In merito all’articolo “Cavim, il momento delle scelte” riceviamo e pubblichiamo questa precisazione
Il dottor Andrea Bofondi mi ha incaricato di contestare le gravi inesattezze e imprecisioni contenute nell’articolo intitolato “Cavim, il momento delle scelte”, pubblicato sul Vostro sito in data 16 giugno 2023 e a firma “m.z.”.
Non corrisponde in alcun modo a verità, innanzitutto, che il dottor Bofondi abbia mai “sostenuto”, “pensato” o “implementato”, né da solo né in ristretta compagnia, la cosiddetta “avventura laziale”. Si precisa, a questo riguardo, che il mio assistito è divenuto amministratore del Cavim soltanto nell’anno 2018, ossia quando i soci dell’area laziale già facevano parte del Consorzio, e che ogni decisione strategica e operativa è in ogni caso sempre stata assunta con l’unanimità dei voti e delle scelte di tutto il consiglio di amministrazione del Cavim, composto di undici membri.
In secondo luogo, il dottor Bofondi ha sempre agito, come (ex) amministratore e come socio, in piena buona fede e correttezza, non ha comunque mai espresso in alcuna sede sociale alcun voto in favore della cosiddetta “proposta Agrintesa” (peraltro rispettabile come tutte le altre), e non ha mai inteso recare, tanto meno in modo subdolo o intenzionale, alcun danno agli interessi del Consorzio e dei consorziati, al cui esclusivo presidio è anzi sempre stata instancabilmente votata ogni sua attività di amministratore, carica dalla quale egli ha peraltro rassegnato le proprie dimissioni all’inizio del mese di dicembre 2022. Con la conseguenza per cui le coloriture del Vostro articolo con cui si fa tendenzioso riferimento al “bagno di sangue”, al “cavallo di Troia” e alle “sirene che preannunciano più danni che vantaggi” sono ingiustificatamente lesive, nei toni e nei contenuti, della reputazione del dottor Bofondi, e per esse egli formula fin d’ora ogni più ampia riserva.
Avv. Michele Castellari Bologna