Dozza (Bo). “Urbex – Sguardi sul passato” è il titolo di una mostra fotografica allestita nella rocca di Dozza che sarà inaugurata sabato 20 gennaio alle ore 16. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’esposizione resterà aperta fino al 3 marzo.

Saranno presenti i fotografi Roberto Medri, Andrea Turtura, Donatella Vivoli, Roberta Zuffi del “Tempus Fugit Urbex Group”.

Prospettive uniche, momenti catturati nel tempo e dalla magia della fotografia che si manifesta in ogni dettaglio. Un invito ad esplorare il potere delle immagini e a celebrare l’arte fotografica nell’atmosfera vibrante e accogliente della Rocca di Dozza.

Il termine “Urbex” altro non è che l’acronimo di “Urban Exploration” (Esplorazione Urbana), con cui si definisce l’esplorazione di luoghi abbandonati, celati agli ignari occhi dei passanti, una sorta di speleologia urbana.
Si tratta della riscoperta di luoghi dentro le cui quattro mura si sono susseguite vite, storie e, perché no, leggende.

Durante queste esplorazioni basta un semplice giocattolo lasciato a terra o un quadro di famiglia appeso ad una parete per risvegliare un mix di emozioni uniche e una profonda empatia verso un determinato luogo e le sue storie: incalcolabile è l’onore di riportare alla luce luoghi dimenticati da decenni e ormai caduti nell’oblio causa abbandono, degrado e incuria.

L’Esplorazione Urbana ha un suo proprio codice etico, costituito da regole non scritte improntate sulla sicurezza, sul buon senso e sulla preservazione degli ambienti esplorati. Quando si effettua un’esplorazione occorre mantenere una condotta da semplici spettatori silenziosi, attenti e rispettosi.

Esiste un motto, nel mondo Urbex, che recita: “Take nothing but pictures. Leave nothing but footprints” (Non prendere altro che foto. Non lasciare niente se non impronte). Questa frase racchiude perfettamente lo spirito da cui ogni esploratore è animato. In questa mostra i fotografi avranno il piacere di prendervi per mano e accompagnarvi attraverso ville, chiese e altre strutture abbandonate, così da far posare i vostri sguardi sul suggestivo passato di questi luoghi prima che la natura ne prenda inesorabilmente il sopravvento.