Imola. Il Gruppo Cassa Centrale Credito Cooperativo Italiano ha messo a disposizione del territorio romagnolo 400 mila euro, frutto di una raccolta fondi fra le banche aderenti. Questi fondi sono stati destinati a sei strutture sociali colpite dagli eventi alluvionali, la cui individuazione è stata condivisa con il vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti.

La chiesa di San Petronio di Castel Bolognese allagata durante l’alluvione

Il risultato è stato possibile grazie all’impegno della banca di Credito cooperativo della Romagna occidentale, aderente al Gruppo, che proprio nel 2024 compie i 120 anni di vita. “La nostra banca ancora una volta dimostra un forte impegno nel sostenere le comunità locali – ha affermato Luigi Cimatti, presidente della Bcc della Romagna occidentale -. Oggi diamo conto di un sostegno tangibile per affrontare le conseguenze dell’alluvione che ha colpito le nostre comunità. Un sostegno che, in coerenza con i nostri valori, è destinato alle realtà sociali che si occupano del sostegno di persone fragili o che operano in ambito educativo. Si tratta di strutture gravemente impattate dall’evento e designate dal vescovo della nostra diocesi, mons. Mosciatti, che riteniamo essere un punto di riferimento morale della nostra banca, e da don Tiziano Zoli, parroco di Solarolo, zona di operatività della banca al di fuori della diocesi imolese. Sono molto grato a entrambi e al direttore della Caritas, Alessandro Zanoni, per la loro disponibilità a indirizzare l’intervento nel migliore dei modi. Sono inoltre grato al nostro Gruppo Cassa Centrale per la vicinanza concreta che ha dimostrato alle nostre comunità”.

Il cinema Moderno allagato

L’iniziativa è stata presentata giovedì 11 gennaio alla presenza del vescovo Mosciatti, dello stesso Cimatti, e Alessandro Zanoni, direttore della Caritas diocesana di Imola. Sono inoltre intervenuti rappresentati degli enti destinatari dei contributi.

A chi è stato destinato il sostegno economico

Queste le strutture che hanno ricevuto il sostegno, per portare a compimento i lavori necessari a tornare alla normalità.

Casa di riposo “Don Carlo Cavina” gestita dalle figlie di San Francesco di Sales a Lugo: lavori di ripristino degli ascensori, delle caldaie e degli impianti.

– Casa della carità “San Francesco di Assisi” gestita dall’Ente Santuario Beata Vergine del Molino a Lugo: lavori di ripristino di impianti, ascensori e caldaie.

– Cinema teatro Moderno gestito dalla Parrocchia San Petronio Vescovo a Castel Bolognese: sostituzione degli arredi e degli impianti ammalorati dall’alluvione; rifacimento degli intonaci.

Le sedie del cinema Moderno subito dopo l’alluvione

Scuola paritaria parrocchiale “San Giuseppe” (nido e infanzia) gestita dalla Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Andrea Apostolo a Bagnara di Romagna: interventi strutturali per rendere nuovamente fruibile lo stabile.

– Centro giovani gestito dal Progetto “San Seba – giovani in campo” della Parrocchia di Santa Maria Assunta a Solarolo: ristrutturazione dell’area attrezzata e acquisto di una nuova caldaia.

– Scuola paritaria parrocchiale per l’infanzia “Don Evaristo Venturini” gestita dalla Parrocchia di Sant’Evaristo a Giovecca di Lugo: riparazione dei danni alle coperture (tegole, guaine, camini, cappe, etc).

Lavori al cinema Moderno

Le dichiarazioni

Mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola: “Fin dai primi giorni dei fatti alluvionali del maggio scorso la nostra Diocesi si è attivata per individuare le urgenze e le emergenze con sopralluoghi e visite mirate alle realtà e alle persone in difficoltà. Azione a cui è seguita la verifica di come poter dare una mano per coprire gli ingenti costi della ripartenza. Abbiamo trovato grande conforto nell’aiuto di una banca molto radicata nel territorio come la Bcc della Romagna occidentale, della cui disponibilità e attenzione siamo molto grati”.

Luigi Cimatti, presidente della Bcc della Romagna occidentale: “Questo è un momento significativo per la nostra banca, che celebra il suo 120° anniversario. Questi anni sono stati segnati dalla nostra costante adesione ai valori di mutualità e reale appartenenza al territorio. Più che mai siamo determinati a dimostrare che, anche in un mondo dominato da dinamiche globali, una banca locale come la nostra può fare molto per il bene comune delle comunità in cui noi stessi viviamo”.

Alessandro Zanoni, direttore della Caritas diocesana di Imola: “Come Caritas diocesana di Imola, abbiamo cercato di metterci accanto alle amministrazioni, ai corpi di protezione civile e soprattutto agli ultimi. Abbiamo sostenuto decine di famiglie con contributi mirati a fondo perduto, molte altre attraverso servizi educativi per i loro bambini. Un importante finanziamento di Caritas Italiana e il contributo di Cassa Centrale Banca e della BCC della Romagna Occidentale, ci hanno dato la possibilità inoltre di sostenere varie realtà del territorio diocesano, che sono parte della rete ecclesiale e che offrono servizi alle persone. A distanza di otto mesi, il nostro impegno non si è ancora interrotto. Come Caritas e come Chiesa c’eravamo prima, ci siamo stati durante, e proveremo a continuare a esserci anche dopo, nella consapevolezza che i tanti bisogni che l’alluvione e le frane hanno generato si sono stratificati su problematiche che venivano da lontano”.