Le previsioni sul mercato immobiliare per il 2023 danno un quadro caratterizzato da molte incertezze, che probabilmente porteranno a una flessione significativa delle compravendite nel corso dell’anno.
Gli esperti concordano che una combinazione di fattori come instabilità geopolitica, crisi energetica, inflazione e soprattutto le politiche monetarie che hanno portato a un innalzamento dei tassi di interesse sui mutui causerà un rallentamento delle transazioni immobiliari nel 2023.
Secondo il recente rapporto di Nomisma, le compravendite scenderanno quest’anno a 670 mila rispetto alle 784 mila concluse nel 2022. La situazione dovrebbe poi rimanere analoga anche nel 2024, quando le transazioni potranno calare ulteriormente fino a 643 mila.
In diminuzione anche i prezzi se guardiamo al valore reale del denaro in periodo di inflazione. Nel 2023 ci si aspetta infatti un aumento nominale dell’1%, che però si traduce in -4,8% correggendo le cifre sui valori reali. Chi ha a disposizione una casa libera e desidera ottenere da essa una rendita potrebbe quindi trovare alcuni ostacoli se decidesse di venderla.
Previsioni positive per le locazioni
Le previsioni di Nomisma indicano che, mentre le compravendite immobiliari subiranno probabilmente un rallentamento, si avrà invece un aumento delle locazioni. Esso è in parte dovuto proprio alle difficoltà di accedere al credito e quindi di comprare casa: in questa situazione molti si troveranno costretti a ripiegare su un alloggio in affitto. Un altro fattore determinante è la progressiva ripresa della richiesta di affitti per studenti. Alla prevista crescita della domanda di locazioni contribuisce poi anche l’espansione del mercato relativo agli affitti brevi, in particolare quelli legati al turismo.
Il potenziale degli affitti brevi
Chi ha a disposizione una seconda casa in zone che attirano un buon numero di visitatori dal resto del Paese o dall’estero può quindi valutare questa opzione per mettere a rendita il proprio immobile a tempo indefinito, oppure in attesa di un momento migliore per procedere alle vendita.
Una delle aree ad alto potenziale in Italia è il territorio lariano, reso popolare anche all’estero dalle numerose celebrità che hanno scelto di comprare casa sul lago di Como. Per semplificare il processo ci si può rivolgere a un’agenzia specializzata come Como For Rent per capire come avviare una casa vacanze a Como evitando intoppi con amministrazione, promozione e gestione della proprietà. Un vantaggio di questa opzione è la possibilità di usufruire all’occorrenza della casa senza lunghe attese, sia che la si voglia vendere, passare a un figlio, o semplicemente utilizzare per le proprie vacanze.
Gli affitti brevi sono inoltre più remunerativi rispetto a una locazione a lungo termine, e possono quindi essere la scelta ideale per chi desidera massimizzare le entrate relative al proprio immobile. È bene però notare che, soprattutto se ci si muove in autonomia senza il supporto di un property manager, c’è il rischio che la casa rimanga sfitta per periodi più o meno lunghi con conseguenti perdite per il proprietario.
Scegliere gli affitti tradizionali a lungo termine
Come abbiamo accennato, anche il mercato degli affitti residenziali a lungo termine si prospetta positivo per il 2023. I canoni sono aumentati del 3,6% nel corso del 2022 e i rendimenti sono al momento stabili, attestandosi al 5,5%. Per chi preferisca la stabilità di un contratto di locazione a lungo termine, quindi, si tratta comunque di un’opzione con interessanti possibilità di rendita. Gli affitti a lungo termine sono inoltre indicati per chi possiede un immobile che, per posizione o caratteristiche dell’edificio, non si presta all’uso a scopo turistico. Tra gli svantaggi di questa opzione troviamo una rendita inferiore e una minore flessibilità, senza la possibilità di liberare nuovamente l’immobile in tempi rapidi prima della scadenza del contratto.