A Imola, Castel San Pietro e Casalfiumanese dal 1º gennaio 2024 la consegna dei rifiuti indifferenziati (il “rusco” che va nei contenitori grigi) ha cominciato ad essere contabilizzata, come già avviene a Dozza e Mordano dal 2019. Una volta fatte le somme dell’anno, chi avrà superato la “soglia minima”, ovvero il volume “prepagato” già compreso nella tariffa “base”, nel 2025 si troverà una cifra in “addendum”.

Il perché della nuova Tariffa corrispettiva puntuale (Tcp)

Sebbene da tempo intergalattico si dibatta su come ridurre “alla fonte” i rifiuti (riparabilità dei beniriciclabilitàvuoto a rendere, ecc.) in pratica, noi comuni mortali, non abbiamo altra possibilità che fare la raccolta differenziata.

E nonostante trent’anni di campagne comunicative, attività nelle scuole e “pulizie del mondo”, ora si tenta di raggiungere gli obiettivi europei con la leva economica.

Naturalmente, come per la sfericità della terra e l’efficacia dei vaccini, c’è chi obietta… che “tanto poi va tutto buttato”. Ennò, troppo comodo lavarsene le mani così e non dobbiamo mai dimenticare che la discarica Tre Monti ce l’abbiamo lì sul groppone, che ancora riceve rifiuti e che trasuderà percolato per chissà quanti anni ancora… bisogna voltare pagina e questo richiede il contributo di ognuno di noi.

Cosa c’è da sapere

Nei siti dei tre Comuni sono disponibili tutte le principali informazioni sui criteri di. applicazione della nuova tariffa rifiuti e sulle “soglie prepagate” per famiglie e attività.

Comune di Imola >>>>

Comune di Castel San Pietro Terme >>>>

Comune di Casalfiumanese >>>>

In buona sostanza, non cambiano i servizi di raccolta stradali e sono confermate le modalità di conferimento alle stazioni ecologiche. La logica è che, mettendo ogni rifiuto al suo posto, il “rusco residuale” sarà talmente poco che rispetterà la soglia prepagata.

Per i rifiuti “particolari”, ovvero di dimensioni superiori a quella delle calotte e dei bidoncini (pentole, suppellettili, giocattoli, ecc.), è necessario recarsi ad una qualsiasi delle dieci stazioni ecologiche del circondario, analogamente per quantità consistenti di sfalci e potature. Infine per i rifiuti ingombranti (mobilio, arredi, elettrodomestici, ecc.) si ricorda il servizio di ritiro gratuito a domicilio previa prenotazione telefonica al 800.999.500.

Stazione ecologica di Imola

Per le attività (esercizi commerciali, artigianali, industriali, uffici, ecc.) il discorso è più articolato e lo approfondiamo un poco più avanti.

Banalizzando, la tariffa rifiuti è come guidare per strada, se si rispettano le indicazioni non scatta nessuna sanzione.

Lo strumento fondamentale per accedere ai servizi di raccolta è la tessera Hera dedicata per Imola, Castel San Pietro Terme, Casalfiumanese).
Tutti i proprietari/conduttori di un immobile abitabile e/o destinato ad una attività economica, devono comunicare ad Hera ogni variazione della propria situazione ed hanno il diritto/dovere di ritirare le tessere (o il kit di sacchi/contenitori per le zone “porta a porta”).

Gli sportelli dove ritirare tessere e kit sono rintracciabili anche nel sito web Hera, alla voce “assistenza” e selezionando i servizi ambientali, oppure nel “Rifiutologo” (anche su app per cellulari) selezionando “punti di interesse” e poi “distribuzione materiali”.


In ogni caso si può chiedere al servizio clienti 800.999.500 per le famiglie e/o 800.999.700 per le attività. Lo sappiamo, con il “mondo Hera” ci vuole pazienza e perseveranza, perché non sempre i servizi girano in modo “svizzero”, ma provando e riprovando, generalmente si arriva a capo delle questioni.

