Castel San Pietro (Bo). Da oltre un anno, l’azienda Decathlon Italia ha avviato un processo di ammodernamento del magazzino logisticoramite la progettazione ed installazione di una automazione della gestione dei flussi merceologici. In questo lasso di tempo sono stati molteplici gli incontri della Filcams-Cgil e delle Rsa con l’azienda nei quali da parte del sindacato di categoria della Cgil è sempre stata fatta presente la necessità di garantire tutele occupazionali e gestionali rispetto alle ricadute che necessariamente si sarebbero concretizzate nei confronti della lavoratrici e dei lavoratori impiegati presso il sito, all’incirca 200 dipendenti. Nonostante ciò, le risposte date e le prospettive di cui il sindacato di categoria della Cgil è stato reso partecipe  sono sempre state vaghe ed insufficientemente dettagliate nel merito delle ricadute sui lavoratori rispetto alla portata assunta dalla trasformazione, vista l’ingente messa in campo di risorse, economiche e non, attuata dall’azienda. Successivamente è stato portato alla nostra attenzione il fatto che l’automazione avrebbe comportato l’ampliamento dell’orario di apertura del deposito, con la concreta possibilità di attività a ciclo continuo e la prospettiva di avvio con il mese di settembre 2024, posticipato poi ad ottobre 2024. Già nella programmazione delle settimane di ottobre, infatti, è presente il lavoro notturno. La Filcams ha pertanto esplicitamente richiesto la disponibilità all’avvio di una contrattazione di sito che andasse a regolamentare questa nuova organizzazione del lavoro e sancisse le dovute e necessarie tutele per lavoratrici e lavoratori. La risposta dell’azienda è stata assolutamente insufficiente, eludendo apertamente l’oggetto della richiesta adducendo a motivazione il non avere a disposizione elementi certi su cui discutere, rendendosi disponibile solamente ad incontri informativi.
“La disponibilità al confronto non dipende dalla sussistenza o meno degli elementi di merito della discussione al momento della richiesta – dichiara Mattia Morotti, segretario generale Filcams Cgil Imola -, ma esprime un preciso posizionamento rispetto alla stessa, una legittima possibilità riconosciuta dalla contrattazione collettiva per garantire le dovute tutele a lavoratrici e lavoratori, che qui viene disattesa con il preciso intento di mantenere unicamente nelle disponibilità aziendali decisioni profondamente invasive per i lavoratori, a partire dal diritto ad un equo bilanciamento dei ritmi vita-lavoro, qui sacrificati totalmente sull’altare della produttività aziendale. In ragione di questo la Filcams Cgil di Imola, unitamente alla RSA di sito (Rappresentanza sindacale aziendale), ha proclamato lo stato di agitazione, che perdurerà fino a quando l’azienda non riconoscerà il diritto di lavoratrici e lavoratori alle dovute garanzie, rendendosi disponibile alla contrattazione ed avviando tale percorso con un approccio positivo e produttivo, riservandosi in ogni caso di intraprendere ulteriori azioni qualora non pervenisse tale disponibilità”.