Imola. Continua il progetto “GPS – Giovani, Processi, Scelte. Mappe per una comunità educante che si mette alla prova”, iniziativa selezionata da “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile di cui è capofila la cooperativa sociale Officina immaginata di Imola.
Il progetto è fra i 152 che la Fondazione “Con i bambini” (la cui attività è sostenuta dalle Fondazioni bancarie italiane, fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola) ha finanziato attraverso il bando “Comunità educanti”.
Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum nazionale del Terzo settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale “Con i bambini“, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione “Con il sud”.
Dopo la sperimentazione in occasione dell’ultima edizione di Restart Urban Festival e del workshop di serigrafia, l’azione di coprogettazione delle attività assieme agli adolescenti e ai giovani prosegue con Generative*Lab, il laboratorio di arte generativa e design audioresponsivo condotto dal visual designer Giacomo Dalpane.
Nel mese di marzo (martedì 5, martedì 12 e mercoledì 20 marzo), presso il Ciofs, partner del progetto (a fianco dell’Asp del circondario imolese, della Caritas della Diocesi di Imola e del centro sociale Giovannini del quartiere Marconi), il laboratorio ha coinvolto 20 giovani fra i 16 e i 20 anni che frequentano il corso per “Operatori impianti elettrici”.
E da martedì 26 marzo il laboratorio si è trasferito al centro giovanile Ca’ Vaina.
“Il laboratorio intende introdurre gli studenti all’arte generativa – spiega Officina immaginata -, mostrando loro esempi visivi per ispirarli. Poi, saranno guidati a creare i propri artwork, sia statici che dinamici, e a stamparli per materializzare le loro visioni artistiche. Infine, il percorso si concluderà con l’organizzazione di una mostra in uno spazio selezionato, dove gli studenti potranno esporre i loro elaborati. Questo laboratorio offre un’esperienza pratica completa dall’esplorazione all’espressione artistica, fino alla condivisione”.
Obiettivi del laboratorio
– Introdurre gli studenti al mondo della generative art
– Mostrare il rapporto tra matematica ed espressione artistica
– Stimolare un approccio progettuale alla programmazione
– Utilizzare la musica come input di progettazione visuale
Metodologie
– Apprendimento e utilizzo di software professionali, quali Touch Designer, linguaggio di programmazione visuale basato su nodi per contenuti multimediali utilizzato da artisti, programmatori, codificatori creativi, progettisti di software e interpreti per creare esibizioni, installazioni e opere di media fissi interattivi in tempo reale
– Apprendimento teorico e laboratorio pratico a piccoli gruppi, con possibilità di utilizzare strumenti musicali
“Mi ha fatto molto piacere vedere che, nonostante questi ragazzi stiano cercando di trovare un lavoro il prima possibile, una gran parte di loro si sia interessata a questa attività, anche se non ha un’utilità e una ricaduta pratiche dirette, e si siano appassionati alla creazione dei propri elaborati – aggiunge Dalpane -. E questo non era assolutamente scontato, anche per la complessità del programma con cui lavoriamo. Devo riconoscere che sono rimasto sorpreso. Il lavoro con la musica è coinvolgente, e il risultato interessante anche dal punto di vista visivo. E se si immagina questo lavoro in un contesto di uno spettacolo dal vivo, diventa ancora più appassionante. L’effetto ‘wow’ è molto forte”.