Imola. “Non è tutto oro quel che luccica”: un proverbio che ben si presta all’annosa vicenda delle risorse che girano attorno all’autodromo di Imola e allo svolgimento del Gran Premio di Formula uno. Grazie ad Aci ed al suo bilancio trasparente, il Movimento 5 Stelle di Imola ha recuperato il conto economico 2022 relativo al Gran Premi di F1 di quell’anno.

“Il primo dato che colpisce, facendo un parallelo con Monza, è la differenza di ‘Fee’ versata alla Fowc (la società che detiene i diritti del campionato mondiale di F1) – si legge nel comunicato -. A noi imolesi avevano raccontato che ai piani alti ci vogliono bene e, per farci rientrare nel giro, si sarebbero accontentati di una cifra simbolica. Tale cifra ‘simbolica’ è di 25 milioni di dollari, mentre per Monza si sono ‘accontentati’ di 20 milioni di dollari”.

Ma le sorprese non sono finite: “Mentre i nostri politici e tifosi ci raccontavano che l’Autodromo di Imola è il più bello ed ambito al mondo, scopriamo con sconcerto che il pubblico tifoso non è informato di tanta maestosità. Senza ritegno o pentimento, sempre dai bilanci Aci, emerge che Monza incassa più del doppio rispetto all’autodromo sulle rive del Santerno e anche le presenze sono più del doppio: circa 336.000 contro 130.000, in soldoni 11 milioni incassati a Imola contro i 23 di Monza”.

E ancora: “Monza può contare su aiuti per 7 milioni (2 milioni dalla Regione Lombardia e 5 milioni dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile), chi legge penserà che siano numeri scandalosi e non sia giusto che Monza viva grazie ai sussidi pubblici. Prima di esprimere valutazioni definitive guardiamo gli aiuti concessi a Imola: oltre 5 milioni dall’Istituto per il Commercio con l’Estero (Ice), 5 milioni dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, 5 milioni dalla Regione Emilia Romagna ed infine 2 milioni dal ConAmi. Totale? Imola oltre 17 milioni contro i 7 milioni di Monza”.

Dai singoli numeri ai bilanci. “Con i 7 milioni di aiuti Monza chiude il bilancio in attivo per 765mila euro, e Imola? Imola con oltre 17 milioni di aiuti chiude in passivo per 52mila euro. Tutti questi soldi pubblici, per chiudere in passivo? Soldi pubblici che, invece, potrebbero essere utilizzati, in parte, per rispettare una delle promesse elettorali sia del presidente Bonacini che del sindaco Panieri, cioè quella di introdurre asili nidi gratuiti”.

Recentemente una mozione (bocciata) del M5s, che chiedeva il rispetto delle promesse elettorali a beneficio delle giovani famiglie, “è stata contestata la mancanza delle coperture finanziare, per circa 2 milioni di euro. Siamo convintissimi che, con pochissimi interventi Panieri, Bonaccini e Schlein sarebbero in grado di mantenere la parola data. Non vogliamo che la città perda eventi importanti, ma pensiamo che si debbano riequilibrare alcuni principi”.

Alcune proposte: “Per prima cosa bisognerebbe almeno equiparare il canone di affitto del nostro autodromo a quello di Monza. Nel bilancio 2021 del ConAmi (il Comune di Imola detiene il 65%), risulta che Formula Imola versa 179mila euro annui (ai tempi della Norman95 erano 300mila), contro gli oltre 900mila che l’Aci versa al Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. In considerazione delle forti ricadute che, secondo la nostra Amministrazione, l’autodromo porta a Imola (attorno ai 300milioni di euro), proponiamo al sindaco Panieri alcune idee per trovare le risorse necessarie a rendere gratuiti gli asili nido:
1. aumentare il canone di affitto dell’autodromo da 179.000 euro a 1.050.000 (di poco superiore all’affitto della pista di Monza), perché un impianto che genera queste ricadute, non può essere valutato come una vecchia catapecchia. In questo modo, per la città di Imola, si renderebbe disponibile il 65% del nuovo canone, ovvero 682mila euro.

2. La Regione Emilia Romagna dovrebbe portare da 5 a 7 milioni di euro il supporto economico alla F1 per “liberare” i 2 milioni che oggi, invece, versa il ConAmi. ConAmi che ha lo scopo sociale di distribuzione degli utili alle città del Consorzio, di cui Imola, lo ripetiamo, detiene il 65%. Il ConAmi, non pagando, quindi, i 2milioni per la F1, potrebbe riversare sulla città di Imola, il 65% di questa cifra, ovvero 1.300.000 euro. A prima vista può apparire una proposta che appesantisce i bilanci della Regione Emilia Romagna, ma è vero il contrario. La nostra Regione avrà il compito di recuperare i due milioni aggiuntivi dai circa, come sostiene Panieri, 300 milioni di indotto. Tradotto in parole povere si tratta di ‘mettere a terra’ lo 0,007% dell’indotto e finalmente mantenere la promessa elettorale. Sommando, quindi, ai 1.300.000 € risparmiati grazie al disimpegno del ConAmi, il maggior introito dovuto all’affitto della pista, si porterebbe il totale a disposizione della nostra città a 1.982.000 €. Esattamente la cifra per rendere gratuiti gli asili nidi imolesi”.