Sacchetti in strada, abbandoni ed altre nefandezze

Su questo versante è messo a dura prova il grado di civiltà dei cittadini. Purtroppo bastano pochi comportamenti scorretti a danneggiare lo sforzo di tutti. Robaccia lasciata fuori dai contenitori, ingombranti scaricati nelle piazzole, sacchi di rusco dentro alle raccolte differenziate.

Certamente, i servizi potrebbero essere più frequenti e più comodi, i contenitori più “aperti”, ma la comodità è quella cosa che deprime la raccolta differenziata ed i servizi hanno un costo… che poi finisce in bolletta.

I Comuni fanno quel che possono con la Polizia Locale e gli Uffici Tecnici. Imola ha puntato su 10 fototrappole distribuite sul territorio. Il volontariato, ovvero le Guardie Ecologiche, o gruppi come “Puliamo i fossi” fanno del loro meglio, ma fino a quando l’indifferenza prevarrà sulla riprovazione sociale sarà difficile che la situazione migliori.

Cosa può fare ognuno di noi? Innanzi tutto convincersi che strade, piazze, marciapiedi, parchi, ecc. possono essere belli e puliti solo se ognuno di noi ci mette un po’ del suo. E poi… parlarne con vicini e conoscenti… e poi scattare foto con lo smartphone e inoltrarle ad Hera per accelerare l’intervento (scaricando la versione app).

Come pagare il giusto e ridurre la propria bolletta

Ecco un elenco di buone pratiche:

– nella prima bolletta quadrimestrale che ti perverrà (programmata verso maggio 2024), verifica la correttezza dei tuoi dati (indirizzo, superficie dell’immobile, numero componenti della famiglia, ecc.) eventuali discrepanze comunicale rapidamente a Hera;

– se nel frattempo un componente esce dal nucleo familiare avvisa Hera, perché i tempi “automatici” degli aggiornamenti anagrafici possono essere lunghi;

– se l’immobile (o meglio il confine della proprietà privata) si trova ad una distanza superiore a 500 metri da una postazione di raccolta stradale, ti trovi in zona “disagiata”, ciò dà diritto ad una riduzione del corrispettivo, controlla che tale riduzione sia già presente in bolletta;

– se nel nucleo familiare ci sono bambini di età inferiore a 36 mesi (e se ciò risulta nell’ufficio anagrafe comunale) in automatico dovrebbe scattare un aumento dei rifiuti indifferenziati prepagati nella bolletta “base”;

– in particolari situazioni di disagio sanitario di un componente della famiglia, che comportano una produzione anomala di rifiuti (pannolini/pannoloni, sacche, altri presidi medico-sanitari, ecc.) è possibile, su richiesta, ottenere un aumento dei rifiuti indifferenziati prepagati nella bolletta “base”;

– per le abitazioni utilizzate solo stagionalmente od altro uso limitato e discontinuo, su richiesta è possibile ottenere una riduzione;

– sono esentate dalla tariffa le Onlus e le abitazioni occupate da persone sole o in nuclei assistenziali autogestiti, nullatenenti o in condizioni di accertata indigenza e le persone assistite permanentemente dal Comune;

– se nel nucleo familiare è presente un portatore di handicap o con invalidità superiore al 66%, su richiesta è possibile ottenere una riduzione;

– ogni volta che consegni in stazione ecologica carta, cartone, vetro, plastica, lattine, batterie auto/moto, oli alimentari e oli minerali, grandi apparecchiature elettriche ed elettroniche (lavatrici, tv/monitor, frigoriferi, condizionatori, congelatori, lavatrici, ecc.) scatterà una riduzione nelle bollette successive, per i dettagli consulta il “Rifiutologo”;

– se hai un giardino/area verde in uso esclusivo, puoi chiedere gratuitamente in uso gratuito un composter domestico, per trasformare in terriccio i tuoi rifiuti organici, anche questo produce una riduzione;

– per controllare durante l’anno la quantità di rifiuto indifferenziato che hai già consegnato ai servizi di raccolta stradali, scarica l’app “My Hera” questa funzionalità sarà attiva da aprile 2024.

