Imola. Dopo il tutto esaurito dello scorso 12 marzo, in occasione del centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia, il Cuf (Comitato utenti e familiari per la salute mentale) ripropone il film “Kripton” del regista Francesco Munzi per permetterne la visione a chi non riuscito ad entrare la volta scorsa. Il nuovo appuntamento è per martedì 16 aprile, ore 20.30, sempre nella sala Bcc “Città e Cultura” (ex cinema Centrale) alle stesse condizioni (5 € di ingresso fino ad esaurimento posti).
Una nuova occasione, quindi, per riflettere sulla situazione della salute mentale in Italia sempre più drammatica.
Come ha sottolineato Valter Galavotti presentando il film il 12 marzo, “se il treno della sanità pubblica è sempre più in difficoltà per il sottofinanziamento, per la carenza di personale, per un processo di privatizzazione che avanza inesorabile, il vagone della salute mentale in questo treno immaginario è il più malridotto”.
L’Italia è “cenerentola” in Europa per le risorse economiche destinate ai servizi per la salute mentale. La Francia, investe in questi servizi il 13,9% sul totale dei fondi destinati alla salute, la Germania il 13,1%, mentre la media degli altri Paesi europei si attesta al 5,4%. Il nostro Paese risulta terzultimo con il 3% di risorse allocate, prima di Estonia e Bulgaria. È quanto emerge purtroppo dai dati ufficiali 2023. Diminuiscono le risorse ma aumentano i bisogni.
Nel 2022 circa 800mila persone sono state in cura presso i servizi di salute mentale pubblici e sono state circa tre milioni le persone che hanno manifestato disturbi mentali di rilevanza clinica. Il disagio mentale è in crescita, soprattutto dopo la pandemia, in particolare tra gli adolescenti, per i quali si considera un aumento di circa il 30% dei casi.
Ma non è solo problema di risorse ma di attenzione e sensibilità.
Bisogna avere il coraggio di affrontare i problemi, di vedere queste realtà spesso nascoste e invisibili di cittadini più sfortunati, operatori, familiari , volontari che hanno bisogno di sostegno. Anche per questo “Kripton” è un film necessario, urgente. Da non perdere.
Il film
Il lavoro di Francesco Munzi racconta la vita di sei giovani, ragazze e ragazzi, ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana. Accanto a loro vivono, soffrono, combattono quotidianamente gli adulti (genitori e familiari, psichiatri, operatori dei servizi e delle comunità…) che insieme a loro cercano di affrontare il disagio mentale. Per scardinare luoghi comuni, tabù, pregiudizi e per restituire a questi giovani sofferenti la dignità e l’unicità che deve caratterizzare ogni essere umano.
“Ci sembra particolarmente significativo proporlo in una città come Imola che ha una grande storia nel campo della salute mentale e della psichiatria Imola, per tanto tempo definita ‘la città dei matti’, ha scritto pagine importanti in questo ambito e non va dimenticato, tra l’altro, che dopo la riforma di Basaglia Imola è stata una delle prime realtà in Italia a chiudere realmente, concretamente (e non solo formalmente ) i manicomi sostituendoli con una rete di servizi e di supporti abitativi sufficientemente dignitosi. Oggi abbiamo bisogno di ritrovare valori, slancio, convinzione per affrontare questa battaglia”, conclude Anna Marchi, presidente del Cuf di Imola.