Imola. Domenica 26 maggio alle 21 nel Teatro Stignani torna il concerto di beneficenza “I bambini suonano per i bambini”, un progetto unico in cui i ragazzi dell’Innocenzo da Imola Ensemble, composto da una quarantina di giovanissimi interpreti, suonano affiancando la voce del noto attore Stefano Fresi, nel concerto dal titolo I sing ammore ed altre storie, che propone una carrellata di grandi successi, dalle celeberrime canzoni italiane che hanno segnato la nostra storia canora fino ad alcune delle più note canzoni tratte da film animati. L’incasso del concerto sarà interamente devoluto all’assistenza dei bambini che patiscono terribili condizioni di vita in Ucraina e a Gaza tramite Unicef.
Attore molto amato dal pubblico italiano ma anche grande interprete della musica con cui da sempre ha un profondissimo legame e con cui ha infatti iniziato la sua carriera da giovanissimo, come compositore, cantante e musicista, Stefano Fresi sarà accompagnato dall’Innocenzo da Imola Ensemble, preparato e diretto dai docenti e musicisti Massimo Ghetti, Annalisa Mannarini, Letizia Ragazzini, Stefano Stalteri, Marco Trebbi e Luigi Zardi, in un percorso di veri high lights: dai brani più celebri di Fred Buscaglione come il suo cavallo di battaglia Eri piccola o Guarda che luna, al grande successo internazionale di Tony Renis Quando quando quando, o allo swing di Tu vo’ fa l’americano, ironico brano di Renato Carosone, o Nel blu dipinto di blu dell’indimenticabile Domenico Modugno, senza tralasciare il brano che ispira il titolo del concerto I sing ammore, che ha portato al successo Nicola Arigliano nel 1959, un divertente pastiche di anglo-italiano pret-à-porter a uso dei dongiovanni italiani in caccia di turiste straniere che ha fatto scuola. Completano il programma notissimi brani internazionali come Smoke gets in your eyes, famosissima la versione dei Platters, e una breve incursione nelle colonne sonore di celebri film d’animazione come Un amico come me dal film Aladdin o Hakuna Matata di Elton John dal film Il Re Leone. In programma anche due celebri brani strumentali di Henry Mancini in un doveroso omaggio ai cent’anni dalla nascita del compositore statunitense.