Imola. Dopo il rinvio a causa del maltempo l’associazione “Noi Imola” ripropone l’iniziativa “Sanità pubblica: invertire la rotta per evitare il disastro”. L’appuntamento è per giovedì 22 giugno, ore 20.45, al centro sociale “La Stalla” di Imola (via Serraglio 20/B).

Il tema di come riportare la salute pubblica al centro dell’agenda politica sarà affrontato con la presenza di Salvatore Lumia, Marco Blanzieri e, collegata online, Rosy Bindi.

 

Sanità in crisi (Foto di Jossué Trejo da Pixabay)

Con la preoccupazione cresce anche l’attenzione verso lo stato della sanità pubblica, in generale in Italia, ma anche a livello imolese visto l’incertezza che regna sul futuro dell’ospedale Santa Maria della Scaletta. Sempre di più chiunque abbia a che fare con necessità di visite ed esami è alle prese con i ritardi cronici delle liste di attesa, e sempre di più il privato è la scappatoia per accorciare i tempi. Chiaramente per chi può.

“L’associazione ‘Noi Imola’ – afferma Valter Galavotti – condivide le tante grida di allarme che (solo) ora si levano forti, ma non accetta la diagnosi di incurabilità espressa da molte voci, spesso non disinteressate, e la rassegnazione. Riteniamo al contrario che il Servizio sanitario nazionale possa ancora essere salvato, e si debba combattere per ridargli ruolo e dignità, ma questa battaglia va fatta ora perché non c’è più tempo. Ora tuttavia non basta più delegare i politici, le istituzioni sanitarie, gli addetti ai lavori della sanità sperando in un intervento miracolistico. Sono i cittadini che devono scendere in campo in difesa del diritto costituzionale alla salute per contrastare tutte le azioni, e soprattutto le inazioni, che stanno portando al collasso il Ssn e sostenere, al contrario tutti gli sforzi che possono portare ad una inversione di rotta. Tra poco sarà troppo tardi”.

Sanità pubblica in crisi (Foto Pixabay)

In questa occasione sarà possibile affrontare il tema nei suoi vari aspetti (imponente definanziamento, carenze di personale, infinite liste d’attesa, inesorabile avanzata del privato e dei fondi integrativi, esternalizzazioni incombenti, aumento della spesa privata out of pocket, diseguaglianze di accesso alle prestazioni sanitarie, ecc.) con particolare riferimento alla nostra regione che, pur essendo tra quelle in cui la popolazione ha le maggiori opportunità di tutela della propria salute, certamente non è rimasta immune da questi fenomeni.

Leggendo i titoli dei giornali degli ultimi mesi sembra che la crisi sia ormai irreversibile Alcuni esempi eloquenti: “Sanità pubblica cade a pezzi e si avvia in silenzio verso la privatizzazione”, “Il sistema di cure per tutti è già finito. E’ un disastro sociale ed economico”, “L’allarme delle Regioni: sanità pubblica italiana verso il collasso”, “Centomila medici pronti ad abbandonare il Ssn nei prossimi 5 anni” ,“La sanità sull’orlo del baratro. Presto ci saranno pazienti di serie A e B” ,“La sanità pubblica è sul baratro ma la politica è indifferente.”

“Conosciamo le cause della malattia. Per troppi anni il Ssn è stato sottoposto a interventi contrari al rispetto dei principi costituzionali, assecondando l’idea che il mercato avrebbe comunque potuto sostituire buona parte della sanità pubblica, quella più in grado di generare profitti. Siamo di fronte ad un pericolo incombente: il superamento dell’universalismo sanitario del Ssn con l’avvio di fatto di un universalismo selettivo che aggraverà quelle diseguaglianze che sempre più caratterizzano il nostro Paese”.

I relatori

Salvatore Lumia: presidente della Federazione Cimo – Fesmed regionale che rappresenta medici, dirigenti medici, odontoiatri e primari ospedalieri).

Marco Blanzieri: segretario regionale della Fp Cgil con delega alla sanità, il quale si è occupato in modo particolare delle problematiche sanitarie nella nostra regione.

Rosy Bindi: ministro della Salute nei governi Prodi e D’Alema dal 18 maggio 1996 al 26 aprile 2000. Dal 2018 Bindi è presidente onorario dell’associazione “Salute diritto fondamentale”, fondata insieme ad esperti di politiche sanitarie, medici, epidemiologi, per contrastare il disimpegno culturale e politico nei confronti delle politiche per la salute, rilanciare e rinnovare il ruolo del Ssn.

L’associazione “Noi Imola”

Associazione no profit che da alcuni anni si occupa dei problemi della sanità e cerca attraverso varie iniziative, interventi sulla stampa locale, incontri pubblici, partecipazione con propri rappresentanti ai Comitati consultivi misti (Ccm), di sensibilizzare la cittadinanza ai problemi della sanità territoriale e migliorare la qualità dei servizi. “Poiché – sottolinea Simone Righini, presidente dell’associazione – in questi anni abbiamo partecipato attivamente al dibattito del nostro territorio su questi temi, per dar voce ai cittadini in un momento davvero difficile e decisivo per la sanità pubblica abbiamo deciso di proporre due iniziative correlate tra loro”.

La prima si è svolta il 18 aprile al cinema Centrale e ha proposto un film ideato per difendere la sanita pubblica “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”, che ha riempito la sala e suscitato molto interesse nel pubblico presente.