Anche quest’anno, nel 44° anniversario della strage alla stazione di Bologna, il Comune di Imola, come sempre, ha partecipato ufficialmente alla cerimonia con la presenza del Presidente del Consiglio comunale, Roberto Visani, accompagnato dal Gonfalone della Città. Dopo la commemorazione in Palazzo d’Accursio, il corteo ha sfilato per le vie del centro fino alla Stazione centrale, luogo dell’eccidio. Alla manifestazione sono intervenuti il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la Presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo e il Presidente dell’Associazione delle vittime, Paolo Bolognesi.
“La strage neofascista alla stazione di Bologna è una ferita sempre aperta nella coscienza delle nostre comunità e del popolo italiano”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale di Imola, Roberto Visani. “La presenza delle Istituzioni e di tanti cittadini a questa manifestazione esprimono la risposta democratica delle nostre comunità e la necessità di continuare a ricercare la verità sulle responsabilità di questa strage”.

Si è svolta nel tardo pomeriggio del 2 agosto, nel “Giardino Vittime della Strage del 2 Agosto 1980” (angolo via Villa Clelia, Don Cortini e Lolli) la cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune, a ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna, del 2 agosto 1980. Sono intervenuti il Sindaco Marco Panieri e Don Andrea Querzè, Vicario della Diocesi di Imola. Fra gli altri, presenti i famigliari dell’imolese Rosa Rita Bertini, rimasta ferita nell’attentato, del vicesindaco Fabrizio Castellari, delle Assessore Elisa Spada e Daniela Spadoni, del Presidente del Consiglio Comunale Roberto Visani, di alcuni consiglieri comunali, di rappresentanti delle Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, delle associazioni d’arma, dell’ANPI, dell’Aido e dell’Avis.

Nel suo intervento, il Sindaco Marco Panieri ha sottolineato: “Un dovere commemorare e fare memoria, per le 85 vittime, per i 200 feriti, per le loro famiglie. Un giorno che ha stravolto le vite di tantissime persone e che ha colpito al cuore il senso profondo del nostro stare insieme e della nostra Repubblica. La città di Imola ancora una volta si stringe, nel ricordo, ai familiari di Rosa Rita Bertini e di quanti coinvolti dall’episodio. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi. La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue. Imola non dimentica e non dimenticherà: contro ogni forma di barbarie terroristica e di violenza cieca rispondiamo con i valori di libertà, democrazia, pace, legalità e giustizia che contraddistinguono la nostra Comunità. Grazie come sempre a tutte le Forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco e tutte le realtà che quotidianamente lavorano per la sicurezza della popolazione”.

Da parte sua il Vicario Don Andrea Querzè ha sottoscritto le parole del Sindaco, evidenziando come una società democratica e libera, nella quale non vi è rispetto per la vita delle persone, non può considerarsi all’altezza dei valori condivisi e che su queste battaglie, contro queste derive violente, sia necessario essere uniti e unanimi.