Venezia. Il regista Peter Weir e l’att rice Sigourney Weaver L eoni d’oro alla carriera dell’81 . Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Sono stati attribuiti al regista e sceneggiatore australiano Peter Weir e all’att rice americana Sigourney Weaver i Leoni d ’oro alla carriera della 81 . Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia . La decisione è stata presa dal Cda della Biennale , che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera .

Sigourney_Weaver__Credits_Giorgio_Zucchiatti

“ La Mostra del Cinema di Venezia e il su o Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere. Essere premiati per il lavoro di una vita come registi, è un grande onore ”, ha dichiarato, nell’accettare la proposta , Peter Weir ( L’attimo fuggente , The Truman Show , Master & Commander ). “Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’o ro alla carriera dalla Biennale di Venezia . Q uesto premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo r iconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film ” ha dichiarato Sigourney Weaver ( Alien , Ghostbusters , Gorilla nella nebbia , Avatar , Il maestro giardiniere ) nell’accettare la proposta . A proposito del riconosci mento a Peter Weir , il Direttore Alberto Barbera ha affermato: “ Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno.

Alla fine degli anni Settanta, si era affermato come l’autore principale della rinascita del cinema australiano in virtù di due lavori, Le macchine che distrussero Parigi e Picnic a d Hanging Rock , il secondo dei quali acquisterà nel corso degli anni lo stat uto di film culto. Il successo i nternazionale dei due film successivi, Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente , gli aprirono le porte del cinema hollywoodiano, del quale divenne in breve uno dei principali protagonisti, fautore di un cinema in grado di coniugare la riflessione su tematiche personali e l’esigenza di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile. Pur nella diversità dei soggetti affrontati, non è difficile rinvenire nel suo cinema, insieme audace, rigoroso e spettacolare, la costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumiste, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il r ichiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione. Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo, Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piutt testimone , Mosquito Coast , osto netta con l’industria del cinema americano. L’attimo fuggente , Fearless Senza paura , Witness The Truman Show e Il Master & Commander sua integ sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la rità di fondo sin dentro il successo commerciale A proposito del riconoscimento a dichiarato : “ Sigourney Weaver dei film realizzati. , il direttore ” Alberto Ha poche rivali un’attrice del calibro di Barbera ha Sigourney Weaver. Forte di un’ importante forma Alien zione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con , di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, dei quali ha coniato l’immagine nel corso di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il c momento avev onfronto con i modelli maschili ano dominato nel cinema epico e che fino a quel avventuroso.

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Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una i propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film d genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo rea ganiano. Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted , Roman Polanski, Ivan Reitman, altri, riuscendo ogni volta a Mike Nicho ls, Ang Lee e molt i imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma se nza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo. Il Leone d’oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.

(V.M.)