Imola. Nei giorni scorsi, il Comune ha consegnato all’associazione “No Sprechi Odv” il materiale acquistato grazie al Bando Atersir per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti comunali di riduzione della produzione di rifiuti (Linea finanziamento LFB3, annualità 2022 del Fondo d’Ambito ex L.R. 16/2015). Alla consegna erano presenti l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada, l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni, l’ing. Federica Ferri dell’Ufficio Ambiente del Comune di Imola, il presidente di “No Sprechi ODV”, Alfonso Bottiglieri e i volontari e volontarie Fulvia Fellini, Francesca Conti, Michela Mazzacan e Alessandro Carnevali.
Il progetto elaborato dal Comune e finanziato da Atersir – Atersir ha finanziato con circa 10mila euro il progetto del Comune “UN S’BÓTA VEJA GNÉT” (Non si butta via niente) PLUS, che è nato con l’obiettivo di potenziare il progetto comunale di recupero delle eccedenze alimentari già attivo, dotando l’Associazione No Sprechi ODV di attrezzature e materiali utili alla conservazione dei cibi e alla loro distribuzione, mantenendo la catena del freddo. Altri 2.700 euro sono stati finanziati dal Comune, per completare la realizzazione del progetto. Il progetto, elaborato dal Comune di Imola – Servizio Pianificazione, Edilizia Privata e Ambiente – U.O. Ambiente vede come soggetto attuatore l’associazione “No Sprechi ODV”. Il progetto si compone di due fasi.
La prima fase – La prima fase prevede l’acquisto di materiale da mettere a disposizione dell’Associazione No Sprechi ODV. Si tratta, nello specifico, di un abbattitore congelatore di temperatura professionale, di dimensioni 790x800x1800H, capacità 12 teglie; di 30 contenitori isotermici in EPP (polipropilene espanso) di dimensioni interne 538x338x254H, per il mantenimento delle temperature inferiori a 4°C o superiori a 65°C; di 360 buste termiche 50×50 per trasporto surgelati, realizzate in PE (polietilene) riciclabile.
L’abbattitore congelatore di temperatura sarà utilizzato per preparare il cibo per la conservazione in frigorifero e nel congelatore, consentendo così di conservarlo più a lungo senza che si alteri. Allo stesso tempo il cibo riesce a conservare tutte le caratteristiche organolettiche, il sapore, la freschezza e la giusta consistenza per periodi più lunghi, “degradando” in un arco temporale superiore.
I contenitori isotermici e le buste termiche sono funzionali al trasporto del cibo alle persone in stato di difficoltà in maniera tale da mantenere i cibi alla corretta temperatura, sempre al fine di conservarne la salubrità e le caratteristiche organolettiche e di garantire un minore scarto.
La seconda fase – La seconda fase prevede la realizzazione di un corso di formazione per venti volontari che si occupano del recupero degli alimenti dagli esercizi commerciali, mense aziendali ed aziende di produzione e della loro distribuzione alle persone in stato di difficoltà. Il tema della donazione delle eccedenze è strettamente connesso agli aspetti igienico-sanitari: da qui la necessità di norme dirette a prevenire la distribuzione di alimenti deteriorati ed eventualmente contaminati, che costituiscono un pericolo per la salute umana. Il percorso formativo è stato affidato agli esperti di Last Minute Market ed è fondamentale affinché si adottino i comportamenti necessari affinché tutto il cibo venga effettivamente gestito in maniera corretta in modo da essere effettivamente recuperato e non si originino rifiuti.
Oltre 1.300 soggetti coinvolti nel progetto – In totale, nel progetto sono coinvolti 1.300 persone assistite dall’associazione “No Sprechi ODV” (e da altre associazioni associate a No Sprechi), oltre a 20 volontari che parteciperanno al corso di formazione.
“Crediamo fortemente nell’importanza di promuovere il recupero delle eccedenze alimentari ai fini di ridistribuirle alle persone con fragilità in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e in questo è fondamentale la sinergia con le associazioni di volontariato che svolgono un lavoro straordinario. La strumentazione acquistata attraverso la vincita del Bando Atersir permetterà all’associazione “No Srechi ODV” di potenziare l’attività di conservazione e distribuzione degli alimenti che già svolge quotidianamente e che ha avuto un ruolo fondamentale in momenti di grande criticità come la pandemia e l’alluvione che ha colpito il nostro territorio. Ringraziamo l’Ufficio Ambiente per l’impegno con il quale ha lavorato a questo progetto”, sottolineano Elisa Spada, assessora all’Ambiente e Daniela Spadoni, assessora al Welfare.