Imola. Marco Barattini firma con la Virtus Imola ed inizia la sua terza avventura in serie B, con la maglia che lo lanciò tra i senior nella stagione 2019/2020. Ha 23 anni, è un playmaker vecchio stampo, con tanta qualità nelle mani ed una grande visione del gioco di squadra, il tutto racchiuso in 178 centimetri d’altezza e poco più di 70 kg di peso. Barattini esce da una ottima stagione condivisa con la Sinermatic New Flying Balls Ozzano con cui ha raggiunto il risultato del 4° posto in regular season, con tanto di playoff promozione. Nella post season, poi, furono i primi fieri avversari della Luiss Roma che, poche settimane fa, ha conquistato il salto di categoria in A2.
Per il play bolognese la stagione 2022/2023 va in archivio con un buon 34% nel tiro da 3 punti, con 44 triple complessive realizzate, il 53% da 2 punti e l’82% dalla lunetta. Il suo personale “best score” stagionale sono i 26 punti rifilati al Campetto Ancona, mentre in due occasioni raggiunse i 25 punti, contro Senigallia e Jesi. Contro la Virtus Imola non andò molto peggio, realizzandone 22 al PalaRuggi (+16 Virtus) e 24 al PalaReggiani (+6 Ozzano all’overtime) quando risultò pure l’mvp del derby.
La stagione appena conclusa lo ha visto primo in assoluto nel girone C per falli subìti, con la media di 5,7 a partita e 159 complessivi. Molto positivi anche i 3,5 assist di media a partita ed i 13,6 punti segnati ad allacciata di scarpe nei 26,4 minuti in campo. La statistiche non possono comunque raccontare la genialità e l’intuito puro delle giocate offensive e la capacità innata di saper “leggere” le partite e gli avversari.
Barattini torna alla Virtus Imola dopo due stagioni travagliate (per il Covid) dopo l’insediamento della nuova società: nel 2019/20 il campionato si interruppe con i gialloneri ampiamente dentro alle prime 8 in classifica, mentre nell’annata successiva 2020/2021 la squadra di Regazzi si guadagnò meritatamente la finale playoff dopo gli ottimi gironi di qualificazione nel torneo EmiliaRomagna-Veneto. Il tutto fu cancellato dalla macchia della finale persa a Rovigo contro Jesolo e dalla successiva sconfitta nello spareggio contro Spezia. Fu allora che arrivò la chiamata “che non si può rifiutare” di Ozzano che diede il via ad un biennio straordinario sia a livello di statistiche che di prestazioni e crescita cestistica.
Il rientro alla Virtus Imola è l’ennesimo tassello di una carriera in continua crescita ed evoluzione e per i tifosi gialloneri c’è la soddisfazione di riabbracciare un amico che ha sempre portato il giallonero nel cuore.