Medicina (Bo). “La lepre e la luna, sulle tracce delle guaritrici d’Appennino”, il libro di Mario Ferraguti (Exforma edizioni) sarà presentato martedì 7 novembre, ore 21, nella sala del camino della biblioteca comunale di Medicina (via Pillio 1). Dialoga con l’autore Gloria Malavasi, bibliotecaria. Evento in collaborazione con libreria Atlantide.
Un viaggio tra gli Appennini per raccogliere notizie su riti antichi, tramandati in gran segreto da generazioni, che si incastonano con semplicità nella cultura contadina e rurale, dove il legame con l’ambiente naturale è più forte.
Dall’esperienza personale del dolore fisico e dal sospetto che la medicina scientifica contemporanea abbia sottovalutato e trascurato il dialogo con il paziente, l’autore inizia un viaggio in Appennino sulle tracce di chi ancora guarisce attraverso gesti, simboli e parole: un mondo ancora sorprendentemente vivo e potente.
Le donne che incontra hanno mantenuto una visione magica della cura nella quale il male è un ospite permaloso che va convinto a spostarsi, uscire dal corpo dopo essere stato incantato, addomesticato e mai umiliato. I riti, tramandati in gran segreto da generazioni, si incastonano con semplicità nella cultura contadina e rurale, dove il legame con l’ambiente naturale è più forte. Eredi degli sciamani, le guaritrici rivelano in fondo ciò che la medicina ha smarrito: quel modo di curare in cui il paziente diviene protagonista della propria guarigione.
Mario Ferraguti (1968) vive a Faviano Superiore, sulle colline di Parma. Per anni ha percorso l’Appennino alla ricerca di storie; da questi viaggi ha realizzato, insieme a registi e illustratori, libri e film. Ha pubblicato i romanzi Malalisandra (edizioni Cadmo), Dove il vento si ferma a mangiare le pere (Diabasis), La voce delle case abbandonate e La ballata del vento (Ediciclo), con Giacomo Agnetti I mostri d’aria (Ediciclo) e L’autunno in cui tornarono i lupi (Bottega errante). Nel 2022 ha pubblicato con Exorma Rosa spinacorta.
Da alcuni testi sono nati anche spettacoli teatrali. Collabora con università, centri di studio e ricerca, settimanali e riviste; ha realizzato numerosi reportage per «Panorama», tenuto corsi sulla figura della guaritrice ed è tra gli organizzatori del Piccolo festival di Antropologia della Montagna che si tiene a Berceto.