Da tale incontro, i sindacati di categoria e le Rsu sono usciti con una forte preoccupazione rispetto al tema su cui oramai da anni si stanno confrontando con la Direzione di Montecatone e hanno fatto istanze specifiche nelle sedi istituzionali della Conferenza Territoriale Socio-sanitaria e della Regione, ovvero il futuro dell’Istituto e il suo inserimento nell’ambito del sistema pubblico, che vedrebbe oggi un ulteriore “stallo” non più giustificabile.

“In particolare è emerso come l’attuale assetto giuridico dell’Istituto (Spa seppur a totale controllo pubblico) non consenta, allo stato attuale, una reale prospettiva di sviluppo per il futuro in quanto, per sostenere l’elevato livello assistenziale che oggi vede in Montecatone un punto di riferimento e una eccellenza a livello nazionale, anche quest’anno si è reso necessario un ulteriore intervento economico straordinario da parte dell’azienda, che ci è stato riferito non essere più ripetibile – scrivono Erika Ferretti per la Fp Cgil, Stefano Franceschelli per la Cisl Fp e Giuseppe Rago per la Uil Fpl -. Come organizzazioni sindacali riteniamo grave che ancora oggi, a oltre un anno di distanza dall’avvio degli specifici tavoli di lavoro presso la CTSS metropolitana, non vi siano elementi di chiarezza rispetto al percorso di studio delle possibili sinergie tra l’Istituto di Montecatone e le aziende sanitarie pubbliche dell’area metropolitana. Mentre tutto tace ci troviamo nell’impossibilità di proseguire il lavoro in contrattazione decentrata, attraverso cui avevamo ottenuto la parificazione economica fra i lavoratori di Montecatone con i colleghi del pubblico, e con forti dubbi rispetto alle possibilità di salvaguardia dell’eccellenza e del servizio ad alta specializzazione, a carattere totalmente pubblico e universalistico, che oggi Montecatone svolge”.
“Chiediamo quindi come organizzazioni sindacali Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl una sede di confronto specifica in ambito istituzionale in cui affrontare seriamente il futuro dell’Istituto con riferimento alla corretta remunerazione delle prestazioni offerte e alla forma giuridica necessaria per garantire a Montecatone una prospettiva futura certa, dal punto di vista occupazionale e del servizio reso, per far sì che questo argomento trovi finalmente un orizzonte di certezza. Il mancato riconoscimento in termini pubblici dell’Istituto o il non inserimento nella rete degli IRCCS si traduce infatti in un potenziale progressivo rischio di perdita di professionisti e competenze che non possiamo accettare e quindi come organizzazioni sindacali siamo pronti ad intraprendere tutte le iniziative necessarie, anche con il coinvolgimento della cittadinanza, qualora tale appello cada nel vuoto”.