Bologna. “Così come è vero che dovremmo essere ormai avvezzi agli annunci fini a se stessi da parte della giunta Bonaccini, è anche vero che certe situazioni non possono essere tollerate né, tantomeno, accettate: come mai solo a Imola le Case della salute non sono state dotate di psicologi?”. Lo chiede il consigliere regionale della Lega, vicepresidente commissione Sanità a Bologna e capogruppo del Carroccio in consiglio comunale a Imola, Daniele Marchetti.
“Lo scorso anno – spiega il leghista imolese – la Regione annunciò che, a partire da settembre 2022, avrebbe introdotto due psicologi nelle Case della Salute in ogni distretto sanitario, in risposta al crescente disagio sociale provocato da due anni di pandemia in ampie fasce della popolazione, in particolare bambini e adolescenti. Al di là della partenza a rilento, rileviamo che ad oggi, l’unica azienda sanitaria a non aver introdotto questa figura a livello territoriale, è quella di Imola”, denuncia Marchetti.
“Dopo aver appreso nei giorni scorsi, sempre grazie ad un nostro atto ispettivo, che l’Azienda Usl imolese è quella che risulta più immobile sul fronte della revisione complessiva in atto a livello regionale su tutti i programmi di presa in carico delle varie patologie, arriva l’ennesimo elemento che fa suonare un ulteriore campanello d’allarme: anche sulla salute mentale l’Ausl di Imola è ferma al palo.