I Comuni del territorio emiliano romagnolo si apprestano a celebrare il 25 Aprile, Festa della Liberazione con un ampio ventaglio d’iniziative. Vediamo quelle più vicine a noi.

Imola è libera! (Foto archivio Cidra Imola)

IMOLA

Torna in piazza il pomeriggio dei giovani, aperto a tutte le età e le famiglie. L’appello dell’Anpi di Imola ai giovani è stato semplice e chiaro, e forse per questo ha riscosso tanto successo: esserci in questo 25 aprile per reagire alle violenze di questo tempo.

Dalle guerre alle negazioni di diritti, le estreme destre reazionarie, neofasciste, colonialiste, violente sono nelle istituzioni e fanno dunque politica.

“L’unica risposta, perciò, non può che essere politica. C’è chi dice che antifascismo parola sia divisiva, estremista, relegata al passato. Ma come può la lotta per la libertà, la giustizia e l’equità essere divisiva? Se lo è, è perché l’unica intolleranza accettata è verso chi si dice per la democrazia e invece tollera o resta indifferente rispetto a tutto questo. Essere antifascista per qualcuno è un insulto: per i giovani e le giovani di Papaveri è un impegno faticoso e quotidiano fondamentale per vivere consapevoli di costruire un mondo migliore. È una premessa e promessa di futuro”, si legge nel comunicto dell’Anpi.

Papaveri è il nome sui social network di un ampio e variegato gruppo di giovani che ha risposto all’appello dell’Anpi di Imola uniti nell’antifascismo.

Papaveri

È stata la voglia di riscoprire l’antifascismo, di riscattare il proprio impegno civico e politico e di condividerlo con i propri coetanei che ha spinto un gruppo di giovani, di Imola e del Circondario imolese, a organizzare insieme all’Anpi di Imola e di Castel Guelfo un calendario di iniziative intorno alla Giornata della Liberazione, che culmineranno nel pomeriggio del 25 aprile con una grande festa in piazza Matteotti in cui non mancheranno le nostre riflessioni. Siamo studenti, giovani lavoratrici, volontari e iscritte di molte associazioni antifasciste con un intento comune: creare occasioni di confronto e di discussione intorno ai valori dell’antifascismo, di giustizia e di libertà per far rifiorire l’interesse e la consapevolezza della responsabilità della partecipazione alla vita politica.

L’appello è stato semplice e chiaro, e forse per questo ha riscosso tanta adesione: esserci in questo 25 aprile per reagire alle violenze di questo tempo. Dalle guerre alle negazioni di diritti, le estreme destre reazionarie, neofasciste, colonialiste, violente sono nelle istituzioni e fanno dunque politica. L’unica risposta, dunque, non può che essere a sua volta politica. C’è chi dice che la parola antifascismo sia divisiva, estremista, relegata al passato. Ma come può la lotta per la libertà, la giustizia e l’equità essere divisiva? Se lo è, è perché l’unica intolleranza accettabile è verso chi si dice per la democrazia e tollera o resta indifferente rispetto a tutto questo.

Essere antifascista per qualcuno è un insulto: per noi è un impegno faticoso e quotidiano fondamentale per vivere consapevoli di costruire un mondo migliore. È una premessa e promessa di futuro. Papaveri è, infatti, un fiore divenuto un simbolo della Resistenza a cui si pensa immaginando grandi distese fiorite. Per questo è il nome scelto per simboleggiare una resistenza spontanea e diffusa, una pianta che colora gli orizzonti quando arriva la sua stagione: per noi è questo il momento di prendere in mano il nostro tempo, senza subire, senza restare indifferenti.

Le iniziative

Le tante iniziative, infatti, sono organizzate dal gruppo di giovani Papaveri coordinato dall’Anpi di Imola e di Castel Guelfo, con il patrocinio del Comune di Imola, con il contributo della Cgil, dello Spi-Cgil, della Fiom-Cgil di Imola e con il supporto di una ampia rete di associazioni, molte delle quali saranno presenti in piazza il 25 aprile per dare volti e corpi all’antifascismo: Socratè, Libera, centro giovanile Flood, Officina Immaginata, Ca’Vaina, Edera collettivo, circolo Arci Estro, ASI- associazione senegalesi Imola, libreria Selma, UDI Imola, Perledonne, Trama di terre, CIDRA, Ponte azzurro, Il Mosaico, Agesci, Cuberdon, Noi Giovani, Argo, Punto zero, Tilt, Msac.

