Imola. Comincerà a breve l’intervento di grande urgenza per il rifacimento di due tratti di sponda lungo il fiume Santerno, in zona San Prospero, che sono stati rotti dall’alluvione del 16 e 17 maggio scorso. Nei giorni scorsi, infatti, il Nuovo Circondario Imolese ha dato incarico ad Area Blu di intervenire in somma urgenza, attraverso la firma di un apposito “Verbale di somma urgenza”. I due varchi, che si sono aperti sulla sponda di sinistra del fiume, hanno una lunghezza rispettivamente di circa 100 metri quello in località Ca’ Forni di Sopra e di circa 45 metri quello posto un poco più a monte. Va ricordato che sulla sommità di questo argine, che costeggia il fiume, corre la “Ciclovia del Santerno”, che quindi è interrotta nei due suddetti tratti.
Motivi dello stato di somma urgenza – I lavori hanno carattere di somma urgenza in quanto nuove precipitazioni (a proposito la prossima settimana sono previste le prime piogge, ndr) che portano all’ingrossamento del fiume, anche di modeste dimensioni, possono portare a nuovi allagamenti delle aree limitrofe ai due varchi riscontrati sul terrapieno. Pertanto, in previsione dell’arrivo della stagione autunnale e invernale, si rende necessario intervenire per riparare i due varchi che costeggiano il terrapieno del fiume Santerno per evitare il rischio allagamento dell’intera frazione di San Prospero, in caso di innalzamento del livello del fiume. Il mancato ripristino dei tratti di sponda sopra descritti comporta un elevato rischio di allagamento per diverse abitazioni adiacenti alle rotture e per tutta la frazione di San Prospero, posto a 200 metri dai due tratti rotti dalla furia del Santerno. La popolazione della frazione di San Prospero interessata dal rischio di un nuovo allagamento a causa del crollo della ciclabile e relativa sponda è di 600 abitanti.
Descrizione dei lavori – I lavori immediati che sono necessari per rimuovere lo stato di urgenza per la pubblica e privata incolumità consistono nel ripristino della continuità del terrapieno, al fine di proteggere il nucleo abitato da ulteriori fenomeni di allagamento; la logica dell’intervento è quella del ripristino dello stato di fatto.
Verrà rimosso il primo strato di terreno fortemente compromesso e ripristinato il piano di dell’argine e la scarpata nel fiume, costruendo una scogliera in massi al piede del terrapieno funzionale al ripristino del tratto di ciclabile in terra battuta, onde evitare immediati fenomeni di erosione e franamento.
I tempi dell’intervento – Si prevede di completare l’intervento, ripristinando le medesime condizioni esistenti in precedenza e riportando il pericolo di allagamenti ad un livello di pericolosità accettabile, in circa 90 giorni a partire dalla firma del verbale di accordo da parte del Nuovo Circondario Imolese e di Area Blu, avvenuta nei giorni scorsi. Quindi l’intervento sarà completato indicativamente entro la fine di dicembre.
Costi dell’intervento – Il quadro economico complessivo è pari a poco più di 570 mila euro, che al momento saranno finanziati dal Nuovo Circondario Imolese, in attesa che queste risorse vengano trasferite dal governo nazionale al Circondario stesso, in quanto San Prospero rientra nella zona rossa, ovvero nella lista delle aree che beneficeranno delle misure post alluvione. “Questo intervento, che ammonta a 570mila euro anticipati dal Nuovo Circondario Imolese come somma urgenza in attesa delle risorse del governo nazionale, vuole essere una prima risposta per il rifacimento degli argini – sottolinea Marco Panieri, Presidente del Nuovo Circondario Imolese e sindaco di Imola -. Per quanto di nostra competenza stiamo tentando, con gli strumenti che abbiamo, di rispondere nel modo più immediato alle criticità dei cittadini e delle zone più colpite dagli eventi alluvionali. Prosegue il dialogo con la Regione, gli altri Enti e la struttura commissariale in attesa delle ulteriori risorse assolutamente necessarie”.
Intanto a Medicina, in vista del prossimo inverno. sono già stati effettuati interventi importanti quali la chiusura delle rotte arginali, i ripristini post erosione, il ripristino delle sezioni di deflusso dell’alveo dei fiumi, la pulizia della vegetazione e la rimozione d’accumuli e occlusioni.
Nello specifico, nel torrente Gaiana sono state riparate le tre rotture arginali con la posa di teli bentonitici, terra e massi. Nel letto del canale, sono state effettuate la pulizia degli arbusti e la rimozione degli alberi per circa 4 km. Infine, è stata ultimata la sistemazione delle rampe d’accesso agli argini, delle strade e dei fossi.
Sicuramente l’intervento più complesso realizzato a Medicina è quello del torrente Quaderna dove si erano verificati due cedimenti ravvicinati. Le rotture sono state riparate con massi ciclopici e per stabilizzare gli argini dal lato della golena per circa 100 metri, sono state fissate delle palancole (strutture in ferro) ad una profondità di 8 metri con una trave di testa in cemento armato; il tutto coperto con teli bentonitici e terra. Inoltre, è stata realizzata una strada di servizio di tre km per accedere all’argine, utile per futuri monitoraggi, interventi di manutenzione e urgenze.
Nel torrente Sillaro in via Dozza, è stata ripristinata la base dell’argine con l’uso di massi per ricreare la fondazione e ricostruire l’argine in terra. A Portonovo, in via Bassa sempre lungo il Sillaro, sono stati effettuati il ripristino dell’argine e la posa del telo bentonitico. Inoltre, è stata eseguita una pulizia lungo tutti gli argini e l’alveo del fiume fino a Conselice.
“È stato realizzato in pochi mesi quello che solitamente sarebbe stato fatto in anni – dichiara il sindaco Matteo Montanari -. Rimane comunque ancora moltissimo lavoro e tanti progetti da finanziare per rendere sempre più sicuro il nostro territorio. Una nuova tranche di finanziamenti di somma urgenza e messa in sicurezza è stata deliberata in questi giorni dal Commissario Figliuolo per diversi milioni di euro a favore della Regione e delle Bonifiche. Serve quindi accelerare ulteriormente a tutela dei cittadini e delle nostre imprese”.