In concomitanza con il voto “europeo” l’8 e il 9 giugno si rinnoveranno le sfide amministrative destinate a confermare o sostituire i sindaci. Per la (quasi) totalità i confronti che daranno vita alla campagna elettorale saranno il solito teatrino di argomentazioni presentate da liste civiche a sostegno dei due principali schieramenti che esprime la politica nazionale ovvero quello di centrodestra guidato da Fratelli d’Italia (FdI) e quello di centrosinistra d’ambito Partito democratico (Pd).

Le liste civiche che nel precedente turno elettorale (2019) hanno sostenuto le amministrazioni comunali a trazione Meloni (FdI) quanto quelle che hanno fatto confluire voti al Pd stanno lavorando a sostenere gli stessi sindaci per un secondo mandato, come a Brisighella con Massimiliano Pederzoli o a Russi con Valentina Palli, oppure proponendo nuovi candidati come a Bagnacavallo per il “dopo” Proni fra il candidato Pd Matteo Giacomoni e Diletta Principale della coalizione di centrodestra.

A Cotignola, Fusignano, Sant’Agata e negli altri comuni romagnoli un turno elettorale perciò a ricalcare scenografie di film già visti, con (ri) conferme e probabili alternative fra candidati ex consiglieri comunali oppure fra candidati sindaco ex-novo già “rodati” da esperienze e gavetta d’ambito associazionistico o volontariato e conseguentemente (purtroppo) ingabbiati da localismi di partito, sempre pronti a decretarne “rating” e relegarne spazi di manovra.

Germano Mordenti

Questo “mosaico” del passato rischia di non essere più tale ad Alfonsine dove l’imprenditore Germano Mordenti è stato proposto dalla lista civica “Area Liberale” quale candidato sindaco contro l’avvocato Riccardo Graziani del Pd che, forte del gran consenso ottenuto in città nel 2019, è a conclusione del primo mandato e si è ripresentato con il sostegno della lista civica “AlfonsineSi”.

Riccardo Graziani

Una sfida elettorale questa il cui esito è per molti scontato a favore di Graziani ma che lascia spazio a qualche riflessione a favore del sessantenne Mordenti che, “allergico” a logiche di partito, si sta ergendo a portavoce di una considerevole fetta di concittadini che da tempo stanno lamentando (inascoltati) del pessimo funzionamento della macchina governativa locale rea a lor dire del “non fare” in una miriade di situazioni, dall’aumento dei fenomeni di criminalità quanto a quelli di degrado urbano.

Una folla questa di utenti e contribuenti politicamente “trasversale” che ha trovato attenzione e condivisione da parte dell’imprenditore alfonsinese a rammaricarsi ulteriormente della mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale nell’usufruire maggiormente di quegli strumenti amministrativi, che già esistono, ma che poco o niente vengono utilizzati.

Se il candidato (che non ti aspetti) come quello “anomalo” nella figura di Germano Mordenti potrà sparigliare i sondaggi e così la gara elettorale lo vedremo presto, ma anche in caso di insuccesso sarà comunque ricordato positivamente solo per aver dato un segnale politico forte a chi è alla ricerca di (vera) opposizione.

Per molti in città la sua discesa in campo è infatti da ammirare a prescindere dal risultato che otterrà a giugno perchè anche se il suo impegno non sarà sufficiente ad infrangere il “mosaico” politico frutto di decenni di consensi alla politica di centrosinistra della città, la sua candidatura a sindaco potrà essere novità positiva (e di esempio) a rimarcare la bontà imprenditoriale locale, la sua azienda avicola è tra le più moderne del settore, e di ulteriore supporto ai valori di democrazia ed antifascismo alfonsinesi.

(Giuseppe Vassura)