Per informazioni sulle iniziative: https://www.instagram.com/papaveri.imola/https://www.facebook.com/anpi.imola

Sabato 20 aprile ore 21, Teatro Lolli
Comadre/La Cantadora
Una nonna e una nipote giocano a nascondino ai confini del tempo e intanto si raccontano storie. Storie di cura e rivoluzione guidate dalla luce di una luna caduta. Non ricordano più il mondo o forse non lo riconoscono.
Saranno sabbia, vento e acqua attraverso il tempo e lo spazio. Le voci della terra risuonano dentro di loro. Stralci di ricordi, biografie dimenticate, attraverso il loro gioco si fanno carne, si fanno vita.


Una staffetta partigiana, una briganta e una militante italiana delle Ypj si raccontano attraverso le loro voci.
Nel loro ventre brucia quell’energia vitale che sta alla base dell’atto rivoluzionario, della presa di coscienza, individuale e collettiva, di quella spinta che ci porta ad alzare la testa.
Chi mette a repentaglio la propria vita per la collettività compie un atto di estrema cura. Da questa profonda convinzione nasce l’idea dello spettacolo Comadre/La cantadora, scritto da Agata Marchi, che calcherà il palco in prima persona, con l’intento di indagare il concetto di cura. La cura profonda che sta all’interno di un atto rivoluzionario.

Spettacolo di e con Agata Marchi, con la collaborazione artistica di Edoardo Domenico Pisati e Matteo Miucci | Oggetti scenici: Simona Campisi | Sound design e musica dal vivo: Davide Lotito | Un ringraziamento a: Elena Bucci, Pietro Floridia, Gian Marco Pezzoli, Valerio Pietrovita, Marco Sgrosso | con il supporto della compagnia “Le belle Bandiere” e dello “Spazio Met” (Cantieri Meticci Aps)

Martedì 23 aprile ore 20.30, Biblioteca Comunale di Imola
Frammenti di Futuro, Ricordi di donne e uomini del Novecento
Presentazione del libro di Federica Montevecchi. Dialogheranno con l’autrice Alessio Santoro, assegnista di ricerca in Filosofia all’Université de Lyon 3; Marco Tamburini, dottore magistrale in Filosofia all’Università di Bologna; Giulia Barelli, coordinatrice giovani Anpi Imola.

I ricordi affidati all’autrice in alcune interviste svolte agli inizi degli anni Novanta e raccolti in questo libro, che appaiono ad un tempo lontani e attuali, riescono a parlare ai giovani e a tutti molto più della propaganda retorica quotidiana, grazie alle parole di donne e uomini che hanno vissuto un’esistenza cosciente. I “frammenti” si svolgono naturalmente grazie all’ironia e alla disponibilità al gioco degli intervistati, persone «capaci di appropriarsi del tempo e della storia», che a partire dalla formula “Mi ricordo” raccontano la propria di storia, inevitabilmente intrecciata alla Storia del nostro Paese. È proprio questa la formula che scandisce i ricordi intimi di personaggi come Nilde Iotti, Vittorio Foa, Elio Toaff, Leo Valiani, Margherita Hack, Giorgio Bocca, Antonino Caponetto, Giulio Einaudi, Mario Luzi e altri ancora. Grazie a questo escamotage, che l’autrice spiega aver preso in prestito dall’esperimento del Je me souviens di Georges Perec (1978) con l’intento di rinnovarlo, si scopre, ad esempio, che Nilde Iotti non conosceva il nome di Gramsci e che per questo capì che l’impegno politico avrebbe richiesto moltissimo studio, o che Vittorio Foa si trovò davanti alla scelta dell’antifascismo in età giovanissima, conosciuta la brutalità e la violenza dei regimi nazifascisti nella forma della distruzione della Camera del Lavoro o dell’incendio dei libri degli ebrei. Capì che «la politica non sempre conta molto nella vita quotidiana […], mentre conta moltissimo quando c’è la guerra». Di qui l’«energia vitale» e la capacità di smuovere la coscienza risuonando tra il sentire e i ricordi di ognuno di noi, nel nostro quotidiano.

