Ada Srl è una piccola azienda imolese che si occupa di Ricerca & Sviluppo di nuove tecnologie applicate all’agricoltura, ha avviato una collaborazione con Toroto, un’azienda messicana che sviluppa progetti di soluzioni basate sulla natura (Nbs) per affrontare le crisi climatiche partendo dal Sud America e che già collabora con grandi gruppi internazionali come Coca Cola e Bavaria.

Ambiente

Toroto

Nasce in Messico ed è leader nel settore ambientale, lavorando in progetti che migliorano e ripristinano i servizi ecosistemici, tra i quali il sequestro del carbonio, l’infiltrazione dell’acqua, il ripristino del suolo e la regolazione della biodiversità.

La loro visione di progetto di filiera, coinvolge non solo le comunità rurali, restituendo loro la dignità del lavoro svolto, ma la Natura stessa che diventa parte della catena del valore, in un processo win-win che ha come fine ultimo la riconciliazione dell’umanità con la natura e la costruzione di un futuro rispettoso e compatibile con tutte le forme di vita.

Questo approccio che noi definiremmo di ecologismo umanistico si concentra sull’idea che la prosperità ed il benessere umano siano intimamente legati alla salute dell’ecosistema nel quale viviamo.

In un mondo ed in una condizione social-culturale distante da quella messicana, noi europei abbiamo molto su cui riflettere ed imparare sulla necessità di riscoprire e valorizzare le conoscenze e le tradizioni antiche legate al rapporto con la natura, e di adottare pratiche che favoriscano il ripristino dell’equilibrio ecologico e il benessere collettivo.

Le compensazioni del carbonio ed i relativi crediti, non rappresentano un mero scambio economico tra chi consuma risorse e chi le genera, ovvero tra il mondo dell’industria e del commercio e quello dell’agricoltura e dell’ecologia in generale, nel momento in cui l’azienda agricola o la comunità ecologica rinveste il denaro ricevuto impegnandosi a mantenere e migliorare il territorio che ha in gestione.

Il processo virtuoso che si cerca di attivare con questa norma è di portare le aziende consumatrici a ridurre il loro consumo di carbonio e chi invece va a credito, di mantenere e potenziare il proprio Capitale Naturale.

Toroto si sta’ spingendo oltre, con progetti che coinvolgono intere comunità agricole che nelle zone dello Yucatan sono custodi di migliaia di chilometri quadrati di giungla, ma che vivono economie di sussistenza.

Queste comunità, grazie alla carbon sequestration hanno per la prima volta la possibilità di decidere di rinunciare al disboscamento per far posto ai pascoli perché’ la giungla, con il suo immenso polmone di ossigeno, rappresenta un valore positivo su cui investire ed un bene prezioso da conservare.

La scelta etica di questa società, inoltre è di rinvestire, al pari degli agricoltori, parte dei proventi nel recupero e nella salvaguardia degli ecosistemi che monitorano in progetti lunghi trent’anni.

Il ruolo di Ada

In questi progetti di riqualificazione sta portando un contributo significativo Ada un’azienda romagnola, tutta la femminile, che si occupa di rigenerazione dei suoli attraverso un biosistema enzimatico per la produzione di biofertilizzanti naturali.

Il processo brevettato utilizza la pollina e quindi uno scarto degli allevamenti avicoli, molto presenti nella zona centro americana, sfruttando metodi a basso impatto energetico e zero scarti.

L’ingegner Alice Dall’Ara, socio fondatore di Ada, anticipa che il nuovo brevetto permetterà l’utilizzo di nuovi biosistemi su deiezioni bovine, equine ed ovine, allargando quindi le opportunità di utilizzo.

Una delle caratteristiche che rende questo sistema alla portata di tutti è dato dal fatto che l’azienda agricola può prepararsi da sola il biofertilizzante, abbattendo quindi ulteriormente i costi e superando i problemi di approvvigionamento e logistica presenti in molte aree interne del Messico.

Questo Bio fertilizzante, dichiara l’ing.re Dall’Ara ha dimostrato di poter ripristinare la sostanza organica esausta del suolo in un periodo che va dai tre e i cinque anni e migliora significativamente la capacità di assorbimento dell’acqua del suolo, condizione urgente e importante in territori mediamente siccitosi e in sofferenza a causa anche dei cambiamenti climatici.

