata di pomodoro, riso, sale, salse pronte, tonno, zucchero o comunque alimenti a lunga conservazione.

Altro materiale: prodotti per l’igiene, brandine, coperte.

Si raccolgono con urgenza abiti comodi e puliti per persone ricoverate in ospedale,

Si fa inoltre servizio di accoglienza per cani e gatti.

Si offre disponibilità per sistemare oggetti che si vogliono salvare dall’acqua.

Per la consegna contattare i seguenti numeri: 388.9339319 – 324.8032073, oppure portare il materiale in via Aldrovandi 12 (centro storico Imola). Il tutto verrà portato all’associazione “No Sprechi”.

Le notizie del 23 maggio >>>>