L’incontro sarà un’occasione di riflessione, aperta all’intervento del pubblico, sulla memoria, su come possiamo rivolgerci ad essa a partire dalla nostra storia e dalla nostra esperienza individuale, indagando i legami con il passato e soprattutto con il futuro da costruire attraverso l’azione nel presente. Il 25 aprile, a poche ore dall’iniziativa, offrirà spunti fondamentali e sarà senz’altro un richiamo che non lascerà indifferente chiunque colga l’importanza dell’impegno e della scelta antifascista.

Mercoledì 24 aprile ore 18, Ca’ Vaina
Resistenza in cuffia – Podcast di resistenze
Il gruppo Papaveri dialoga con Niccolò Valandro, aka Johnny Faina, autore del Podcast “C’è vita nel grande nulla agricolo” e di “Primaro storytrekking”, progetto con il Comune di Argenta che racconta alcune tappe della Resistenza nel ferrarese; Giacomo Locci, Cumbre Alte Frequenze.
Una chiacchierata per scoprire come si possono raccontare le storie della Resistenza e scoprire così che la memoria collettiva è fatta anche di storie individuali che ci richiamano ad un impegno personale.

Mercoledì 24 aprile

11.45: ex Casa del Fascio
Performance scolastica – Incontro con i cittadini che commentano la scritta dedicata al colonialismo sul Palazzo del Fascio. “Imperialismo fa sempre rima con fascismo”: intervengono Classe 5GSia e gruppo musicale “Out of Time” – Istituto Paolini Cassiano di Imola, prof.sse Chiara Billi, Silvia Telloli, Monica Tassoni, prof. Lamberto Montanari.

16.00 – 18.30: Palazzo Tozzoni
Seminario/plenaria sull’arte pubblica partecipata “When a place becomes heritage” con la curatrice Gabi Scardi e l’artista curatrice Susanna Ravelli (aperto al pubblico, in lingua inglese)

Giovedì 25 Aprile

Ore 8.45 | Sede Anpi (piazzale Giovanni dalle Bande Nere)
Deposizione di una corona alla lapide ai partigiani caduti a Bologna alla presenza del sindaco, Marco Panieri e del presidente Anpi Imola, Gabrio Salieri.
ore 9: partenza corteo per Piazza Matteotti.
ore 9.30 – Piazza Matteotti: concerto della Banda musicale Città di Imola.

ore 9.30: ex bar Bacchilega: inaugurazione della mostra “When a Space Becomes a Place / ART4Rights” Esposizione dei progetti realizzati tra il 2023-2024 dei paesi partner: Italia, Croazia, Germania, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Portogallo e Svezia, all’interno del progetto Europeo Cerv a cura di Annalisa Cattani, Imola Musei, Sern e del Comune di Imola. Letture di brani di Franco Leidi partigiano italiano, noto artista in Svezia, con gli studenti della classe 5ATA Istituto Alberghetti Imola, prof Andrea Pagani.

Ore 10.30 – Piazza Matteotti
Sul palco performance “Voices 4 rights”, classi 3 Istituto IC7 Orsini. Estratto progetto Onu. Dibattito sui diritti con gli studenti. A cura di: proff. Anna Garbesi, Emanuela Di Lallo, Lisa Laffi, Pina Zechini, Grazia Serroni, Chiara Tonelli, Luciano Marcucci e Chiara Gollini – coordinamento dott. Pierpaolo Baladelli (ex funzionario Onu).
Performance di danza “Quando un corpo diventa un luogo”, a cura della prof.ssa Alessandra Scardovi di Danza &… Danza. Danzano: Giada Borghesi, Nicole Boscarino, Anna Brini, Elena Casadei, Samanta Carciu, Giorgia Farneti, Matilde Martinini, Sofia Michinelli, Asia Morini, Viola Morini, Filippo Zannoni coordinati dalla prof.ssa Alessandra Scardovi di Danza &… Danza.

Celebrazione ufficiale

Intervengono Marco Panieri, sindaco di Imola e Gabrio Salieri, presidente Anpi Imola.  Al termine, posa di una corona nell’androne del Comune alla lapide dei Caduti in guerra, partenza del corteo diretto al Monumento al Partigiano (piazzale Leonardo da Vinci) e deposizione di una corona.
Ore 11.20: partenza corteo verso il monumento al partigiano.
Ore 11.30: arrivo al Monumento al Partigiano, dove le classi terze dell’Istituto IC7 Orsini, coordinate dai Proff. Raffaella Domenicali, Massimo Pitone, Monica Sabbatani, Paola Vacchi, danno vita a una performance nella quale gli studenti incarnano i Diritti.
ore 16: Piazza Matteotti: Installazione e performance “Il Piedistallo Vuoto” Monumento dedicato alle donne, a cura di Annalisa Cattani, Carlo Geraci alla chitarra, Performance “El Polifemo d’Oro” Reginald Smith Bundle, Fondazione Internazionale Accademia Incontri con il Maestro Interventi di: Associazione per le Donne.
Ore 16.45: performance di Danza di Letizia Landi di IndipenDance Studio.

