Dal 27 settembre, sulla piattaforma Netflix, è disponibile una docu-serie in cinque episodi sulla vita del rocker emiliano, Vasco Rossi.

Gli eventi si svolgono dagli albori della carriera fino ad arrivare al Vasco Live del 2022 (che passò anche da Imola), il primo evento dal vivo del Komandante in seguito alle restrizioni legate alla pandemia da Covid 19.

Vasco Rossi (Immagine tratta dal trailer del docu-film su Netflix)

Un viaggio lungo una vita, spericolata come la definirebbe lui.

È nei dettagli di quest’incredibile esistenza che intende addentrarsi questo documentario. Perchè sarebbe risultato superficiale soffermarsi solamente sulla carriera ormai nota ai più, essendo uno dei più grandi artisti nello scenario della musica italiana e non solo.

Questi cinque episodi dalla durata di un’ora ciascuno vogliono mostrare l’essere umano oltre l’artista, perché Vasco è prima di tutto una persona. Ha commesso errori, ha affrontato situazioni dolorose come la perdita del padre e di alcuni dei suoi più cari amici. È stato incarcerato e ha dovuto superare una forte dipendenza dalle droghe. Un Supervissuto che non ha mai smesso di lottare, rialzandosi costantemente.

Dai racconti di alcuni dei protagonisti, tra cui la moglie dello stesso Vasco, Laura Schmidt, emergono tratti molto intensi, che disegnano un Vasco dall’anima gentile e dallo spirito sensibile. Insieme a questo aspetto, è lo stesso cantante a ricordare la parte più rude e arrogante, quella che lo spingeva a vivere sempre al massimo. “Ero convinto che sarei morto giovane,” – afferma l’artista – “ma poco importava, stavo donando la mia vita al rock’n’roll, e quello mi bastava.”

Una prospettiva a 360 gradi, accompagnata dalle canzoni dello stesso Vasco e condita da immagini di repertorio inedite.

Questa serie è un vero gioiello per i fan del Komandante, di quelli da custodire gelosamente. Ma si rivela ancora più interessante agli occhi di chi Vasco l’ha sempre vissuto in maniera più superficiale e disinteressata.

Un documentario che, in entrambi i casi, arricchisce chi sceglie di guardarlo.

(Daniele Ferri)