Imola. Libri che galleggiano nella corrente di un fiume, retini sorretti da altri libri che li traggono a riva. Perchè se è vero che l’alluvione del maggio scorso in Romagna ha portato via tantissimi volumi da biblioteche e librerie, è pur vero anche che un libro può dare una mano e diventare un aiuto concreto… è il caso dell’antologia che titola con la frase ormai divenuta tristemente famosa, “Tin bota”, e che invita con tale locandina a partecipare all’incontro di giovedì 9 maggio alle 17.45 nelle sale di Palazzo Sersanti.

L’idea di creare questa antologia è di Historica edizioni, e prende subito vita l’estate scorsa, all’indomani della devastante alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e che ha sconvolto irrimediabilmente la sua popolazione. Chiama a raccolta autori e poeti da tutta Italia, raccogliendo storie di caduta, sofferenza e ripresa e dando voce a chi è riuscito – che si tratti di un’alluvione, di una perdita o di un dolore – “a risalire dal fango”. Perché in alcuni momenti l’unica cosa che resta da fare è “tenere botta”.

Decine e decine di adesioni, tanto che l’antologia è in due volumi, e se proprio sabato scorso è stato donato l’assegno dei fondi raccolti con la prima presentazione alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, anche Imola vuole fare la sua parte, coinvolgendo le autrici del luogo. Silvana Capirossi, Margherita Orsi, Gabriella Pirazzini e Arianna Sabbatani, presentano i loro racconti dedicati ai temi della rinascita, della ripartenza, storie di solidarietà e di coraggio, attraverso la lettura di Maria Mancino e Davide Giovannini. Parole e musica, con il flauto traverso di Paola Tarabusi, e anche l’occasione di fare il punto sulla situazione nel saluto del sindaco Marco Panieri.

L’evento, presentato da Lisa Laffi, è aperto al pubblico e completamente gratuito, e la sua realizzazione è frutto della collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e il Comitato Bella Osservanza.