Ore 17 – piazza Matteotti
25 Aprile in piazza | Concerti, persone e parole antifasciste
Il gruppo di giovani Papaveri organizza un pomeriggio di festa, di concerti e di parole antifasciste.
Sul palco i gruppi: alle ore 17 Perdirvi, Blues Fools, Full charge, Umarell; dalle ore 21: SoloCarlos&PausaPaglia, Goodbye Neverland, Bagna Djset.
Dalle 17.30 alle 19.30 sarà inoltre allestito uno SpazioBimbi a cura dell’associazione il Ponte Azzurro.

Sarà inoltre aperta fino a sera la pasticceria caffetteria ControCorrente del Forno Ceroni.

Lunedì 29 aprile

Alle 10 in piazza Matteotti “Donne per la Resistenza”. Deposizione di corone al monumento che ricorda Livia Venturini e Maria Zanotti.

Performance a cura di Irene Carmina, Irene Ortolani, Daniel Tomassini della 1A Liceo Classico Rambaldi e di Alessandra Nardiello e Ilaria Mosconi della 1A Liceo Scien fico, Valeriani coordina dalla prof.ssa Barbara Marabini e da Luca Mengoli dell’Associazione Culturale Bàrdur, per “Quando un posto diventa un luogo”.

Interverranno Elisa Spada, assessora del Comune di Imola e Anna Pariani per l’Anpi Imola.

 

FAENZA

25 aprile – Celebrazione istituzionale
Ore 9: messa nella cattedrale celebrata dal vicario generale mons. Michele Morandi
Ore 10: Commonwealth War Cemetery – Via S. Lucia. Corteo e onori ai militari alleati caduti in collaborazione con Argylls Romagna Group.
Ore 10.45: Monumento alla Resistenza – Viale Baccarini. Celebrazione istituzionale con intervento dell’Amministrazione comunale. A seguire corteo fino in piazza del Popolo. Accompagnamento musicale della Brass Band Faentina, onori alle lapidi e ai cippi per i caduti e per la Resistenza.
Ore 11.15: monumento a Pieve Cesato
Ore 12.15: monumento a Granarolo Faentino
Ore 12.45: monumento a Reda

Cà Malanca

Celebrazione a Ca’ di Malanca

Dalle ore 14: alzabandiera e saluti istituzionali e intervento di un rappresentante dell’Anpi e di Marinella Melandri, segretaria Cgil Regionale. A seguire musica del Duo Chiarì e testimonianze sulla Resistenza.

Altre iniziative

Sabato 20 aprile, ore 10 – Sala Bigari della Residenza municipale (piazza del Popolo 31)
Convegno “Pietro Nenni e la guerra civile spagnola”, in collaborazione con Anpi-Faenza, Fondazione Nenni, Associazione Italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna. Intervengono: Marco Puppini (vice presidente Aicvas), Antonio Tedesco (direttore scientifico Fondazione Nenni), Alberto Fuschini (Presidente di Anpi Faenza) e Enzo Maraio (avvocato ed editorialista).

Sabato 20 aprile, ore 16 – Museo Argylls Romagna Group (via Castellani 25)
Presentazione del libro “La guerra e il fango – Memorie di civili e soldati tra il Rio Cosina e Faenza, novembre – dicembre 1944” di Marco Serena, ricercatore presso l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia.

Sabato 20 aprile, ore 18 – Ipercoop Le Maioliche
Presentazione del libro “Io contro il Duce – una storia d’amore e d’anarchia” di Onide Donati e Aurora Castaldi, con l’autore e saluto dell’Amministrazione comunale. È la biografia, intrecciata col romanzo familiare, dell’anarchico Bruno Castaldi (Firenze 1897-1962).

