Oggi, a Faenza, il Presidente Mattarella ha incontrato tutti i sindaci del territorio romagnolo, profondamente colpito dall’alluvione. “Ci stiamo rimboccando le maniche e, come da tradizione romagnola, lottiamo – ha detto il sindaco di Faenza Massimo Isola -. In questi giorni di dolore, i faentini ce la stanno mettendo tutta, con poche lamentele e tanto lavoro. La sua visita, oggi, ci riempie il cuore e ci trasmette energia preziosa. Le sue parole ci hanno toccato nel profondo. Ci hanno emozionato e dato la giusta forza”.
“Non dovete avere paura di essere soli, non lo sarete. […] Avete intorno la piena solidarietà di tutto il Paese. E io sarò accanto al governo per sostenere, senza pause e senza alcuna incertezza, il sostegno per la ripresa piena”, le parole di Sergio Mattarella.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Faenza saluta gli “Angeli del Fango”
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Continua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.128 (201 in meno rispetto a ieri) di cui 100 minori: 1 in provincia di Rimini, 291 in quella di Forlì-Cesena, 573 in quella di Ravenna, 263 in quella di Bologna.
Viabilità
Sono 772 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 302 in modo parziale e 470 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 215 (92 parzialmente e 123 totalmente); 312 nel forlivese-cesenate (102 parzialmente e 210 totalmente); 202 nel ravennate (100 parzialmente e 102 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).
Frane
Non si ferma l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 758 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 351 in provincia di Forlì-Cesena; 248 in provincia di Ravenna; 120 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.
Volontari
Sono 1.818 i volontari di Protezione civile impegnati sul campo. Di questi 737 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 248 dall’Emilia-Romagna e 833 dalle colonne mobili di altre Regioni. A questi vanno aggiunti i 75 volontari attivati nell’ambito del meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile) e operativi nel ravennate: 38 provenienti dalla Slovacchia, 22 dalla Slovenia e 15 dal Belgio.
Considerando anche le 105 unità tra personale tecnico, amministrativo e di polizia locale provenienti dalle amministrazioni di Bari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Venezia e dislocate attraverso l’Associazione nazionale Comuni italiani a supporto dei comuni alluvionati, il personale operativo sul campo arriva a circa 2.000 unità.
Situazione meteo
Confermata anche per la giornata di domani, martedì 30 maggio allerta gialla per criticità idraulica (piene dei fiumi) nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, allerta verde nelle aree limitrofe. Come gialla è già da alcuni giorni anche l’allerta per frane e piene dei corsi minori, compreso il reticolo dei canali dei Consorzi di Bonifica sulle aree collinari e di pianura della Romagna e sulla collina bolognese.
Dal punto di vista meteorologico martedì 30 maggio permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita, e da possibili problemi di tenuta arginale.
Per la giornata di mercoledì 31 maggio si prevede la possibilità di temporali pomeridiani sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili sul settore orientale e lungo gli Appennini, con possibili effetti associati occasionali. Permangono condizioni di criticità idraulica localizzate nella pianura bolognese (Budrio, Molinella e Medicina), ravennate e forlivese, per la difficoltà dello smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sul reticolo secondario di bonifica. Le arginature del reticolo principale e secondario potrebbero presentare delle criticità a causa dei ripristini ancora in corso. Nelle zone collinari centro-orientali della regione permangono condizioni favorevoli all’evoluzione dei dissesti innescatisi nelle ultime settimane.
Vigili del fuoco
Da inizio emergenza i vigili del fuoco hanno svolto 9.830 interventi in Emilia Romagna, 4.766 a Ravenna, 2.750 a Forlì Cesena, 1.849 a Bologna, 465 a Rimini. 707 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso, 163 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 325 in quella di Ravenna: nel ravennate, tra Conselice, Cervia e Casola Valsenio, 30 soccorritori acquatici, a bordo di anfibi e piccoli natanti, consegnano porta a porta alimenti e medicine a chi è bloccato ai piani alti delle abitazioni, recuperano beni dalle case allagate per conto dei proprietari, portano viveri agli animali d’allevamento e da compagnia rimasti nelle strutture agricole o nelle case. Al momento a Conselice, dove permangono criticità, sono ancora due le zone allagate, una residenziale e una industriale. Qui le squadre stanno effettuando operazioni di prosciugamento con mezzi ad alto pompaggio. Nella città di Forlì e nella sua provincia, a Modigliana, Civitella di Romagna, Dovadola, Tredozio, il monte Trebbio, ma anche nel ravennate, a Casola Valsenio, mezzi dei vigili del fuoco per il movimento terra sono al lavoro per le operazioni di ripristino viabilità su strade interdette da frane.