Se in Messico portiamo la nostra tecnologia, dal Messico portiamo a casa quel senso di comunità e di comunione nell’agire per il bene comune che troppo spesso ci manca.  E’ una grande lezione che ci porta la testimonianza di come la Natura diventa alleata e “ fa squadra” con le comunità locali per il raggiungimento di un traguardo virtuoso che porta benefici a tutti , sia in termini di ritorni economici che di recupero dell’ habitat e degli ecosistemi.

In un mondo sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità ambientale, le iniziative come quella di Ada e Toroto ci ricordano che è possibile creare un impatto positivo combinando innovazione tecnologica, pratiche agricole sostenibili e un profondo rispetto per l’ambiente e le comunità locali. Il coinvolgimento delle aziende nel mercato dei crediti di carbonio non solo favorisce la riduzione delle emissioni nocive, ma contribuisce anche alla conservazione e al ripristino degli ecosistemi cruciali per la salute del pianeta.

Attraverso progetti che abbracciano l’ecologismo umanistico, unendo la prosperità umana con la cura dell’ambiente, siamo testimoni di come la collaborazione tra diverse realtà geografiche e settori possa portare a risultati straordinari. L’impegno a lungo termine per la salvaguardia della natura e il benessere collettivo diventa così un obiettivo condiviso che va oltre i confini nazionali e le differenze culturali.

Questo è un esempio virtuoso di come gli interessi economici e il rispetto del Capitale Naturale possono coesistere in una catena del valore in cui tutti, compresa la Natura, traggono benefici. L’impegno di Ada e Toroto nel promuovere pratiche agricole sostenibili e nel ripristinare gli ecosistemi ci mostra che è possibile coniugare la prosperità economica con la conservazione dell’ambiente.

Attraverso questa collaborazione sinergica tra imprese, comunità locali e ambiente naturale, siamo testimoni di come sia possibile creare un equilibrio armonioso in cui il successo economico si accompagna alla tutela della biodiversità e alla salvaguardia dei nostri preziosi ecosistemi. Questa visione olistica e responsabile ci insegna che il benessere dell’uomo è strettamente legato al benessere del pianeta che abitiamo.

Il mercato dei crediti di carbonio

I certificati di carbonio e il mercato dei crediti di carbonio sono regolamentati da diverse leggi e accordi a livello internazionale e regionale. In Europa, la principale legislazione che regola il mercato dei crediti di carbonio è il sistema di scambio delle quote di emissione dell’Unione Europea (EU ETS) istituito dalla direttiva europea sul Commercio di Emissioni (EU ETS Directive) 2003/87/EC. Questa direttiva stabilisce il quadro per il commercio dei crediti di carbonio tra le industrie e gli emittenti di CO2 nell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e promuovere investimenti in tecnologie a basse emissioni.

L’EU ETS è diventato uno strumento chiave nella politica climatica europea per ridurre le emissioni di CO2 e ha contribuito a far crescere il mercato dei crediti di carbonio in Europa. L’Unione Europea si impegna ad adottare misure concrete per affrontare i cambiamenti climatici e ad attuare politiche ambientali sostenibili attraverso il controllo delle emissioni e lo scambio di crediti di carbonio.

Questa legislazione fornisce un quadro normativo per la cessione e il commercio dei crediti di carbonio all’interno dell’Unione Europea, garantendo che le emissioni siano monitorate e ridotte in modo efficace e trasparente.

A livello mondiale, gli scambi di crediti di carbonio sono regolati principalmente dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) attraverso la Convezione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) che è l’organismo delle Nazioni Unite incaricato di stabilire le basi per un’azione internazionale congiunta in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici

Inoltre, l’Accordo di Parigi sul clima, adottato nel 2015 durante la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP21), ha stabilito un quadro globale per l’azione climatica e l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale a ben al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. L’Accordo di Parigi incoraggia la cooperazione internazionale per ridurre le emissioni di gas serra e prevede la possibilità di scambiare crediti di carbonio tra i paesi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

(Patrizia Grandini )