Mercoledì 24 aprile, ore 20.45 – Circolo Anspi Granarolo Faentino (via Giuseppe Donati 7)
Proiezione del docufilm “Il sottoscritto Giuseppe Donati all’Alta Corte di Giustizia” di Leandro Castellani. Interviene Alfonso Nadiani. A cura di Biblioteca manfrediana comunale sede di Granarolo.

Giovedì 25 aprile, ore 16 – Palazzo Milzetti (via Tonducci 15)
Visita guidata “Faenza liberata” con racconti sulle interessanti analogie fra l’arrivo delle truppe napoleoniche a Faenza, nel periodo di costruzione del Palazzo, e la liberazione della città avvenuta grazie all’arrivo delle truppe alleate nel 1944. Al termine della visita verranno proiettati dei video d’epoca relativi alla liberazione di Faenza, a cura dell’associazione Senio River 1944-1945. In collaborazione con il Museo nazionale dell’Età neoclassica in Romagna.

Giovedì 25 aprile, ore 16 – Parco della stazione di Granarolo
Le associazioni di Granarolo Faentino organizzano un pomeriggio in compagnia per festeggiare la Festa della Liberazione nazionale.

Sabato 11 maggio, ore 11, a margine della manifestazione “Musica nelle Aie”, cerimonia di intitolazione dell’area verde di Villa Agnesina a Cap. John Henry Cound Brunt Victoria Cross.
“La guerra in bici”, esposizione di biciclette storiche impiegate dagli eserciti nei conflitti del Novecento fino al 2 giugno presso il Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea. Apertura al pubblico: domenica 10-12 e 15-19.

CASTEL SAN PIETRO TERME

Sabato 20 e domenica 21, dalle ore 10 alle 12, negli antichi sotterranei del Comune di Castel San Pietro Terme, in piazza Venti Settembre, è prevista l’apertura straordinaria della mostra “Castel San Pietro in tempo di guerra” Fascismo, Resistenza, Liberazione, a cura di Davide Ceré e associazione Terra Storia Memoria.

La liberazione di Castel San Pietro Terme

Domenica 21, la mattinata è dedicata commemorazione dei fatti d’arme avvenuti sul territorio di Castel San Pietro. Si parte alle ore 8.30 alla chiesa di Gaiana con la messa in suffragio delle vittime civili della guerra; al termine deposizione di una corona alla lapide, posta all’interno della chiesa, che ricorda i Caduti nella frazione. Alle ore 10 circa preghiera al santuario Madonna di Poggio e deposizione di una corona alla stele che ricorda le vittime della guerra. A seguire al cimitero di Poggio deposizione di una corona a ricordo del sacrificio del partigiano Dino Avoni. Infine alle ore 10.30 (orario approssimativo) a Varignana, commemorazione degli sminatori caduti, con deposizione di una corona al cippo posto in via Varignana.

Ne pomeriggio alle ore 17.30 ci sarà la commemorazione dei caduti del Corpo d’Armata Polacco, che prenderà il via al Cippo dedicato al secondo Corpo d’Armata Polacco e ai liberatori della città che si trova presso la Passerella Lungosillaro, con la deposizione delle corone di fiori alla presenza di membri del Governo polacco e del Consolato polacco in Milano. Poi si andrà in corteo in viale delle Terme – Parco Lungosillaro fino al Monumento agli Alpini, dove si terranno onori e deposizione di fiori. Infine il corteo giungerà al Torrione in piazza Garibaldi, per gli onori e deposizione di corone presso la lapide dei caduti del secondo Corpo d’Armata Polacco.

Giovedì 25 aprile tutta la giornata sarà dedicata alla celebrazione dell’Anniversario della Liberazione d’Italia. Primo appuntamento alle ore 9 con la cerimonia dell’Alzabandiera presso la sede del Gruppo Alpini di Castel San Pietro Terme (via Cova 439)

Ore 9.30 al cimitero di via Viara: deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti e di un mazzo di fiori alla tomba di Ennio Frabboni per molti anni presidente di Anpi Castel San Pietro Terme

Ore 10: ritrovo e raduno della cittadinanza, delle scuole, delle autorità, del gonfalone e del corpo bandistico del Comune di Castel San Pietro Terme in piazza Martiri Partigiani, quindi onori e deposizione di corona alla lapide dedicata alla memoria dei Martiri Partigiani; a seguire si andrà in corteo lungo via Matteotti fino al piazzale Vittorio Veneto dove si terranno onori e deposizione di corona ai Caduti; quindi si proseguirà in piazza Venti Settembre per la deposizione di corone ai lapidari dei Caduti, l’orazione commemorativa del sindaco Fausto Tinti e di Anpi e i canti patriottici degli alunni delle scuole castellane.

