Imola. La scultura entra da protagonista alla Rocca sforzesca. L’occasione è fornita dalla mostra “Giovanni Bellettini. Ad astra”, a cura di Beatrice Buscaroli e organizzata da Imola Musei, che verrà inaugurata sabato 1 luglio alle 18 nella Rocca Sforzesca. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 3 settembre 2023, raccoglie i momenti salienti della ricerca artistica dello scultore Giovanni Bellettini (Fanano 1937), presentando, in una quarantina di opere, la complessità del suo istinto alla verticalità. Allestite all’interno del suggestivo scenario della Rocca Sforzesca, queste opere narrano un percorso di quasi cinquant’anni di attività, attraverso una selezione dei suoi migliori lavori in marmo, acciaio, vetro e legno, dando conto così di un’intera vita, personale e artistica, spesa in ricerca, passione e creatività.
“Mi sto avvicinando a questa esposizione con forte emozione ed attenzione. La nostra Rocca è una sede da sogno, splendida costruzione ricca di storia legata a personalità di grande rilievo e avere la possibilità di mostrare i miei lavori in una tale ambientazione è per me motivo di grande soddisfazione. Sono pertanto profondamente grato a quanti mi hanno concesso questa opportunità, per me sicuramente irripetibile, e ringrazio vivamente tutti coloro che si sono adoprati per la sua realizzazione. Sopra ogni cosa, spero di cuore, che l’evento possa essere gradito ai cittadini di questa amata città”, fa sapere Giovanni Bellettini, imolese d’adozione, che ha insegnato per decenni disegno e storia dell’arte al liceo scientifico ‘L. Valeriani’ di Imola.
La scultura è per Giovanni Bellettini innanzitutto un processo mentale, attraverso il quale gli arbìtri dell’ordine naturale si trasformano in forme assolute e si caricano di nuovi equilibri e inedite tensioni.
“La Rocca Sforzesca è lo scenario ideale per questa mostra – conferma da parte sua Diego Galizzi, direttore di Imola Musei -. Percorrere le sale della Rocca ed imbattersi nelle sue sculture è come sgranare i nodi di un filo teso alla ricerca di una bellezza sintetica e arcana, non a caso spesso perseguita per via di levare, e non a caso orientata pressoché sistematicamente verso l’alto, come se solo verso la dimensione aerea il peso del materiale proprio della scultura possa emanciparsi dal disordine degli elementi per appropriarsi della sfera delle idee. Come un artista del passato, Bellettini conosce il fascino magico della pietra e del legno, il codice segreto dei materiali. La mano dello scultore, nel levigare, tornire, assemblare marmi, legni, metalli, entra in dialogo serrato con la materia e la esalta in forme rigorose ed eleganti. Si riverbera, nelle sculture di Bellettini, l’asciuttezza, la severità e l’imperturbabilitá del fortilizio medievale, in un abbraccio ideale che restituisce la potenza e la forza dell’arte che sfida il tempo”.
Del valore del connubio Rocca – opere di Bellettini sono profondi assertori anche il sindaco Marco Panieri e l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. “Dedicare a Giovanni Bellettini una mostra personale, che ha tutti i connotati di una antologica, è un atto di profondo rispetto, riconoscenza e ammirazione per un artista che ha saputo sempre tendere “Ad astra”, come recita il titolo dell’esposizione, nella sua pluridecennale ricerca artistica. Per questo abbiamo condiviso con lui la scelta della Rocca sforzesca, il monumento più rappresentativo di Imola, al tempo stesso “opera d’arte” e “contenitore” di opere d’arte, come luogo dell’esposizione – spiegano il sindaco Panieri e l’assessore Gambi -. Un abbinamento fra storia e attualità che abbiamo già sperimentato con successo in questi ultimi due anni, alla Rocca sforzesca. L’esposizione, inoltre, è l’occasione, ben illustrata dal catalogo, anche per rileggere con uno sguardo nuovo le grandi sculture, veri e propri monumenti realizzati dall’artista in vari spazi pubblici di Imola, che disegnano una sorta di mostra a cielo aperto, da visitare avendo come punto di partenza proprio la Rocca Sforzesca”.
La mostra è organizzata dal Comune di Imola e Imola Musei, grazie al sostegno di Con.Ami e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
Per info, approfondimenti e modalità di partecipazione www.imolamusei.it