Bologna. I danni degli eventi calamitosi spesso sono accentuati dalla mancata manutenzione del territorio. Una delle critiche più accentuate delle associazioni ambientalistiche oggi viene certificato anche dai dati. In Emilia Romagna, nell’ultimo decennio, vi è stato un calo del 41% degli investimenti pubblici per l’ambiente.

Questo è il dato più eclatante che emerge da un focus del Centro studi di Confartigianato Emilia Romagna che riporta alcuni numeri di contesto. In particolare si analizzano le spese per ambiente delle Pubbliche amministrazioni centrali e locali in Emilia-Romagna, si individuano le aree a rischio nel contesto emiliano romagnolo e il numero delle imprese dell’artigianato localizzate in comuni coinvolti da dissesto idro-geologico, quindi non necessariamente danneggiate.

In Emilia Romagna la spesa in conto capitale per l’ambiente – settore in cui sono compresi gli interventi per l’assetto idrogeologico e la conservazione del suolo, per la protezione dei beni paesaggistici, a sostegno delle attività forestali e la gestione di parchi naturali – delle Amministrazioni pubbliche centrali e locali nel decennio 2010-2020 è scesa, del 41% rispetto alla media 2001-2010, con una maggiore accentuazione rispetto al -37,4% medio nazionale.

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