Ore 11.30: messa in suffragio di tutti i caduti nella Chiesa del SS. Crocifisso. La commemorazione sarà accompagnata dalla musica del Corpo bandistico di Castel San Pietro Terme.

Dalle ore 16 alle ore 21 in piazza Martiri Partigiani: “Liberamusica – Arte Musica Cibo e Ristoro”, concerto del 25 aprile e iniziative culturali in occasione del 79° della Liberazione a cura delle associazioni Proloco, Uroboro, Anpi, Vari.china.

Da venerdì 3 a domenica 5 maggio una delegazione di Castel San Pietro Terme partecipa, come ogni anno, all’incontro internazionale al lager nazista di Mauthausen e alla manifestazione commemorativa nell’ambito dei Viaggi d’Istruzione a cura di Aned.

Domenica 5 maggio è prevista la commemorazione dei fatti di Case Grizzano e dei caduti del Gruppo di combattimento Folgore. L’appuntamento è alle ore 9 alla Rotonda Paracadutisti Nembo (incrocio via Moro – via Tanari). La cerimonia inizia alle ore 9.30 con la deposizione della corona e onori ai caduti del Gruppo di Combattimento Folgore; seguirà il trasferimento a Case Grizzano in via Ca’ Masino, dove si svolgerà la commemorazione dei fatti del 19 aprile 1945 e dei caduti della Folgore, seguita dalla messa nella chiesa di San Michele Arcangelo di Casalecchio dei Conti (via Malvezza, 3431)

Mercoledì 15 maggio il consueto appuntamento “I sentieri della memoria: commemorazione dei fatti d’arme avvenuti a Montecalderaro”, con la partecipazione delle classi quinte delle scuole primarie Sassatelli e Albertazzi.

Il programma si conclude mercoledì 15, ore 18n nel Giardino ex asilo in via Matteotti con l’iniziativa a cura di Anpi Castel San Pietro Terme “100 anni dall’uccisione di Giacomo Matteotti”, presentazione del libro “Un anno di dominazione fascista”. Interverrà Massimo Meliconi.

Le manifestazioni del programma del 79° anniversario della Liberazione sono organizzate con la collaborazione delle associazioni: Anpi Castel San Pietro Terme, Aned sezione di Bologna, Associazione nazionale Alpini Gruppo di Castel San Pietro Terme, Associazione nazionale Carabinieri Castel San Pietro Terme, Associazione Terra Storia e Memoria, Comitato la Nostra Linea Gotica, Città Sicura, Anmil, Croce Rossa Italiana, Associazione Tradisan, Uroboro, Vari.china, Corpo Bandistico di Castel San Pietro Terme, Coop Alleanza 3.0, Proloco e Scuole Castellane.

Programma completo ed eventuali aggiornamenti nel sito www.cspietro.it e nella pagina Facebook www.facebook.com/cspietro/ del Comune di Castel San Pietro Terme (clicca “mi piace” per seguire le iniziative).

CASOLA VALSENIO

Giovedì 25 aprile –  Parco Cavina
Ore 10: concerto del Corpo bandistico “G. Venturi” di Casola Valsenio.
Ore 10.15: benedizione e la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti. Durante la cerimonia, sono previsti gli interventi di Gaia Savoca, sindaca del consiglio comunale dei ragazzi di Casola Valsenio, di Nicholas Nescito, presidente della sezione Anpi di Casola Valsenio e, infine, di Giuseppe Sangiorgi, giornalista, scrittore e storico casolano. La cerimonia sarà intervallata dalla lettura di brani, a cura degli alunni della scuola secondaria “A. Oriani” di Casola Valsenio.
Nella mattinata sarà deposta una corona d’alloro anche a Monte Battaglia e al cippo di Valsenio, in memoria dei caduti per la libertà Antonio Angioli e Giulio Scalini.

CASTEL BOLOGNESE

Dal 10 al 28 aprile in programma proiezioni, mostre, cerimonie commemorative, conferenze-spettacolo e interviste, promossi dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Comitato unitario antifascista.

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