Il viaggio italiano fra resort elegantissimi, campeggi all inclusive e piattaforme che offrono agli utenti la possibilità di crearsi itinerari “fai da te” al mare come in collina è quest’anno orfano del baricentro essenziale del turismo nazionale dalla Romagna, sulla quale a un mese dall’alluvione i riflettori dei media si sono man mano spenti come a dimenticare le responsabilità (anche penali) in merito i decessi (14), gli evacuati (40.000), finanche chi ha perso aziende e botteghe.
All’oggi è rimasto qualche accenno sulle esondazioni e gli straripamenti di fiumi e canali che hanno riversato sul litorale di prossimità milioni di metri cubi di acque limacciose, che poi “dilavando” una moltitudine di aree artigianali ed industriali sono diventate anche tossiche, poco o nulla d’altronde anche sulla drammatica situazione di chi abita nei tanti paesi e borghi medievali di collina, alcuni ancora isolati, colpiti dalle frane e gli smottamenti (quasi 900) che hanno devastato le aree pedecollinari e del crinale tosco-romagnolo.
Estate 2023 in (parziale) chiaroscuro che sta vedendo perciò il palinsesto del “divertimentificio” romagnolo in difficoltà a differenza di quello turistico nazionale che invece volge al “bel tempo”, almeno a quanto calcolato dagli osservatori regionali che hanno registrato sold out fin dal periodo pasquale e successivamente per il ponte del 2 Giugno, con una flotta turistica d’oltralpe in crescita a due cifre a cominciare dai soliti francesi, tedeschi e svizzeri assieme a numerosi vacanzieri austriaci e del Benelux, in crescita anche nordamericani e soprattutto britannici che erano diminuiti dopo la Brexit.
Un mare con innumerevoli “bandiere blu” e una montagna pensata a soddisfare esigenze diverse hanno sempre fatto la differenza nelle scelte dei vacanzieri d’oltralpe, ma anche la collina con tutte le proprie biodiversità al pari del richiamo sul patrimonio culturale e storico del Belpaese è ciò che sta sbaragliando la concorrenza dei competitor europei e mondiali, che non hanno “armi” a competere con un entroterra unico a proporre passeggiate, panorami e quell’enogastronomia made in Italy (icona all’estero) sempre volta alla ricerca di un’armonia tra noi, gli altri e l’ambiente per un benessere totale che è anche figlio della rivincita, riscatto e riconquista della libertà negata in pandemia.
A conferma di ciò sono le indagini di Booking.com che segnala come quasi l’80% dei viaggiatori cerca vacanze “green” al pari di American Express Travel che reputa anch’essa, con percentuali simili, quanto i clienti prevedano di viaggiare proprio per ”staccare” per sentirsi meglio anche in rifugi benessere per tornare trasformati con bagni termali ma non solo, allargando orizzonti fino ai percorsi in sella nelle brughiere o in bicicletta nei boschi, oppure grazie ad incontri con pescatori e velisti che zigzagano nei mari semmai condividendo con loro grinta e determinazione.
Facendo un giro nella Rete a scoprire offerte imperdibili che in altri tempi mai si sarebbero prese in considerazione, sono diventate di moda le vacanze nelle tante locande e resort sparsi da nord a sud Italia che spesso ospitano opere di artisti internazionali e propongono incontri culturali di ogni tipo, profetizzando la mission “stupire nella natura a tutto tondo” è nata una tendenza cult che caratterizzerà gli anni a venire ma solo per i pochi fortunati che si potranno permette queste costosissime oasi di biodiversità dove i vigneti biodinamici affiancano coltivazioni biologiche contornate da pascoli e boschi con la fauna selvatica a far da protagonista, seguendo il principio “nutrire il corpo e anche la mente”.
Per tutti gli altri (budget) saranno le solite vacanze alle prese con il lavoro impegnativo che non ti permette di scegliere la settimana giusta a piacimento, che per alcuni sarà guerra alla prenotazione da sigillare mesi e mesi prima per incastrarla d’altronde ai periodi “qui le mie vacanze, qui la prole sta con la madre, qui con me” e con mano al telefono per prenotare in hotel con caparra, per altri/e invece sarà prenotare all’ultimo respiro semmai pagando qualcosa in più, soprattutto per togliersi ansie e stress, a sposare il “last minute” di una partenza improvvisata con amici, e semmai col solo bagaglio a mano.
(Giuseppe Vassura)