Imola. “Dedicata a te” è il nome della nuova carta solidale disponibile dal mese di settembre per coloro che hanno un Isee famigliare inferiore a 15.000 euro.

Si tratta di una carta elettronica di pagamento destinata alle famiglie con determinati requisiti di reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o carburanti. L’importo disponibile sulla carta ammonterà a € 500.

Saranno disponibili, per il Comune di Imola 781 carte “Dedicata a te”. Non sarà necessario inviare e-mail di richiesta, telefonare o recarsi presso gli sportelli comunali.

• Gli elenchi dei nuclei assegnatari della carta “Dedicata a te” saranno disponibili e consultabili accedendo al sito istituzionale del Comune di Imola.

• Non appena saranno disponibili, il Comune di Imola invierà comunicazione ai beneficiari dell’avvenuta assegnazione del contributo e le modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali.

Le carte potranno essere ritirate presso gli sportelli postali abilitati previa prenotazione attraverso i canali messi a disposizione da Poste italiane.

La competenza riservata al Comune è esclusivamente la comunicazione ai destinatari riguardante l’ammissione al beneficio. Trattandosi quindi, di procedura interamente gestita da Inps, il Comune, non è in possesso dei dati relativi alle motivazioni di esclusione dal beneficio.

I beneficiari del contributo sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data della pubblicazione del decreto (24 giugno):
1) iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della popolazione residente (Comune di Imola);
2) titolarità di una certificazione Isee ordinario, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.

Il contributo non è concesso ai nuclei beneficiari di assegno di inclusione, carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale; non è concesso, inoltre ai nuclei nei quali anche un solo componente è titolare di Naspi, disoccupazione, indennità di mobilità, fondi solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione o qualsiasi fonte di integrazione salariale erogata dallo Stato.

È concessa una sola carta per ogni nucleo familiare.

Il Comune di Imola riceverà dall’Inps l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti del numero di carte assegnato, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso Inps, secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente:
1) nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso;

2) nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso;

3) nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso.

Il primo acquisto, finalizzato all’attivazione della carta dovrà essere effettuato entro e non oltre il 16 dicembre 2024, pena la decadenza del beneficio. La quota presente sulla carta dovrà essere interamente utilizzata entro e non oltre il 28 febbraio 2025.

“Dedicata a te” è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, come indicati nella tabella – con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica – e di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locali.

Cosa fare se hai smarrito o buttato la carta “Dedicata a te”?

Per usufruire di questa agevolazione si può continuare a sfruttare la carta ritirata lo scorso anno, se già si era percettori, oppure si può fare domanda e ritirare la propria carta personale. Ma se inavvertitamente si è deciso di buttarla perché si pensava che quella rilasciata nel 2023 fosse diventata obsoleta, cosa si può fare? Ancora peggio, se si è smarrito il portafoglio con la carta all’interno o qualcuno l’ha sottratta, come intervenire?

La carta dedicata a te ha le modalità di recupero simili a quelle di una PostePay, quindi è semplice procedere al blocco della stessa per richiederne una nuova. Ma vediamo passaggio per passaggio cosa fare:

• Bloccare immediatamente la carta: la prima cosa da fare è bloccare la carta per evitare che venga utilizzata da terzi. Puoi farlo contattando il servizio clienti dedicato al numero 800.210.170. Il numero da chiamare è indicato anche sulla documentazione ricevuta con la carta, così non potete perdere il contatto.

• Denunciare lo smarrimento o il furto: è importante fare una denuncia di smarrimento o furto presso le autorità competenti, come la polizia o i carabinieri. Questo passaggio è cruciale per tutelarti da eventuali usi fraudolenti della carta. Conserva una copia della denuncia, poiché potrebbe essere richiesta durante la procedura di sostituzione della carta.

• Richiedere una nuova carta: ultimo passo è recarsi all’ufficio postale, compilare il modulo allo sportello e presentare la denuncia e il documento di identità in corso di validità.

Se tutte le procedure sono state portate a termine correttamente, si potrà ricevere il duplicato della Carta Dedicata a te nuovamente attiva.

“Questa carta è un intervento che può essere di aiuto ai nuclei famigliari, portando con sé un importo spendibile pari ad € 500,00, ma siamo ben consapevoli che non può minimamente essere la soluzione ai problemi delle famiglie in difficoltà – afferma l’assessora al Welfare del Comune di Imola, Daniela Spadoni -. Il Governo ha scelto di continuare con questa formula assistenziale, attribuendo il potere di stilare delle liste all’Inps. Su questi elenchi l’Amministrazione comunale non ha alcun potere, ha solo il compito di intermediario per la comunicazione di un codice. È ormai chiaro a tutti che il vero welfare è quello che viene amministrato sul territorio a fianco della cittadinanza. Cogliamo quindi l’occasione per insistere nella richiesta che periodicamente facciamo al Governo di riconoscere risorse per il sostegno alla locazione e per aumentare i fondi per la povertà e la non autosufficienza, cosicché, una volta trasferiti ai Comuni e ai servizi sociali competenti sul territorio, si possa portare un aiuto più strutturato e organizzato a coloro che vivono situazioni di fragilità”-