Imola. Davanti a una sala piena di un centinaio di persone, il 6 settembre sera il sindaco Marco Panieri ha chiarito che non si tornerà indietro rispetto alla delibera di giunta dello scorso luglio (l’incontro pubblico si fa solo ora perché prima c’era l’emergenza alluvione) che aumenta gli impianti sportivi vicini al centro sociale La Tozzona a scapito di alberi che verranno tagliati e di una parte di verde pubblico a disposizione di tutti.
“La nostra città ha un numero altissimo di persone che fanno sport e che richiedono impianti nei quali praticarlo – ha scandito il sindaco -. Di conseguenza, nel quartiere più popolato della città servono una tensostruttura (la seconda, ndr) per il calcio a 5 della Dozzese che al mattino sarà utilizzata anche dalla scuola Orsini e in altri orari da altre società, due campi da padel coperti e un campetto per il basket utilizzabile da tutti. Vedremo se aumentare anche i parcheggi, il progetto è perfettibile e migliorabile ma stavolta non torneremo indietro. Del resto, siamo una città di 70mila abitanti in espansione dove è difficile trovare casa e noi siamo favorevoli ad accogliere nuovi cittadini”.
Fra il pubblico, cittadini che hanno raccolto firme contro tale espansione hanno fatto soprattutto notare come si va ancora una volta a cementificare togliendo verde in una zona dove non ce n’è molto e dove i bambini amano giocare all’aperto, ma anche genitori che hanno dichiarato di apprezzare il progetto. Ovviamente favorevoli i rappresentanti delle società sportive, contrarie le opposizioni presenti come il Movimento 5 stelle e la Lista Cappello e quelle volutamente assenti come la Lega.
La verità sta un po’ in mezzo, è vero che le società sportive chiedono sempre più orari per praticare le loro attività e che la Dozzese di calcio a 5 non è solo di Dozza ma vi giocano pure ragazzi che abitano in Pedagna, ma è altrettanto vero che l’amministrazione comunale non si fa pregare quando c’è da tagliare alberi e spazi verdi che si promette sempre di piantare da altre parti. “Un centro sociale e una società sportiva non sono il privato, ma sono formate da tanti volontari e possono essere importanti per frenare il tema delle baby-gang”, ha tuonato Panieri. Del resto chi ruota attorno alle società sportive e chi cerca abitazioni nuove vota, gli alberi e l’erba no.
E il metodo seguito stavolta, soprattutto quello, lascia a desiderare
(m.m.)
Per il “Comitato Affari” il profitto viene sempre prima di tutto…..la libera fruibilità e il verde pubblico non rendono, quindi cementifichiamo….
Noi tireremo diritto…