La situazione ferroviaria
Trenitalia informa che oggi la circolazione è in graduale ripresa tra Faenza e Forlì e tra Faenza e Ravenna via Granarolo da oggi 29 maggio, permane sospesa tra Portomaggiore e Ravenna e tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo. Attualmente i treni Alta Velocità e InterCity subiscono ritardi.
I treni InterCity Notte e Regionali subiscono ritardi, limitazioni di percorso e cancellazioni.
Il gestore della rete nazionale prevede una graduale ripresa della circolazione tra Portomaggiore e Ravenna per martedì 30 maggio.
Non si hanno al momento previsioni sul ripristino della funzionalità della linea tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo.
La circolazione permane sospesa tra Marradi e Faenza.
I treni Regionali possono subire ritardi, cancellazioni o limitazioni di percorso.
Informazioni aggiornate sul sito Infomobilità di Trenitalia >>>>
Ausl Imola, rafforzati i servizi
Per l’Ausl di Imola, il servizio di Sanità Pubblica ha rafforzato i suoi servizi in virtù dell’emergenza in atto. Sono aumentati i controlli sulla qualità dell’acqua potabile distribuita in rete nel nostro territorio. Per adesso non sono stare rilevate criticità. Proseguono i controlli del territorio per verificare eventuali situazioni che potrebbero generare allarme igienico.
I volontari e i cittadini residenti in zone alluvionate che hanno l’esigenza di eseguire il richiamo della vaccinazione antitetanica possono contattare il seguente numero telefonico: 0542.604959 dalle 8.30 alle 12.30, dal lunedì al venerdì, così da avere l’appuntamento, con priorità, se rientranti nelle casistiche indicate, presso le sedi vaccinali di Imola-Ospedale vecchio (dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 12.30),e presso le Case della Salute di Borgo Tossignano (secondo e quarto venerdì del mese, ore 9-12.30), di Castel San Pietro Terme (tutti i martedì ore 9-12.30) e di Medicina (tutti i giovedì ore 9-12.30)
Pericolo Zanzare
Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi, gli allagamenti diffusi in aree estese e l’aumento graduale delle temperature, si sta creando il clima ideale per la proliferazione della zanzara tigre e delle zanzare del genere Culex potenziali vettori di malattie infettive, come la febbre di Chikungunya (malattia “spaccaossa”), la febbre di Dengue (con possibili manifestazioni a carattere emorragico), le infezioni da Zika Virus (pericolose se colpiscono donne in gravidanza) e la West Nile.
In aggiunta ai classici interventi e azioni di prevenzione, quali l’utilizzo di trattamenti antilarvali nelle tombinature, per ridurre il più possibile la proliferazione e la moltiplicazione delle zanzare, che continuano ad essere raccomandati ove sia possibile, per chi opera in situazioni emergenziali, è raccomandato dotarsi di prodotti repellenti da utilizzare soprattutto nelle ore serali al fine di ridurre il rischio di punture.
I prodotti da utilizzare in questi casi devono essere efficaci e pertanto contenere principi attivi a base di DEET o Picaridina con percentuali medio alte, per cui si consiglia di affidarsi ai farmacisti per la scelta del prodotto.
Non si escludono interventi straordinari a base di adulticidi se permarranno ampie zone acquitrinose e stagnanti.
Contributi per l’autonoma sistemazione
Il decreto firmato dal Commissario per l’emergenza stabilisce che dei 10 milioni di euro a disposizione, 3,1 serviranno a far fronte alle spese sostenute dagli Enti locali per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione; 3 milioni rappresentano un primo stanziamento per i Cas, i Contributi per l’autonoma sistemazione, a copertura dei costi sostenuti dai nuclei famigliari che hanno dovuto lasciare la propria abitazione e hanno provveduto autonomamente a reperire un alloggio; 1,2 milioni sono destinati a rimborsare le spese sostenute dal volontariato di Protezione civile per le attività di intervento sul territorio. Infine 2,7 milioni di euro sono rivolti a primi interventi di somma urgenza, realizzati sui corsi d’acqua a seguito del primo evento alluvionale che all’inizio di maggio ha colpito il territorio regionale.
I Comuni possono già chiedere all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile l’anticipazione del 50% dei costi sostenuti, nell’attesa che venga realizzata una più complessiva ricognizione delle spese sostenute e dei danneggiamenti pubblici.
I cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case per gli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna da inizio maggio e che hanno trovato un alloggio alternativo (ad esempio presso parenti o amici, oppure in roulotte e camper) possono chiedere il contributo di autonoma sistemazione (Cas).
I Comuni o loro Unioni trasmettono all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile l’elenco riepilogativo delle domande arrivate insieme alla richiesta di trasferimento delle risorse in base a questo calendario:
– entro il 5 agosto per il periodo maggio-luglio;
– entro il 5 novembre per il periodo agosto-ottobre;
– entro il 5 febbraio 2024, per il periodo novembre-gennaio;
– entro il 5 maggio 2024 per il periodo febbraio-aprile.
Comuni o Unioni provvederanno trimestralmente ad erogare il contributo ai nuclei famigliari.
Il Cas in breve
Per presentare domanda è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi (1 maggio) come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia (non domicilio).
La domanda va presentata entro il 30 giugno 2023 su un apposito modulo presso il Comune dove si trova la casa sgomberata e può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata.
Gli importi previsti al mese sono di 400 euro per nuclei famigliari composti da una sola persona, 500 euro per 2 persone, 700 per 3, 800 per 4 e 900 per nuclei di 5 o più persone.
Contributo che viene aumentato di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare che, sempre a far data dal 1^ maggio, sia di età superiore a 65 anni, oppure sia una persona con disabilità o con invalidità non inferiore al 67%.
Il contributo è ridotto per il periodo inferiore al mese (dividendo l’importo mensile per il numero dei giorni del mese di riferimento moltiplicato per i giorni di mancata fruibilità dall’abitazione). Ed è concesso a partire dalla data di ordinanza di sgombero o, se antecedente, dalla data di effettiva evacuazione dichiarata da chi fa richiesta e confermata dall’amministrazione comunale con un’apposita attestazione.
I soldi vengono erogati fino alla revoca dell’ordinanza di sgombero, oppure fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro in casa o, infine, fino a che si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e comunque non oltre la scadenza dello stato di emergenza.
Raccolta fondi
Come in altre analoghe drammatiche occasioni, anche per l’alluvione che ha colpito l’Emilia- Romagna e le Marche, Cgil, Cisl e Uil hanno attivato i meccanismi di solidarietà che coinvolgono lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati nello sforzo di ricostruzione e ripristino delle zone colpite e di aiuto ai cittadini. A livello nazionale è stata attivata una specifica raccolta fondi per consentire a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati di offrire anche un aiuto economico.
Il conto corrente è il seguente: Cgil Cisl Uil Solidarietà popolazioni alluvionate Emilia Romagna e Marche Codice Iban: IT 26U0103003201000005800010 per bonifici effettuati all’estero BIC: PASCITM1RM1.
La Regione ha attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità emiliano-romagnole che sono state colpite da alluvioni o frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati nel mese di maggio 2023. Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:
Iban: IT69G0200802435000104428964 – Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0 – Causale: “Alluvione Emilia Romagna”. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Comune di Imola. Per donare: bonifico bancario al Comune di Imola, specificando la causale “donazione emergenza alluvione 2023” IBAN IT91-J-05034-21002-000000005271.
Pago Pa: su portale Entranext selezionando il pulsante “donazioni emergenza maltempo”: https://portale-imola.entranext.it/pagamenti/pagamenti-spontanei
La Diocesi di Imola e il suo ufficio pastorale Caritas hanno aperto una raccolta fondi per sostenere comunità e famiglie colpite dall’emergenza causata dai fenomeni atmosferici estremi della scorsa settimana. Ecco come contribuire: Iban: IT 60 H 05034 21001 000000249981 , intestato a Caritas diocesana di Imola
Comune di Faenza. Bonifico bancario al Comune di Faenza – IBAN: IT20V0627013199T20990000808, specificando la causale “Donazione emergenza alluvione 2023”.
SATISPAY: “Comune di Faenza Donazioni”, inquadrando il codice QR che trovate a questo link.
PAGO PA: su PayER selezionando la voce “Donazioni” nella pagina del Comune di Faenza.
Vallata del Santerno. La modalità per la donazione è quella del bonifico bancario con la specifica del Comune da sostenere e la causale ‘Donazione emergenza alluvione 2023’. L’utilizzo dei proventi verrà comunicato periodicamente rendicontato sul sito web degli enti.
Questi gli IBAN dei 4 Comuni:
Borgo Tossignano: IT 17 E 08542 36681 000000174128
Fontanelice: IT 17 Z 07601 02400 000017466400
Castel del Rio: IT 96 Z 07601 02400 000017328402
Casalfiumanese: IT 04 A 08542 36681 000000258076