Imola. Dalle primissime note del concerto all’alba fino alle ultime dell’Orchestra Senzaspine nella tarda serata di ieri, sono stati oltre un centinaio gli appuntamenti di Imola in musica 2024, in gran parte concerti live, compresi tra domenica 1° e domenica 8 settembre. Un cartellone eterogeneo di eventi, estesi dalle tipologie musicali classiche alle più insolite: classica, folk, pop, rock, dj set, blues, etnica, jazz e sorprendenti contaminazioni. Oltre alla musica, il festival ha vissuto di mostre, spettacoli, dibattiti e suggestioni artistiche a 360 gradi. Come di consueto sono stati coinvolti anche gli esercenti del centro storico che hanno organizzato ben 40 eventi.
Ai palchi dei due teatri della città Stignani e Osservanza, si sono aggiunti i 6 palchi allestiti dal Comune (Piazza Matteotti, Gramsci, Medaglie d’oro, Ulivo, Verziere delle monache e Parco Tozzoni) con il lavoro costante di 25 tra rigger, scaffholder, sorveglianti e facchini. Audio e luci sono stati seguiti da quasi 30 tecnici tra fonici, macchinisti ed elettricisti. Importante anche il fronte sicurezza. Oltre alla collaborazione con le forze dell’ordine il piano di sicurezza ha impegnato 26 addetti alla security, supportati da 5 street tutor, per garantire il sereno svolgimento degli eventi. Tutti i servizi dell’Ente hanno collaborato per la riuscita di questa edizione. Migliaia di visitatori hanno affollato il centro storico di Imola, andando a determinare un successo al di là di ogni aspettativa di un’edizione fra le più apprezzate e premiate dal favore del pubblico. Le giornate più seguite sono state venerdì 6 (Colapesce Dimartino) e sabato 7 settembre (dj-set con Baby K e Merk&Kremont) con Piazza Matteotti gremita.
Dichiarazione del Sindaco, Marco Panieri:
“L’edizione 2024 di Imola in Musica ha ancora una volta confermato il suo successo, con una partecipazione calorosa e numerosa che ha riempito la nostra città di suoni e colori per un’intera settimana. Dagli eventi nel centro storico ai concerti in luoghi simbolici come Cà Vaina e il Parco Tozzoni, passando per momenti suggestivi come il Concerto all’Alba e le esibizioni al Verziere delle Monache, Imola in Musica ha saputo coinvolgere tutta la comunità. Siamo estremamente soddisfatti di come questo evento stia continuando a crescere, diventando un punto di riferimento per la musica giovanile, le band locali e appassionati di ogni età. Dal 2020, Imola in Musica è cresciuto significativamente, affermandosi come uno degli appuntamenti centrali della nostra città, in grado di attirare un pubblico non solo locale, ma anche regionale ed extraregionale. Il coinvolgimento di città vicine come Faenza, Ravenna e Bologna, insieme all’incremento del numero di partner e sponsor, testimonia l’attrattività crescente di questo festival. Un monito che ci deve spronare anche a vivere il centro più spesso, durante tutto l’anno e non solo in occasione degli eventi, alla luce anche delle profonde trasformazioni che lo stanno interessando. Per il 2025, siamo pronti a introdurre importanti novità che porteranno Imola in Musica a crescere ulteriormente. Il festival amplierà il proprio programma, con nuove proposte e collaborazioni, consolidando il suo ruolo di eccellenza musicale non solo a livello regionale, ma anche oltre i confini dell’Emilia-Romagna. Voglio ringraziare sentitamente la Regione Emilia-Romagna per il sostegno alla manifestazione, le forze dell’ordine, i partner, le associazioni, tutte le band e i musicisti che hanno partecipato, i volontari e quanti l’hanno vissuto lungo tutte le serate. Questo risultato è frutto di un grande lavoro collettivo che vede impegnati prima di tutto i dipendenti comunali, in particolare il Servizio Teatri, attività musicali e politiche giovanili, con l’obiettivo comune di continuare a far crescere un evento di cui Imola può essere davvero orgogliosa”.
Dichiarazione dell’assessore alla Cultura e Politiche Giovanili, Giacomo Gambi:
“All’indomani di questa edizione di successo è gratificante constatare come ogni anno si estendano le fasce d’età del pubblico di Imola in musica, festival capace di richiamare sempre di più i giovanissimi. Abbiamo voluto invertire il paradigma: partire da quello che le generazioni più giovani si aspettano da un festival. E arricchire la musica con talk e approfondimenti su chi e con chi fa musica. Cresce inoltre il numero dei visitatori provenienti da fuori città, che qui vengono per apprezzare una proposta musicale di qualità. Imola si riconferma città di cultura, creatività, consapevole delle ricadute economiche del lavoro culturale. Tanto per chi vi partecipa come artista o tecnico tanto per gli esercizi commerciali che, sempre più numerosi, accettano la sfida di partecipare con una loro proposta musicale al festival. Abbiamo messo in scena un intenso cartellone di concerti, dj set, talk per grandi e piccoli. Un progetto culturale fecondo e creativo, uno spazio in cui nascono relazioni tra formazioni artistiche, pubblico e abitanti della zona, per rafforzare, al centro di un progetto culturale, le relazioni di comunità e il senso profondo della prossimità culturale. Attraverso la rassegna Musica, Musiche giunta alla sua seconda edizione abbiamo voluto costruire, con esperienze sonore originali e interessanti declinazioni delle musiche d’oggi, un tour musicale intorno al mondo il cui filo conduttore è il talento e l’originalità nella capacità di ibridare e contaminare linguaggi musicali differenti. Si è trattato di uno sforzo impegnativo, anche con le modifiche dovute al meteo nella giornata di domenica, che ritengo abbia dato i suoi frutti molto apprezzati dal pubblico. Per questo, ringrazio tutti gli sponsor, la Regione Emilia-Romagna per il fondamentale sostegno e tutti coloro che hanno lavorato, sia dipendenti comunali sia collaboratori esterni, per rendere possibile il successo della manifestazione”.
La Regione Emilia-Romagna ha infatti riconosciuto Imola in musica tra i festival finanziati dalla Legge regionale 21 del 2023, contribuendo così in modo significativo alla sua riuscita