Imola. La Bim invita tutti i cittadini a vivere una serata speciale alla Bim, per scoprire i tesori che conserva, i servizi che offre e i suoi spazi, in un racconto che inizia quando le luci del giorno si mescolano con i colori della notte. Le visite guidate proposte del 6 giugno, ad accesso libero, vogliono rendere omaggio alla cultura e alla bellezza della biblioteca comunale della città, custode di incunaboli, cinquecentine, manoscritti, codici miniati e documenti d’archivio, che conserva le tracce di una memoria preziosa.
In questo momento di grande difficoltà per il nostro territorio colpito dalle alluvioni, questa serata sarà anche occasione per promuovere la raccolta fondi lanciata dal Comune per l’emergenza ed esprimere in questo modo il desiderio di ripartire e guardare al futuro.
Accompagnati dai bibliotecari e archivisti della Bim, si potranno visitare gli spazi che giornalmente sono aperti al pubblico, ma eccezionalmente attraversare anche alcuni locali riservati ai depositi librari. Come le suggestive stanze che hanno visto nascere per volontà di Giuseppe Scarabelli il Gabinetto di Storia naturale, primo nucleo dei Musei civici della città. Si potranno conoscere le storie dell’antico convento di S. Francesco, le cui tracce caratterizzano ancora oggi l’edificio, e visitare la libreria francescana, l’antica biblioteca fatta realizzare dai monaci su progetto dell’architetto Cosimo Morelli, dove dietro una porta si nasconde la finestrina realizzata per “spiare” i vicini domenicani. Nell’occasione saranno mostrati alcuni libri curiosi dai fondi storici e altri materiali dai fondi iconografici, fotografie e piante antiche della città.
L’ultima parte della visita avrà come protagonisti i fondi archivistici conservati in biblioteca, i cui documenti raccontano di vite, di storie e di segreti inaspettati. Come le cartelle cliniche (oltre quarantamila) di uomini, donne, bambini ricoverati fra ‘800 e ‘900 negli antichi Ospedali psichiatrici Lolli e Osservanza, ricevute in deposito dall’Azienda USL di Imola. Oppure i segni di riconoscimento lasciati ai bambini e alle bambine appena nati e affidati al Brefotrofio di Imola, l’antico istituto che dentro l’Ospedale della Scaletta li accoglieva con l’obiettivo di affidarli prima possibile alle famiglie per il loro mantenimento e la loro crescita.
Saranno mostrati anche documenti preziosi che l’Archivio storico comunale conserva come la famosa “lettera giapponese” del 1585, un documento ben conosciuto nella terra del Sol levante (e non solo), che racconta del viaggio che ha fatto incontrare per la prima volta il Giappone e l’Europa.
Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria, allo 0542/602619-602655.
Partenza ogni 30 minuti alle 20.30; 21; 21.30; 22 (partenza ultima visita guidata).
Informazioni e prenotazioni
tel. 0542/602619-602655
Bim biblioteca comunale di Imola, via Emilia 80
www.facebook.com/bimbliotecaimola