Bologna. Si chiama “We are puzzle” ed è un bootcamp dedicato allo sviluppo delle competenze relazionali dei giovani, con particolare riferimento a studenti delle scuole superiori, universitari e docenti di ogni ordine e grado. L’appuntamento è a Bologna, il 25 e 26 maggio, nel complesso di Santa Cristina – Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater.
L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione “In Oratione Instantes”. “Oggi ci troviamo in un mondo iperconnesso che, paradossalmente, ha creato un’enorme solitudine, in particolare per le nuove generazioni che sono nate in questo contesto sociale privo di relazioni – spiega Paola Carotenuto, presidente e co-fondatrice della Fondazione -. Il progetto ‘We are puzzle’ nasce dal desiderio di rimettere al centro il concetto del noi e sostituirlo al tempo dell’io. Desideriamo, da un lato, portare l’importanza e il valore delle relazioni e, contemporaneamente, fornire gli strumenti per farlo attraverso un’esperienza concreta e intensiva.
Per questo motivo è essenziale sviluppare le life skills, competenze per la vita che ci permettono di affrontare le difficoltà quotidiane e di costruire relazioni significative. In particolare, tre competenze sono fondamentali: l’autocoscienza, l’empatia e la gestione delle emozioni. Riconosciamo quanto siano preziose le relazioni nella vita di ognuno di noi e quanto sia importante trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni”.
Il bootcamp “We Are Puzzle” offre un programma intensivo che promuove l’applicazione pratica di competenze fondamentali per il benessere individuale e collettivo. Il tutto grazie alla fondamentale collaborazione con le Università di Bologna e di Foggia e alla partecipazione di relatori di spessore nazionale.
Giusi Antonia Toto, professoressa di Didattica e Pedagogia speciale presso l’Università di Foggia, dove coordina il “Learning Sciences institute”, centro di ricerca multidisciplinare incentrato sull’innovazione dei processi di insegnamento e apprendimento, in un’ottica inclusiva afferma: “Sono lieta di portare l’esperienza del Bootcamp a Bologna, un momento di grande significato per il ‘Learning Sciences institute’. È con immensa soddisfazione che vedo uno dei nostri eventi formativi più importanti arrivare in questa vibrante città, portando con sé l’entusiasmo e l’impegno che caratterizzano il nostro lavoro. Questo evento rappresenta non solo un traguardo importante per noi, ma anche un’opportunità per condividere il nostro impegno e la nostra passione con una comunità più ampia. Il Bootcamp sarà un’occasione per gli studenti di immergersi in un ambiente di apprendimento stimolante, arricchito dalla diversità delle menti e delle esperienze presenti. Sono convinta che questo incontro porterà a risultati straordinari e a connessioni durature tra i partecipanti”.
“Il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna si impegna attivamente nel progetto ‘We are puzzle’, riconoscendone il valore sociale e umano intrinseco che tale iniziativa si propone di promuovere – aggiunge Elisa Farinacci, ricercatrice Dipartimento delle Arti Università di Bologna -. L’obiettivo principale di questo bootcamp è quello di introdurre i giovani al mondo dei media e al linguaggio cinematografico, al fine di offrire loro un’esperienza pedagogicamente significativa, volta a favorire la comprensione dei sentimenti umani e lo sviluppo dell’immaginario collettivo. Attraverso le inquadrature dei volti, gli zoom sulle espressioni e le colonne sonore, il cinema contribuisce a dar forma al nostro paesaggio emotivo. L’insieme delle attività proposte da ‘We are puzzle’ mira a promuovere in modo creativo lo sviluppo di un’alfabetizzazione emotiva, che oggi rappresenta una missione centrale per qualunque istituzione educativa, incluso il mondo universitario. Tale alfabetizzazione consente infatti di comprendere e gestire le emozioni in maniera autentica, contribuendo a promuovere il benessere personale, relazionale e, auspicabilmente, portare verso una maggiore coesione sociale”.
La due giorni sarà chiusa dal Cardinale Matteo M. Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, che nella plenaria conclusiva condividerà con gli studenti e i docenti il suo pensiero sull’importanza delle relazioni nella vita quotidiana.
Fondamentali i laboratori a numero chiuso che si svolgeranno in ambedue i giorni, si consiglia pertanto l’iscrizione accedendo al sito: https://inorationeinstantes.org/we-are-puzzle/
La “Challenge del Bootcamp”, inoltre, inviterà i partecipanti a creare un progetto video che rifletta il valore delle life skills nelle loro vite. Nella giornata del 26 maggio, alle ore 19, si svolgerà la cerimonia di premiazione, con il team vincitore che avrà l’opportunità di partecipare al “Progetto Giovani Ciak” per la realizzazione del proprio concept.
Le attività plenarie, la premiazione del miglior video e l’evento musicale della serata del 25 maggio saranno aperte alla cittadinanza.
I relatori
Alfredo Altomonte, psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale, Logoterapeuta.
Mimmo Armiento, psicologo e psicoterapeuta.
Beatrice Balsamo, psicoanalista specializzata in filosofia ed esperta delle narrazioni.
Veronica Della Noce, coach e psicoterapeuta.
Simone Gabrielli, educatore e autore.
Marco Gasparri, AD di Aepi Industrie, Presidente della Delegazione imolese di Confindustria, già premiato come “Imprenditore per il bene comune” al Festival della Dottrina Sociale.
Elisa Farinacci, ricercatrice Dipartimento delle Arti Università di Bologna.
Matteo Maria Giordano, media educator.
Salvo Noè, psicoterapeuta, scrittore, consulente Rai1.
Adriano Tomba, segretario generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni.
Giusi Antonia Toto, docente di Didattica e Pedagogia speciale Università di Foggia.
Annarita Zazzaroni, docente e ricercatrice dell’Università di Bologna dal 2016, ambito Filologia della lettura italiana moderna e contemporanea, bibliopoesiaterapista.
Stefano Zamagni, Economista e docente di Economia politica all’Università di Bologna
Modalità di partecipazione
Il bootcamp è rivolto a studenti delle scuole superiori, universitari e docenti di ogni ordine e grado. Si può partecipare ai due giorni di bootcamp con una donazione minima di 10 euro a favore della Fondazione “In Oratione Instantes” che andrà a sostegno delle attività per giovani in difficoltà.
Per la partecipazione alla cena musicale sarà invece necessaria la prenotazione e un contributo di 20 euro.
Per maggiori informazioni e per iscriversi al bootcamp, visitare il sito https://inorationeinstantes.org/we-are-puzzle/ oppure scrivere a [email protected]