Bologna. I dati pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna sul turismo nel territorio imolese segnalano un calo rispetto al 2023. Infatti nel mese di giugno 2024, Imola ha registrato un -7,6% dei visitatori rispetto a giugno 2023, accompagnato da una diminuzione del 14% nei pernottamenti.

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Secondo Legambiente Imola Medicina “nel 2023, senza F1, senza Le Mans Series e senza attività motoristiche degne di nota (causa alluvione) i pernottamenti nelle strutture ricettive di Imola sono aumentate del 14,1%. La verità, confermata anche dagli albergatori è che l’autodromo sul flusso turistico di Imola è marginale da sempre”.

In riferimento al 2024 “nonostante le 350.000 presenze in autodromo (dato diffuso dall’Amministrazione), la F1, il WEC e le attività commerciali motoristiche, le strutture ricettive di Imola hanno perso il 3,5 % di pernottamenti rispetto agli stessi mesi del 2023 . Addirittura nel mese di giugno 2024 i pernottamenti dei turisti stranieri sono diminuiti del 16,8% sul 2023 ,mentre Bologna li ha aumentati del 15%. Complessivamente nel mese di giugno si sono persi il 14% dei pernottamenti su giugno 2023. Nel mese di maggio 2024 con la presenza della F1 i pernottamenti persi sono stati del 3,7%. Il trend positivo che si riscontra nella città metropolitana anche per il 2024 (+ 7,2%) non è stato intercettato da Imola nonostante le tante manifestazioni in autodromo. Questo dimostra ancora una volta la marginalità delle attività motoristiche sul flusso turistico a Imola. Anzi, considerato che quando l’autodromo non è attivo i pernottamenti aumentano, si potrebbe affermare che a causa dell’autodromo Imola non intercetta il trend positivo della regione e della città metropolitana e perde pernottamenti”.

“I recenti dati pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna sul turismo nel nostro territorio lanciano un campanello d’allarme. Questi numeri, già preoccupanti a maggio, indicano chiaramente che è il momento di ripensare le nostre strategie turistiche”, afferma Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega.

“Non possiamo continuare a puntare solo sull’autodromo di Imola, per quanto sia un elemento importante e strategico. L’autodromo è certamente un grande richiamo per i visitatori, ma dobbiamo essere in grado di trasformare questa affluenza in un valore reale per tutta la città. Un fatto significativo è che, confrontando maggio 2024 con maggio 2023, nonostante quest’anno si sia tenuto il Gran Premio di Formula 1, evento che l’anno scorso era stato annullato, i dati non mostrano un miglioramento, anzi, si registra un calo. Il motivo è che le strutture ricettive di Imola sono già al completo solo con il personale legato al Gran Premio, il che limita la possibilità di una vera crescita nelle presenze turistiche” spiega Marchetti.

Secondo Marchetti, il problema principale “è la capacità di trattenere i visitatori nel territorio”. “Da tempo denunciamo che il nostro territorio non riesce a fare rete con il resto della regione. Imola da sola non può essere una destinazione turistica di lungo soggiorno, soprattutto per i visitatori internazionali. Dobbiamo riuscire a creare sinergie con altre realtà per ampliare la nostra offerta e portare un vero indotto economico” ribadisce il leghista.

“È importante celebrare i numeri dei visitatori giornalieri all’autodromo, ma dobbiamo riuscire a trattenere queste persone, sia in termini di pernottamenti, dove già vediamo che c’è un problema di capacità ricettiva, sia in termini di impatto economico per le attività locali. È su questi aspetti che dobbiamo lavorare” conclude Marchetti.

“Ci tengo innanzitutto a specificare come il quadro riportato sia provvisorio e non rispecchi appieno l’effettivo andamento – afferma nella sua replica l’assessore al Turismo, Elena Penazzi -. Infatti, svolgendo approfondimenti e verifiche interne e con chi di competenza a livello regionale abbiamo rilevato come numerose strutture ricettive, alberghiere ed extra alberghiere non abbiano ancora trasmesso i dati di occupazione agli uffici regionali competenti: al momento il risultato complessivo del nostro territorio risulta incompleto. Proprio in questi giorni, alla luce di questa anomalia, stiamo procedendo a contattare tutte le realtà del territorio a effettuare questa comunicazione. Infine attendiamo anche il dato semestrale sulla tassa di soggiorno per poter fare una analisi completa”.

“Al di là del risultato crediamo comunque che sia necessario continuare a lavorare sulla destagionalizzazione dei flussi, non puntando solo sui grandi eventi, che sappiamo portare risultati molto positivi, come rilevato già dal record di presenze in Autodromo nei primi sei mesi dell’anno (350.000 persone). L’attrattività di Imola e del suo circondario è fatta anche di cultura, enogastronomia e turismo outdoor: puntiamo quindi sulla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso nuovi percorsi e proposte, ma anche sul cicloturismo e sui percorsi trekking soprattutto in forza dell’inserimento della Vena del Gesso nel Patrimonio Unesco”, conclude Penazzi.