Uffici, imprese, attività varie

Anche le attività possono/devono ritirare le tessere per accedere ai contenitori stradali e il kit di sacchi/contenitori se si trovano in zona “porta a porta”, tuttavia quando le quantità scartate di cartone e/o vetro e/o rifiuti organici sono rilevanti, vengono messi a disposizione da Hera dei servizi integrativi personalizzati, per ottenere i quali è necessaria una adesione formale (chiamare l’800.999.700).

Naturalmente tutte le attività titolari di un contatto rifiuti possono recarsi in una qualsiasi delle 10 stazioni ecologiche del circondario per consegnare differenziataente i loro rifiuti “urbani” (ovvero simili per natura e composizione ai rifiuti domestici e non pericolosi). Peraltro ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, caffè, pasticcerie, ecc. (cat. 22, 23, 24 e 27) per la consegna di carta, cartone, vetro, plastica e lattine, ottengono anche una riduzione in bolletta.

Come per le famiglie, anche per le attività vale la logica che la tariffa “base” comprende un certo numero di svuotamenti/aperture annue “prepagate”, superate le quali verrà addebitato un addendum.

Nelle Zone dove il servizio è “porta a porta” quando il bidoncino grigio dell’indifferenziato è insufficiente, le attività possono richiedere un contenitore di maggiori dimensioni, ma attenzione, perché questo servizio “potenziato” incrementa la bolletta “base”, per cui va valutata bene la sua opportunità.

Si ricorda infine che le attività di dimensioni rilevanti possono avviare autonomamente a recupero una parte dei propri rifiuti ottenendo in questo modo delle riduzioni in bolletta, per dettagli chiamare Hera. alll’800.999.700.

Questioni discutibili

A parte i dettagli, viene da chiedersi se l’architettura per l’assegnazione dei servizi è stata ben congegnata e se raggiungerà agli obiettivi, ovvero, la standardizzazione e il miglioramento qualitativo, il contenimento dei costi e il rispetto delle quote di raccolta differenziata.

L’assegnazione è orientata a gare provinciali, alle quali partecipano, sostanzialmente, Spa e aziende dalle “spalle molto larghe”, dove una parte consistente dei capitali è messa a disposizione da investitori privati che si aspettano un ritorno economico.

Il tutto sovrainteso da un ente regionale, l’Atersir, governato da sindaci e amministratori pubblici che ha stabilito la pianificazione tecnica pluriannuale ed economica dei servizi nelle 9 Provincie della Regione, approva e determina le tariffe all’utenza (in accordo con i 330 Comuni), e dovrebbe contestare ai titolari dei contratti che l’operatività venga eseguita come previsto dai capitolati (sarà mai possibile? Staremo a vedere!).

E così quelli che erano servizi di prossimità, dei quali i Comuni avevano il polso e voce in capitolo (nel bene e nel male) si allontaneranno sempre più dal controllo locale e rischiano di affogare nei contenziosi, dato che i margini economici di chi li esegue sono ottenuti risparmiando sulla qualità e sulla puntualità dei servizi.

Questo, in buona sostanza, è il contesto nel quale il “Raggruppamento temporaneo di imprese BO Hera Brodolini Ecobi” è titolare del servizio nei 52 Comuni della Provincia di Bologna fino al 2036.

A seguire, l’altra questione che viene da porsi è: “come e quando” i cittadini/utenti saranno messi in grado di verificare che i servizi erogati rispettano gli standard previsti?
E “come e quando” le loro obiezioni verranno prese effettivamente in considerazione?
Aspettiamo con ansia che venga messa disposizione la “Carta della qualità”, quale strumento fondamentale di riferimento, nel frattempo… questo è il modulo per segnalare i disservizi rintracciabile nel portale Hera da inoltrare a [email protected] oppure [email protected] se sei titolare di una attività economica.

Rien ne va plus.

(Luca Bartolucci)