Imola. Nei giorni scorsi è stato portato a termine con successo un intervento chirurgico che ha visto l’asportazione contemporanea di una doppio tomure maligno prostatico e rettale. L’intervento è stato svolto con l’uso della piattaforma robotica Da Vinci XI dalle équipe delle Unità Operative di Chirurgia Generale e di Urologia, dirette rispettivamente dal Dott. Michele Masetti e dal Dott. Marco Garofalo, attraverso un approccio integrato e mini-invasivo che ha permesso la riduzione dei rischi associati ad un intervento così complesso, migliorando sensibilmente i tempi di recupero del paziente imolese di 69enne, che è stato dimesso dopo soli tre giorni e potrà ora seguire tempestivamente il percorso oncologico più adeguato al caso.

“Questo intervento è frutto di una stretta collaborazione tra specialisti in urologia e chirurgia generale, che hanno lavorato insieme per sviluppare una strategia chirurgica personalizzata – ha spiegato il dottor Marco Garofalo – Questa sinergia ha permesso di affrontare simultaneamente le due patologie oncologiche, ottimizzando la cura complessiva del paziente e riducendo la necessità di interventi chirurgici multipli, minimizzando le complicanze, le perdite di sangue, lo stress chirurgico e i tempi di cura e quindi permettendo un più precoce avvio al successivo trattamento oncologico”. “La piattaforma robotica, con la sua tecnologia avanzata, ha garantito una maggiore precisione durante la resezione delle neoplasie riducendo le possibili complicanze intraoperatorie, offrendo una visione magnificata e tridimensionale e un controllo più accurato degli strumenti chirurgici” – ha aggiunto il dottor Masetti.

Da sinistra, i dottori Marco Garofalo e Michele Masetti

“A completamento del percorso di cura, è stato applicato il protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), un programma che ottimizza la gestione perioperatoria dei pazienti in uso da alcuni mesi nel nostro Dipartimento per l’assistenza alla persona candidata ad intervento di chirurgia addominale maggiore, secondo linee guida scientifiche validate a livello internazionale – continua Masetti – ERAS uniforma l’assistenza rivolta a questa tipologia di assistiti e coinvolge numerose figure professionali (infermieri, anestesisti, chirurghi), al fine di assicurare un approccio multidisciplinare che punta all’assistenza olistica alla persona, dedicando tempi adeguati al counseling preoperatorio e prehabilitation, ossia quel processo di potenziamento della capacità funzionale dell’individuo che gli consentirà di sopportare lo stress associato a una procedura chirurgica. Il paziente ben informato, motivato e guidato nel suo percorso, ottiene risultati migliori.  Grazie a questo protocollo, che include misure mirate per ridurre il dolore, migliorare la mobilizzazione precoce e favorire una rapida ripresa delle funzioni gastrointestinali, il paziente ha potuto beneficiare di un recupero accelerato e ad una significativa riduzione della degenza ospedaliera rispetto ai protocolli tradizionali”.

“Questo traguardo rappresenta un ulteriore passo in avanti nella recente, ma già consolidata, storia della chirurgia robotica dell’Ausl di Imola – conclude il direttore generale Andrea Rossi – ma dimostra anche l’importanza della gestione multidisciplinare dei casi più complessi, che coinvolge specialisti quali oncologi, radiologi, anatomo-patologi, radioterapisti, personale tecnico e di assistenza, etc. per garantire cure sempre più personalizzate e meno invasive. Vediamo inoltre quanto sia essenziale mettere al centro la persona e coinvolgerla nel proprio percorso di cura. Così, il nostro ospedale continua a porsi all’avanguardia nella chirurgia oncologica, offrendo soluzioni innovative che migliorano la qualità della vita dei pazienti”.